ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Ex Pirelli di Livorno (LI) - 1D

Sport sinonimo di gentilezza Una storia di lealtà e umanità

La bella storia dell’atleta Ellie Black ci insegna che il rispetto vale più di una medaglia olimpica

Si spengono i riflettori e gli spalti si svuotano. La tensione si scioglie e, dietro alle quinte, una ragazza scoppia a piangere, delusa dal proprio risultato in gara. Ma nel momento in cui tutto sembra nero, ecco un raggio di sole: due braccia inaspettate e un sorriso carico di affetto.

Può sembrare una favola di tempi antichi, in realtà è un fatto successo nell’agosto 2024, nel corso dei Giochi Olimpici di Parigi. Le protagoniste sono la ginnasta francese Mélanie de Jesus dos Santos, che, dopo aver mancato il podio, è scoppiata in lacrime, e la concorrente canadese Elsabeth Black, detta Ellie, che, invece di festeggiare il proprio risultato, le si è avvicinata e l’ha consolata con parole di incoraggiamento.

Ellie, atleta originaria di Halifax, classe 1995, ha partecipato a 4 edizioni delle Olimpiadi, distinguendosi per le sue performance alla trave, al volteggio e al corpo libero. Nel 2017 è diventata campionessa del mondo, ma è in primis una campionessa di umanità, tanto da risultare vincitrice del Paris 2024 Fair Play Award. Questo episodio ci dimostra che cosa rappresenta lo sport. Da sempre esso è considerato uno strumento fondamentale per il benessere fisico e mentale. Praticare attività sportiva aiuta a mantenere il corpo in salute e migliora la resistenza, la forza e la coordinazione.

Ma i benefici dello sport vanno oltre l’aspetto fisico: si tratta anche di un’importante valvola di sfogo, che aiuta a scaricare lo stress e a migliorare l’umore, e favorisce la socializzazione.

Oltre agli aspetti legati al benessere, lo sport trasmette valori fondamentali come la disciplina, lo spirito di squadra e la lealtà. Uno degli aspetti più importanti è proprio il fair play, come ci ha insegnato Ellie, cioè quel “gioco leale”, che va oltre la semplice osservanza delle regole. Fair play significa rispettare gli avversari, aiutare chi è in difficoltà e dimostrare che la competizione può es-sere sana e costruttiva.

Sono molti gli atleti che, nel corso della storia, hanno dato grande prova di fair play, mettendo da parte la vittoria per dimostrare umanità e solidarietà. Nel 2004, ad esempio, il nuotatore Michael Phelps rinunciò ad una gara per permettere ad un amico di qualificarsi e salire sul podio. Altri sportivi che hanno dimostrato rispetto e umanità sono stati Alex Zanardi, che nel 2012 si fermò a soccorrere un avversario durante una gara ciclistica paraolimpica, e Jonas Vingegaard, che nel corso del Tour de France 2022 rallentò per attendere un rivale caduto.

 

I Giochi Olimpici sono l’evento sportivo più prestigioso del mondo, che viene organizzato ogni quattro anni e che coinvolge atleti di cinque continenti.

Ma le Olimpiadi hanno origini antichissime: risalgono all’Antica Grecia. I primi Giochi Olimpici si tennero nel 776 a.C. ad Olimpia, città sacra dedicata a Zeus. Le competizioni avevano un forte legame con la religione e servivano per onorare le divinità. Erano così importanti e “sacre” che durante le gare erano sospese le guerre in tutta la Grecia in una pausa detta “tregua olimpica”. Le Olimpiadi dell’epoca erano molto diverse da quelle moderne: vi partecipavano solo uomini liberi che sapevano parlare greco. I Giochi continuarono fino al 393 d.C., quando l’imperatore Teodosio I li abolì considerandoli pagani.

Nel 1896, grazie al barone Pierre de Coubertin, le Olimpiadi furono riportate in vita con l’edizione di Atene, dando inizio all’era moderna. Oggi le Olimpiadi comprendono tantissime discipline, dagli sport tradizionali come l’atletica e il nuoto, fino alle nuove introduzioni come lo skateboard e il surf.

Nonostante sia affascinante il filo rosso che lega le Olimpiadi antiche e quelle moderne, bisogna riconoscere che siano, almeno in parte, diversi i valori alla base di queste competizioni.

Lo spirito sportivo, che anima oggi le gare olimpiche, nell’antichità era quasi del tutto assente: la competizione era spesso spietata e il risultato di una gara veniva fatto dipendere dagli dei.

 

Questa pagina del campionato di Giornalismo organizzato da La Nazione è stata realizzata dagli alunni e dalle alunne della classe 1D della scuola secondaria di primo grado “Ex Pirelli” I.C. Micheli Bolognesi – Livorno. Questi i nomi dei piccoli cronisti che partecipano alla sfida: Ahmed Ahnaf, Ahmed Araf, Annicchiarico Leonardo, Bertelli Diletta, De Bari Elisa, Falzoni Giulia Tara, Fantozzi Sophia, Fatima Eman, Ingenito Giuseppe, Ingenito Maria, Khotbi Saad, Lelli Martina, Marabotti Giorgio, Marinai Greta, Nwosu Sarah Olochukwu, Sarafinescu Nicoleta, Sarno Maria Clara, Tarrini Magliulo Melissa, Xhaxho Arneljo. Insegnanti: Prof.ssa Iannucci Flora, Prof.ssa Esposito Rossella. Dirigente Scolastico: Prof.ssa Semplici Cecilia.

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