La sigaretta elettronica Dipendenti dalla moda
Nasce come strumento per smettere di fumare ma diventa un oggetto cult tra gli adolescenti
È colorata, maneggevole, tascabile e resistente. La sigaretta elettronica, entrata nel mercato italiano con una grande diffusione dal 2012, spopola tra gli adolescenti fino a diventare una moda.
Con l’esplosione dell’uso delle Ecigarette, è stato coniato un nuovo termine, «svapare», derivante dal verbo inglese «to vape».
La sigaretta elettronica è stata accolta dai giovani con entusiasmo, nella convinzione che non avesse effetti negativi sulla salute. Tuttavia, la Direttiva europea 40/2014 ha stabilito che questo tipo di sigaretta può diventare un prodotto di passaggio verso la dipendenza dalla nicotina, in quanto imita e normalizza l’atto di fumare.
Nonostante sia vietata la promozione delle E-cig e dei contenitori di liquido di ricarica, molte aziende produttrici continuano a pubblicizzare il dispositivo senza menzionare il liquido che viene inserito all’interno, attraverso le pagine social di alcuni Influencer che ne consigliano l’utilizzo.
Dagli studi condotti dai ricercatori dell’Istituto «Ramazzini» di Bologna, sono emersi dati allarmanti sulla presenza di metalli pesanti e benzene, informazioni che non vengono riportate sulle confezioni delle sigarette.
Inoltre, gli aromi presenti nel liquido della ricarica, trasformati in aerosol, causano infiammazioni croniche al sistema respiratorio creando una degenerazione cellulare e un aumento del rischio di tumori.
Secondo Roberto Boffi, Dirigente medico responsabile della Pneumologia all’Istituto nazionale dei Tumori di Milano, svapare e fumare insieme quadruplica il rischio di sviluppare tumori, come dimostrano i recenti studi condotti in America sugli effetti nocivi di tale abitudine per la salute.
La sigaretta elettronica contiene una quantità di nicotina da 6 a 20 mg, disciolta in una miscela composta da acqua, glicole propilenico, glicerolo e aromi chimici.
È stato dimostrato che il glicolepropilenico, portato sopra a determinate temperature, può produrre e liberare formaldeide e acetaldeide, sostanze considerate altamente cancerogene dall’International Agency for Research on Cancer.
La pericolosità dell’uso della sigaretta elettronica non è riportata nelle avvertenze dei prodotti e la maggior parte degli adolescenti non immagina che, dietro al gusto degli aromi chimici in essa contenuti, si nascondano sostanze nocive. Sono proprio la varietà dei gusti presenti sul mercato e il design studiato per attrarre i consumatori che hanno contribuito a far avvicinare i teenagers al mondo dello svapo.
Il Centro nazionale Dipendenze riporta che i giovani dagli 11 ai 17 anni, nel 30% dei casi, fumano; il 18 % di questi fuma entrambe le sigarette, elettroniche e tradizionali. Per studiare questo fenomeno tra gli adolescenti di Massa Marittima, abbiamo fatto interviste ai 177 studenti della scuola media «Don Curzio Breschi»; il campione intervistato rappresenta, quindi, la quasi totalità dei ragazzi dagli 11 ai 14 anni della nostra cittadina. L’intervista è stata compiuta in modo anonimo. Dall’indagine è emerso che il 51% dei ragazzi presenti a scuola è figlio di fumatori, dunque per questi studenti il gesto di fumare è un qualcosa di molto familiare. Il 25% dei 177 alunni ha dichiarato di aver provato almeno una volta a fumare, sostenendo di averlo fatto per curiosità o per emulare i parenti e gli amici. Il 69% dei ragazzi, inoltre, ritiene che la sigaretta elettronica faccia meno male rispetto a quella tradizionale e, dato che molte ricariche hanno quantità di nicotina minime o nulle, induce a pensare che siano innocue per la salute: questo è il motivo per cui hanno deciso di provare lo svapo. Tutti gli alunni intervistati sono d’accordo sul fatto che la sigaretta elettronica sia una moda tra gli adolescenti. Da tale constatazione emerge quindi un dato chiaro: per i giovani è fondamentale sentirsi accettati dai coetanei, e la continua ricerca di un’immagine alla moda e «cool» spinge molti a compiere scelte pericolose per la propria salute.
La pagina è stata realizzata dagli studenti Gioele Casu, Nicola Chelini, Agata Del Corona, Giorgia Donati, Mai Osama Mohamed Elgendi, Maryam Osama Mohamed Elgendi, Siria Giambalvo, Giada Maria Golfo, Amela Ibraimi, Alessio Macii, Giulia Martellucci, Pietro Nencini, Gabriel Possenti, Sukejna Ramanovska, Giulio Ravaglia, Marta Romagnoli, Akija Salioski, Nesar Sulejman, Amanda Tola, Enzo Gabriel Zanella Pires, Samake Zeinab (2B).
Le docenti tutor sono le professoresse Claudia Chimenti e Veronica Giol, il dirigente scolastico è Aniello Piscitelli.