Gioielli nascosti dentro la città L’Oratorio degli Angeli Custodi
Gli studenti ci raccontano una delle tante bellezze di Lucca situata proprio vicino la scuola

Siamo le classi quarta e quinta della scuola Santa Dorotea e vi racconteremo di un piccolo gioiello situato vicino alla nostra scuola. Proprio in via dell’Angelo Custode, dietro la piccola abside della chiesa dei SS. Simone e Giuda, si aprono le porte dell’Oratorio degli Angeli custodi.
L’Oratorio si trova proprio accanto alla Scuola paritaria Santa Dorotea, che è ospitata nei locali che un tempo erano adibiti al Ricovero degli Artigianelli, che per decenni ha aiutato i giovani in difficoltà dando loro vitto e alloggio e garantendo una formazione educativa e professionale. Per anni l’Oratorio è stato utilizzato per le attività di questo istituto e noi oggi ci rendiamo testimoni di questo passato importante.
È interessante cogliere il legame che tuttora esiste fra questo luogo, nato per l’educazione dei più piccoli e la nostra scuola, che ancora oggi porta avanti i medesimi principi educativi.
La storia L’Oratorio degli Angeli Custodi nasce grazie a Bonaventura Gasparini, personaggio lucchese che nel 1637 fonda la Congregazione dell’ Angelo Custode con l’intento di compiere una missione: insegnare ai fanciulli più poveri della città.
Nel 1629, grazie ad una donazione, compra gli spazi dietro la chiesa dei SS. Simone e Giuda fornendo alla congregazione una sede stabile: nasce l’Oratorio degli Angeli Custodi. È però con la morte di Bonaventura nel 1659, che prende il via la decorazione pittorica che caratterizza questo luogo.
Un gioiello nascosto Tutta la sala è decorata con dei sontuosi affreschi che creano un’atmosfera scenografica, quasi teatrale; i lati lunghi dell’edificio sono decorati anche da una serie di tele dipinte. Una in particolare è legata in modo speciale alla nostra città: il dipinto rappresenta Gli Angeli custodi che affidano fanciulli incoronati di fiori alla protezione del Volto Santo, l’antichissimo crocifisso ligneo conservato nella cattedrale di Lucca. I colori sono molto luminosi ed esprimono un’infinita dolcezza. Proprio su questo dipinto si è focalizzata la nostra visita.
Il restauro Negli anni, questo splendido gioiellino, ha dovuto subire un grosso restauro. La Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, ottenuto il comodato d’uso dall’Ente Diocesano, ha potuto avviare nel 2017 un’intensa campagna di recupero con l’intento di far rivivere questo raro gioiello di arte barocca e restituirlo alla sua città e i suoi cittadini. Il restauro si è concluso nel 2020. Poter visitare, conoscere e comprendere in via esclusiva l’Oratorio della nostra città è stata un’esperienza unica che ha suscitato in noi tanto stupore e magnificenza.
L’intervista dei ragazzi allo storico dell’arte Stefano Del Carlo, dipendente della Segreteria Scientifica del Complesso museale della Cattedrale di Lucca insieme a Terzo Millennio, associazione che si occupa dei servizi didattici del complesso museale della cattedrale.
Cosa significa per te l’arte? «Significa comprendere il mondo. Non a caso Dostoevskij disse che la bellezza avrebbe salvato il mondo».
Quanto è durato il restauro dell’Oratorio degli Angeli Custodi? «Il restauro è cominciato nel 2017 ed è durato fino al 2020, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che ad oggi continua a permetterci di visitarlo».
In riferimento all’ Oratorio e alle nostre attività, chi sono per te gli Angeli custodi? «Secondo me gli angeli custodi possono essere sia un’entità spirituale che noi non possiamo vedere ma che ci protegge, ma anche qualcuno presente nella nostra vita, un parente, un nonno, un amico che ci accompagna tenendoci per mano».
Qual è il tuo quadro preferito dell’Oratorio? «Il dipinto del Boselli che rappresenta gli Angeli custodi che intercedono e presentano i bambini alla protezione del Volto Santo, un’opera lignea custodita nella cattedrale della città»