Una donna con idee moderne Anna Franchi e il suo coraggio
La straordinaria storia della vita di una concittadina livornese, raccontata con gli occhi dei ragazzi
Traduttrice, giornalista, critica d’arte, scrittrice, in un primo momento sostenitrice dell’interventismo italiano nel primo conflitto mondiale ma, resasi conto delle atrocità della guerra, istitutrice della “Lega dell’assistenza delle madri dei caduti”. Ad Anna Franchi, vissuta tra cultura ed impegno civico, è stata dedicata una mostra alla biblioteca di Villa Fabbricotti di Livorno.
Nata a Livorno nel 1867, Anna Franchi seguì studi classici e musicali. Nel 1883 sposò il suo maestro di musica, il violinista e direttore d’orchestra Ettore Martini, dal quale ebbe quattro figli. Un’unione infelice che si concluse con una separazione. Trovandosi in difficoltà economiche, divenne una delle principali sostenitrici dell’introduzione del divorzio in Italia, tema al quale dedicò il romanzo “Avanti il divorzio” del 1902. Infatti, per sostentarsi, iniziò a scrivere la sua personale esperienza di vita. Fu autrice di romanzi e giornalista collaboratrice mdi riviste tra cui la «Nuova Antologia». Scrisse anche favole per bambini e opere per il teatro. Fu attivista per il riconoscimento dei diritti delle donne, operando prima a Firenze, poi a Milano, dove si trasferì nel 1906. Anna Franchi fu inoltre tra i primi critici ad occuparsi dei pittori macchiaioli, tra cui Giovanni Fattori, Silvestro Lega e Telemaco Signorini, di cui fu amica e a cui dedicò numerosi studi, ma ad oggi Anna Franchi ci ha lasciato dei valori molto importanti, tra cui la resilienza, l’autosufficienza e l’impegno: nonostante le difficoltà personali, come il divorzio e le difficoltà economiche, ha saputo reinventarsi e trovare nuove strade per sostenersi, diventando una figura indipendente nel mondo culturale e politico.
Ha lottato per il riconoscimento dei diritti delle donne, sostenendo il divorzio. La scuola Bartolena di Livorno dedicherà il nome della propria sede ad Anna Franchi.
Questo è un atto simbolico molto significativo, che riconosce l’ impegno culturale e intellettuale di questa donna. Una scuola che porta il suo nome diventa un luogo dove questi valori possono essere insegnati alle nuove generazioni.
È un invito a riflettere sull’importanza di essere indipendenti, di lottare per l’uguaglianza e di avere il coraggio di affrontare le sfide della vita con determinazione, proprio come fece Anna Franchi. È un modo per mantenere viva la memoria di una figura che, pur non essendo tra le più conosciute, ha avuto un impatto profondo sulla cultura e sulla società del suo tempo.
Il Famedio di Montenero è una struttura architettonica di Livorno, situata presso il santuario della Madonna delle Grazie. Nel corso del XIX secolo Francesco Domenico Guerrazzi propose di trasformare il loggiato in un famedio, cioè Casa della fama o Tempio della fama. Per decisione del sindaco Federigo De Larderel, la struttura venne utilizzata per la prima volta come sacrario degli uomini illustri il 5 ottobre 1873, proprio per accogliere le spoglie del Guerrazzi, deceduto alcuni giorni prima. Dopo Il violento bombardamento del 18 maggio 1943, il Famedio divenne luogo di rifugio per molti sfollati. E’ stato restaurato e riaperto al pubblico il 23 settembre 2021.
La struttura raccoglie le spoglie di alcuni livornesi illustri: Francesco Domenico Guerrazzi (1804-1873), politico e scrittore.
Carlo Bini (1806-1842), scrittore e patriota. Enrico Pollastrini (1817-1876), pittore. Carlo Meyer, garibaldino e politico. Paolo Emilio Demi (1798-1863), scultore.
Giovanni Fattori (1825-1908), pittore e incisore. Giovanni Marradi(1852-1922), poeta e scrittore. Ernesto Rossi (1827-1896), attore teatrale. Mario Puccini (1869-1920), pittore. Mentre altri sono solamente ricordati: Dario Niccodemi (1874-1934), commediografo, sceneggiatore, capocomico; Pietro Mascagni (18631945), compositore e direttore d’orchestra. Amedeo Modigliani (1874-1920), pittore e scultore; Giosuè Borsi (1888-1915), scrittore. Fra questi personaggi storici non sono ricordate donne ma il 10 marzo sarà aggiunta Anna Franchi. La prima donna!
Ecco i protagonisti di questa pagina del Campionato di Giornalismo.
Classe III C I.C. Bartolena: Agostini Matteo, Banducci Vanessa, Bastianelli Margot, Belli Anna, Biancani Virginia, Boukari Nadir, Casettori Cantini Leonardo, Di Fraia Mattia, Donati Valerio, Fallai Emanuele, Fiandino Andrea, Gambino Matteo, Giaconi Eva, Iacoponi Denny, Lubrano Diego, Mariella Diego , Osmani Emma, Petrucci Francesco, Rossi Emma, Salvadori Rachele, Ughi Camilla, Vivaldi Rebecca, Codecvico Leonardo, Cipolli Christian.
Prof.ssa Cristina Bianucci Prof. Luca Limitone Dirigente Maria S. Oriti.