L’Intelligenza artificiale Passo avanti, ma verso dove?
Ci siamo chiesti se l’uomo riuscirà a convivere/sopravvivere con la nuova tecnologia
L’intelligenza artificiale è un argomento davvero affascinante, infatti in classe ne abbiamo parlato e ci siamo informati soprattutto sui vantaggi e i rischi che può portare anche nella nostra quotidianità.
Dopo aver ragionato un po’ sull’argomento abbiamo tratto alcune conclusioni ed alcune sono queste: l’AI migliora l’efficienza operativa, riduce gli errori umani portando innovazione e sviluppo di nuove soluzioni in settori complessi come la ricerca scientifica, la sostenibilità, la robotica, la produzione industriale e l’ottimizzazione di alcuni processi attraverso dei chatbot.
Anche nel settore medico, grazie a sistemi avanzati di AI, i medici possono usufruire di nuove tecnologie per migliorare l’efficienza e il funzionamento di alcuni macchinari che sono fondamentali nella loro professione.
Inoltre abbiamo capito che anche nella scuola è uno strumento che può essere utilizzato da professori e alunni, per esempio nel fare ricerche o per approfondire concetti che restano difficili… tutto questo può essere comodo però dobbiamo usufruirne in modo responsabile.
Oltre ai vantaggi però ci siamo resi conto che nascono nuovi problemi come l’automazione dei processi che può portare alla sostituzione di lavori tradizionali, causando anche un aumento del numero delle persone disoccupate.
È però fondamentale ed essenziale implementare programmi di riqualificazione per aiutare i lavoratori a transitare verso nuove opportunità professionali.
Molti algoritmi di AI, specialmente quelli basati su reti neurali profonde, operano come «scatole nere» rendendo difficile comprendere il procedimento che fa arrivare a determinate soluzioni.
Inoltre con un uso sempre più frequente dei programmi AI si è diffuso ulteriormente il fenomeno del cyberbullismo, che oggi grazie alle applicazioni dell’intelligenza artificiale può essere molto più pericoloso.
Inoltre, una crescente dipendenza dall’AI potrebbe ridurre le competenze umane in determinati settori.
Al contrario, l’AI è bravissima in calcoli e analisi, ma non può provare emozioni come gli esseri umani.
L’uomo come essere unico al mondo con i suoi sentimenti e con le sue passioni, non potrà mai essere sostituito da un’intelligenza puramente artificiale.
Abbiamo contattato Alessio Bigini e lo abbiamo intervistato.
Di cosa ti occupi? «Lavoro con la tecnologia per creare prodotti e soluzioni innovative, che ci aiutano a soddisfare ogni tipo di richiesta, infatti io ho scelto di usare l’IA perché permette di fare cose che prima erano difficili o quasi impossibili; per esempio, ci consente di analizzare molti dati in poco tempo, oppure di insegnare alle macchine a compiere azioni complesse».
Hai mai lavorato nel campo della medicina? «Abbiamo avuto l’opportunità di realizzare protesi personalizzate o pezzi di ricambio per dispositivi medici, usando la stampa 3D e l’IA per adattarli alle esigenze di ogni paziente».
Credi che gli interventi che fate sarebbero possibili da realizzare anche senza AI? «In molti casi si potrebbe fare tutto a mano o con metodi più tradizionali, ma servirebbe più tempo e potrebbe aumentare la probabilità di sbagliare. L’AI accelera i processi e ci aiuta a essere più precisi; quindi, quello che prima richiedeva settimane, si può fare in giorni o ore».
Da quando hai scoperto l’AI com’è cambiato il tuo punto di vista? «Mi sono reso conto che l’IA può aiutare a risolvere problemi, rendendo possibile ciò che prima pareva fantascienza, rispettando le persone e l’ambiente, perché l’IA è potente ma va guidata al meglio infatti è uno strumento che ci permette di esprimere meglio la nostra creatività».
La pagina è stata realizzata dagli studenti della classe terza B dell’I.C. «Orsino Orsini» di Castiglione della Pescaia Bocci Matteo, Costagliola Marco, Eriksson Bjons Leonardo, Ghersi Niccolò, Giacomelli Enea, Kotollaku Mattia, Lorenzini Andrea, Massai Pietro, Rosadini Lorenzo, Scolari Carlotta, Scorzoni David, Tanganelli Guglielmo, Tirelli Dafne, Tuccio Bernardo, Gilda Maria Urbani. La docente tutor che ha seguito gli studenti nella preparazione del lavoro è la professoressa Donatella Gigliucci, dirigente scolastica Daniela Bilgini.