ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

ISA 10 di Lerici (SP) - 2A

La storia del «pesce d’Aprile»Una tradizione internazionale

Le origini lontane del pesce d’Aprile non sono ancora note e ci sono diverse teorie in merito

Una delle più antiche riguarda il patriarca di Aquileia, quando salvò il papa che stava soffocando a causa di una spina in gola. Per gratitudine il pontefice decretò che ad Aquileia il 1° Aprile non si mangiasse pesce. Un’altra teoria tra le più accreditate colloca la nascita della tradizione nella Francia del XVI secolo. In origine, prima dell’adozione del calendario gregoriano nel 1582, in Europa era usanza celebrare il capodanno tra il 25 marzo e il 1º aprile e scambiare pacchi dono. La riforma di papa Gregorio XIII spostò la festività al 1° gennaio, motivo per cui sembra sia nata la tradizione di consegnare dei pacchi regalo vuoti in corrispondenza del 1º di aprile, volendo scherzosamente simboleggiare la festività ormai cancellata. Il nome che venne dato alla strana usanza fu poisson d’Avril, per l’appunto «pesce d’aprile«. Nel 1686 c’è il primo riferimento britannico al «giorno sacro dello sciocco« e il 1º aprile 1698, diverse persone furono indotte con l’inganno ad andare alla Torre di Londra per «veder lavare i leoni». Un’altra ipotesi riguarda le prime pescate primaverili quando spesso accadeva che i pescatori, non trovando pesci nei primi giorni di aprile, tornassero in porto a mani vuote e per questo motivo venivano presi in giro dai compaesani.

Alcuni studiosi hanno inoltre ipotizzato come origine del pesce d’aprile l’età classica e, in particolare, hanno intravisto alcune possibili somiglianze sia nel mito di Proserpina (che dopo essere stata rapita da Plutone viene cercata invano dalla madre, ingannata da una ninfa), sia nella festa pagana dei Veneralia (dedicata a Venere ) che si teneva il 1º aprile. Inoltre, sebbene nessuno studioso o storico sia noto per aver menzionato una relazione diretta con questa ricorrenza e la Bibbia, alcuni hanno espresso la convinzione che le origini del primo di aprile potrebbero risalire al racconto del diluvio della Genesi, con particolare riferimento all’errore di Noè quando mandò la colomba fuori dall’arca prima che l’acqua si fosse calmata, il primo giorno di aprile. Infine si racconta che in alcune tradizioni si attaccasse un pesce di carta o di cartapesta alla schiena di qualcuno come scherzo. La vittima del tutto all’oscuro, veniva così simbolicamente «pescata«. Alla base di questa ipotesi c’è l’idea di ingenuità e di facile preda della persona presa di mira, caratteristiche che il termine «pesce d’aprile« vuole evocare nello spirito giocoso degli scherzi di questo giorno. Tutte queste teorie raccontano come il 1°aprile sia diventato nel tempo e nel mondo il giorno dello scherzo e delle burle.

 

Gli scherzi sono una tradizione che non conosce frontiere e coinvolgono gente di ogni età, con le piccole burle quotidiane e grandi scherzi che rimangono nella storia. Ecco alcuni tra i più celebri. 1. Il «Prospetto Spaghetti» della Bbc: durante il Pesce d’Aprile del 1957, la Bbc trasmise un servizio che mostrava contadini svizzeri raccogliere spaghetti da alberi. La combinazione di realismo e assurdità fece sì che migliaia di spettatori credessero che si trattasse di un vero reportage. Questo scherzo di-venne un simbolo di come i media possano ingannare anche i più scettici. 2. Google Nose: Google, noto per i suoi scherzi del primo aprile, nel 2013 ha lanciato «Google Nose», una funzionalità che prometteva di permettere agli utenti di annusare i risultati delle ricerche online. Attraverso l’uso di tecnologia olfattiva, gli utenti potevano persino sentire l’odore di un fiore o di una pizza. Naturalmente non esisteva. 3. La «Pizza volante» di Domino’s: nel 2013, Domino’s in Nuova Zelanda fece credere a tutti che stesse introducendo un servizio di consegna pizza tramite droni. La campagna pubblicitaria fu così ben fatta che molti pensavano che l’idea fosse realtà, tanto da iniziare a chiedere informazioni. Solo alla fine, l’azienda rivelò che si trattava di uno scherzo. Questi scherzi non solo hanno divertito, ma hanno anche dimostrato la capacità della creatività di ingannare e intrattenere a livello globale. A volte la linea tra realtà e fantasia è più sottile di quanto pensiamo!

 

La redazione della classe 2A dell’Isa 10 di Lerici: Adib Khalil, Allori Michel, Aziz Aya, Calascibetta Leonardo, Carderopoli Melissa, Cima Matteo, D’Agostino Giacomo, D’Ugo Damiano, De Cicco Miriana, De Mori Tommaso, Giusto Axel, Guerrera Pietro Michael, Kaur Ravneet, Mannoni Filippo, Murphy Letizia Lorraine, Ndoci Samuel, Petacco Tiziano, Preci Emma, Rahaman Sabiha, Ricco Caterina, Rolla Daniele, Rossi Olivia, Salvetti Leonardo, Sampiero Ty, Seremedi Migliorini Azzurra, Taddei Enrico Riccardo.

Dirigente scolastico: dott.ssa Capozzo Rossella. Tutor: prof.ssa Boggi Lorenza. 

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