ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Giovanni Della Casa di Borgo San Lorenzo (FI) - 2A, 2D

La grande sfida dell’acqua Mugello tra passato e presente

Alluvioni, frane, strade interrotte e discariche: un territorio isolato e ferito

Il Mugello: un territorio che vanta una storia antica, scritta dal forte legame tra paesaggio rurale ed usi e costumi locali. Il passato che si intreccia al presente, in un lento e progressivo adattamento tra territorio e progresso sociale ed economico. Un’armonia che è stata tuttavia messa duramente alla prova nelle ultime settimane. L’alluvione del marzo scorso ha causato frane, strade interrotte e l’evacuazione di molte famiglie: con il rischio, purtroppo estremamente tangibile, che il disagio (e l’isolamento) si protragga ancora per molto tempo. Il problema è che questi fenomeni non sono casuali, ma strettamente legati ai cambiamenti climatici. Le piogge intense, come quelle che hanno colpito il Mugello nelle settimane scorse, sono oggi più frequenti a causa dell’aumento globale delle temperature. Ma non è solo emergenza climatica.

L’uomo ha modificato il paesaggio per decenni, riducendo le aree boschive e impermeabilizzando i suoli, rendendo il territorio più fragile e vulnerabile. All’emergenza climatica si aggiunge dunque quella ambientale. E come rimanere impassibili di fronte alle immagini che ci giungono in questi giorni dal corso del fiume Rovigo? Dopo l’alluvione una frana ha riversato nel torrente i rifiuti di una vecchia discarica, sepolta da decenni. Un vero e proprio disastro ambientale in una delle zone più belle e «incontaminate» del nostro territorio.

Valanghe di buste e di contenitori di plastica, bottiglie di vetro, stracci e rifiuti di vario genere si sono riversati lungo il pendio e sono finiti nel corso del torrente e poi via giù fino al fiume Santerno. L’Agenda 2030 ci invita a riflettere: le alluvioni non sono solo un problema meteorologico, ma la conseguenza di decenni di scarsa attenzione al territorio e alle risorse naturali. E allora, oggi più che mai, è necessario un uso consapevole e sostenibile dell’acqua, risorsa essenziale ma limitata: solo attraverso politiche attente e azioni concrete potremo garantire la sicurezza e la bellezza di territori come il Mugello.

L’alluvione che ha colpito le nostre zone deve portare a un’attenta riflessione sull’importanza di un utilizzo più consapevole dell’acqua. E’ necessario e indispensabile, per la salvaguardia del territorio, tenere conto delle sfide poste dai cambiamenti climatici e dall’intervento umano: solo attraverso un impegno collettivo e strategie sostenibili potremo preservare il nostro patrimonio naturale.

 

Nel marzo 2025, il Mugello è stato colpito da un’alluvione con effetti devastanti. Proprio negli stessi giorni, sui banchi di scuola, apprendevamo la tragedia del Vajont. Così in classe abbiamo aperto una riflessione sulle analogie di questi due eventi: interventi umani non sostenibili e una gestione inadeguata del territorio possono amplificare gli effetti dei disastri naturali? Ne abbiamo parlato con Francesco Niccolini, coautore, insieme a Marco Paolini, del romanzo La storia del Vajont. Una tragedia avvenuta il 9 ottobre 1963. Una tragedia in cui l’acqua diventa, suo malgrado, «protagonista». A seguito di una frana nel bacino artificiale del Vajont, in Friuli Venezia Giulia, un’enorme «onda» d’acqua distrusse il paese di Longarone e altre località circostanti, provocando 2.000 vittime. Di chi è la colpa? L’acqua sale, scende, si infila tra la frana e la montagna e con la sua forza devastante uccide e distrugge. Ma non sono l’acqua, non la montagna e nemmeno la natura ad essere le «cattive» nella tragedia del Vajont – o negli eventi del Mugello. L’ambiente ci sta semplicemente chiedendo comportamenti più responsabili rispetto a quelli usati finora. La crisi idrica è uno dei problemi cui dovremmo prestare attenzione: il riscaldamento climatico, la siccità, la crescita demografica, l’agricoltura e gli allevamenti intensivi non fanno che aumentare la richiesta di acqua. Ma la quantità sul pianeta è limitata: dipende solo da noi, da come la usiamo.

 

In redazione: 2 A: Aurora Angilella, Viktor Arizi, Paola Avdullai, Samira Boldrini, Michele Casamenti, Noemi Cocchi, Tommaso Del Puglia, Rayan El Abbassi, Nema El Hajjam, Maria Galeotti, Pietro Grilli, Giorgio Lanini, Matias Maldonado Alzate, Alessia Narisi, Victor Samuel Neri, Luca Romei, Lia Saulle, Massimo Scolaro, Zeno Sorelli, Rebecca Uivi.

2 D: Roman Abramenko, Gabriele Achim, Alah Aman Amri, Matteo Capone, Angelica Carrera, Duccio Corsini, Maria Chloé Dreoni, Ossama El Hajjam, Giulia Feier, Sarah Galeotti, Kevin Gjyzari, Linda Loli, Maria Francesca Marini, Diego Martino, Geronimo Puliti, Alia Saadi, Marco Scolaro, Edward Vince Cruz. Docenti Tutor: Elisa Borselli, Lorenzo Barletti, Sara Bambi e Sara Scarano. Dirigente Scolastica: Angela Batistini 

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