ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria Matteotti di Firenze (FI) - 5B

Attività fisica per tutti Lo sport è inclusione sociale

Come le barriere possono essere abbattute

Per noi è scontato che partecipino tutti alle attività sportive, in un recente passato però non era così perché le persone con disabilità, religioni o razze diverse non avevano la possibilità di fare sport. Qualcosa è cambiato nel primo dopoguerra quando un neurochirurgo ha permesso ai veterani che avevano avuto molti danni alla colonna vertebrale e agli arti, di fare competizioni sportive. Nel 1960 a Roma è stata ideata la prima Paralimpiade che si è svolta parallelamente alle Olimpiadi tradizionali. Inizialmente non c’erano i soldi per le attrezzature e venivano usate protesi di legno che erano scomode e gli atleti si muovevano con difficoltà. Da allora sono cambiate molte cose, tra cui l’opinione pubblica riguardo alla disabilità, oggi si dà più importanza ai diritti di tutte le persone e si spendono più soldi in questo settore.

Anche nell’ambito scolastico sono cambiati i punti di vista, infatti le classi speciali non esistono più in Italia (in alcuni stati europei e in qualche altro paese esistono ancora). Le classi speciali sono delle classi per alunni con disabilità dove questi allievi studiano separatamente dagli altri compagni e compagne. Noi della classe quinta B della scuola Matteotti lo scorso anno abbiamo fondato una cooperativa e abbiamo fatto due mercati-ni, con i soldi ricavati è stato acquistato un ping pong e la scuola ha comprato un biliardino. Le maestre si sono rese conto che purtroppo una bambina cieca non poteva condividere questi giochi. Un giorno il prof. Fossati, della scuola secondaria, ci ha contattato per aiutarci e ci ha detto che potevamo prendere in prestito un tavolo da Showdown, una specie di biliardino per non vedenti; anche noi potremo giocare ma dovremo coprire gli occhi utilizzando delle mascherine. Grazie anche ai punti spesa degli sponsor abbiamo potuto comprare attrezzi per l’attività fisica in palestra. Gli sponsor donano alle società sportive per mantenere e costruire le strutture, per acquistare divise con loghi  pubblicitari e se le famiglie non hanno soldi necessari per pagare lo sport possono contribuire economicamente. Fare sport fa bene alla salute, il nostro corpo ha bisogno di movimento. Gli scienziati hanno dimostrato che facendo sport puoi allungare la vita e migliorare la tua salute. Praticando attività fisica si possono fare nuove amicizie e se ti diverti sei più sereno e felice. Ad alcuni di noi è capitato di non potere fare sport a causa di infortunio e il loro stato d’animo era molto triste. Abbiamo capito che lo sport è più bello se si include tutti.

 

Un piccolo gruppo della nostra classe ha intervistato il professor Fossati che insegna educazione fisica nel nostro comprensivo e lavora anche all’istituto F. Cavazza di Bologna dove aiuta le persone ipovedenti e non vedenti ad acquisire le autonomie.

Recentemente è stato donato alla nostra scuola, proprio dall’istituto Cavazza, un tavolo da showdown per l’inclusione di alcuni bambini e bambine con disabilità visiva.

Cos’è esattamente lo showdown? Il prof. Fossati ci ha spiegato che questo è un gioco per non vedenti, ipovedenti e vedenti. La regola più importante è quella di indossare una mascherina davanti agli occhi che impedisca il meccanismo riflesso di apertura delle palpebre nelle persone vedenti e ipovedenti. Lo showdown è un tavolo rettangolare con delle sponde, nel mezzo c’è una vetrata resistente, ha anche due reti ai lati opposti del tavolo che servono da porta.

Si gioca con una pallina sonora (rumorosa), si usa una paletta per colpire la palla e difendere la propria porta. Inoltre viene indossato un guanto per ogni giocatore per proteggere la mano dai colpi della pallina. Lo scopo del gioco è arrivare a 11 punti, il punto si fa facendo entrare la palla dentro la rete dell’avversario. Per farci capire le regole il professore ci ha fatto giocare a showdown. È stato molto difficile, ma anche molto divertente sia da vedere che da praticare. Ci vuole un assoluto silenzio mentre si svolge la partita perché si rischia di non sentire il suono della pallina e di perdere la concentrazione. Questa esperienza è stata molto bella e la rifaremo volentieri.

 

Tutti i nomi degli studenti classe VB scuola primaria Matteotti dell’istituto comprensivo Poliziano di Firenze. Le docenti tutor: Sabrina Giani, Laura Rappazzo, Marianna Conforti, Ilaria Ostolani, Livia Maddalena, Veronica Grisolini.

Dirigente scolastico: Silvia Mauri Alunni Partecipanti: Azabamba Delio, Bagagli Alessandro, Barbieri Anna, Cabildo Francis Nick, Calderone Alessandro, Chalco Brenda, Ciancio Lorenzo, Cigni Anastasia, El Horch Jad, Martini Tommaso, Michelini Niccolò, Moretti Nicole, Niccoli Allegra, Peluso Marianeve, Possenti Filippo, Riboli Giulia, Rosanelli Lorenzo, Seidenari Gioia, Sofi Giovanni, Tapia Ethan, Trematerra Giulio.

Votazioni CHIUSE
Voti: 1362

Pagina in concorso