Il Gioco del Ponte: un intreccio Fra storia e divertimento
Le origini e le regole: dall’addestramento alla guerra al tifo moderno. Il simbolo di una città
Il Gioco del Ponte è una festa molto importante per i pisani, ma qual è la sua storia ? Non solo questa festa è un modo per ricordare ciò che è successo in passato ma ci ricorda un momento in cui la festa diventa una delle celebrazioni più conosciute da tutti i cittadini della Provincia ma anche della Toscana.
È un simbolo per noi ragazzi pisani e proprio perché non è conosciuta a fondo abbiamo deciso di parlarne in modo che tutti possano conoscerne l’origine. Il Gioco del Ponte è una manifestazione storica pisana con origini non certamente definite (a causa della perdita di alcuni documenti), ma non era sicuramente come lo conosciamo oggi.
L’antico gioco serviva per addestrare gli uomini alla guerra per cui si pensa che venisse svolto nella piazza degli Anziani, oggi Piazza dei Cavalieri. I soldati svolgevano degli scontri individuali e alla fine vi era un unico scontro generale tra le due schiere: della Gazza (Mezzogiorno) e del Gallo (Tramontana). Le due fazioni, esistenti ancora al giorno d’oggi, erano separate dal fiume Arno. Il primo nome che assunse fu il Gioco dei Sassi poiché venivano lanciate pietre da entrambe le fazioni e nel 1568 uscì vincitore la Gazza nonché Mezzogiorno. I giocatori di entrambe le parti, Tramontana a Nord, Mezzogiorno a Sud, erano suddivisi in squadre composte ciascuna da 50 o 60 soldati. Ogni squadra aveva un nome di riconoscimento legato al costume indossato. L’affermarsi di alcune consuetudini, portarono a una scelta di una serie di stratagemmi. La durata dei combattimenti, che in origine era di due ore, venne poi fissata a 45 minuti.
Nel 1785, dopo un’ultima battaglia, il Granduca di Toscana, a cui non piaceva l’idea di una manifestazione autonoma, non concesse il permesso di partecipare alla famosa battaglia che non si ripeté fino al 1807. Nel 1982 il Gioco del Ponte venne ripristinato dopo una lunga pausa durata decenni. L’Associazione «Amici del Gioco del Ponte» fu in prima fila per sostenere il ritorno della principale festa cittadina. A distanza di anni, con viva riconoscenza, si ricordano i nominativi di coloro che si attivarono per riportare in città la sfida sul Ponte fra Mezzogiorno e Tramontana.
Ma come funziona questo gioco? I sei combattenti delle magistrature salgono sul ponte e prendono le loro posizioni. Iniziano a fare pressione sul carro ancora bloccato e, nel momento in cui il Capitano delle magistrature ritiene che la quantità di forza sia adeguata, il carro viene liberato e la squadra più forte vince. Ovviamente per diventare combattente devi avere una corporatura e una preparazione adeguata agli standard richiesti. Tutti gli anni, l’ultimo sabato di giugno, tutti sul Ponte a tifare ma soprattutto a partecipare!
Il Gioco del Ponte è un bellissimo momento di coinvolgimento per giovani, adulti e anziani (insomma tutti). Durante le sfilate molti giovani partecipano sia con il tifo sia portando bandiere, stendardi ma soprattutto portando la passione che scatena i cuori di ogni pisano. Il gioco è simbolo di unione tra i quartieri di Mezzogiorno e di Tramontana. Ad esempio alcuni nostri amici partecipano ad allenamenti fatti apposta per prepararsi alle sfilate. Ma capire perché il Gioco del Ponte sia interessante è necessario capire le regole e le strategie utilizzate.
Possiamo però dirvi che se vissuto in prima persona è appassionante e coinvolgente e riesce a suscitare forti emozioni e grande senso di appartenenza. E proprio per questo motivo anche noi ma soprattutto voi dovete partecipare attivamente a tutte la manifestazioni che seguiranno a giugno, il famoso Giugno Pisano.
Pensate che per prepararsi al gioco si inizia a settembre, quasi un anno prima. Ovviamente come in tutti i giochi ci sono dei record che rappresentano le sconfitte più clamorose e le vittorie più importanti che rimangono e rimarranno per sempre nella storia di questa manifestazione. Il record attuale della durata di uno scontro è di 25 minuti e 37 secondi, stabilito nel 2018 nello spareggio, con vittoria di Mezzogiorno, guidato da Franco Ceccanti, mentre quello più breve risale al 1988 in cui i Dragoni (Mezzogiorno) vinsero su Santa Maria (Tramontana) in 11 secondi. In caso di pareggio (3 a 3) si andrà a svolgere una partita decisiva, “la bella”, prendendo i giocatori più forti di ogni magistratura. Ma la vera vittoria è che per un giorno tutta la città si unisce per commemorare e festeggiare la propria storia.
Questa pagina del campionato di giornalismo organizzato da La Nazione di Pisa è stata realizzata dalla III F Fucini succursale: Gabriele Bruno, Chiara Campanelli, Tommaso Conoscenti Zanini, Giacomo De Girolamo Vitolo, Margherita De Girolamo Vitolo, Caterina Favilli, Fatjon Gjyla, Marco Guzzetta, Simon Khan, Sevag Krikor, Giorgia Lorenzetti, Samuele Montori, Mun Minhazur Rahman, Massimo Renucci, Clarissa Rossi, Tommaso Testa.
Docente tutor: prof. Paolo Cappagli, prof. Dario Umalini, prof.ssa Federica Chirco.
Dirigente scolastico: prof. Francesco Feola.