ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria San Domenico Savio di Pieve San Paolo (LU) - 5A

Rwanda, tra dolore e bellezza «Un’esperienza indimenticabile»

La commovente intervista a un missionario della Diocesi di Lucca partito la scorsa estate

Gli studenti hanno intervistato Samuele Mainardi, un giovane della Diocesi di Lucca, che insieme alla sua fidanzata Adele Gardin, hanno vissuto un’esperienza indimenticabile in Rwanda.

Come è nata l’idea di andare in Rwanda con la diocesi di Lucca? «L’idea di partire per il Rwanda è nata durante un incontro con il gruppo di giovani della diocesi.

Ogni anno, la diocesi organizza missioni in vari paesi per aiutare le comunità in difficoltà. Quando ci è stata presentata l’opportunità di andare in Rwanda, ho subito sentito il desiderio di partecipare, per conoscere meglio una cultura diversa dalla nostra e cercare di fare il possibile per dare una mano alle comunità locali».

Qual è stata la tua prima impressione arrivato in Rwanda? «Quando sono arrivato in Rwanda, sono rimasto colpito dalla bellezza del paese, con le sue montagne verdi e i paesaggi mozzafiato. Ma la cosa che mi ha colpito di più sono stati gli occhi delle persone. Il loro sguardo appare duro e confuso, ma appena porgi loro un saluto ricambiano con un grande sorriso.

Ho percepito subito un forte rispetto sincero verso l’ospite. Nonostante la storia difficile del paese, ho trovato una grande voglia di ricominciare e di vivere con speranza. I rwandesi sono molto accoglienti e sorridenti, il loro sorriso è contagioso».

Di che tipo di attività vi siete occupati durante la missione? «Abbiamo lavorato principalmente con i bambini e le famiglie, cercando di conoscere la comunità locale e di renderci utili. Abbiamo organizzato attività ricreative per più di 800 bambini soprattutto giocando a calcio e basket con loro, inoltre ci hanno insegnato uno sport che ci è piaciuto molto: il cricket».

Cosa ti ha colpito di più? «La cosa che mi ha colpito di più è stato il senso di comunità. In Rwanda, la famiglia e la comunità sono al centro della vita quotidiana.

Non si vive solo per sé, ma si pensa sempre al bene comune».

Qual è stata la lezione più grande che hai imparato in questa esperienza? «La lezione più grande che ho imparato è che spesso misuriamo la felicità in base a quanto abbiamo o in base a ciò che ci manca, dimenticando tutto ciò che la vita ci ha già donato. Mi hanno insegnato che, anche nei momenti difficili, la vera felicità non dipende da ciò che possediamo, ma dalla capacità di trovare valore in ciò che abbiamo».

Cosa porterai con te da questa esperienza? «Il ricordo dei sorrisi dei bambini, della gentilezza delle persone e del senso di comunità che ho respirato. Ma soprattutto, mi è rimasta nel cuore la serenità con cui i ruandesi affrontano la vita, trovando felicità in ciò che hanno».

 

Il Rwanda è una terra di paesaggi mozzafiato, con le sue montagne verdi e i laghi cristallini che raccontano storie di un popolo che ha saputo superare le difficoltà più grandi.

Ma c’è un’altra cosa che rende il Rwanda speciale: il sorriso sincero e caloroso dei suoi abitanti, simbolo di speranza, resilienza e positività.

Nonostante il dolore che il paese ha vissuto, la povertà e  tanto altro il sorriso dei rwandesi è rimasto forte, un faro di luce in un cammino di guarigione.

Il messaggio che ci ha regalato il nostro amico Samuele ci ha dato e ci ha colpito molto. Il sorriso in Rwanda non è solo un gesto di cortesia, ma una forma di resistenza alla sofferenza. È un sorriso che racconta la forza di un popolo che ha saputo rialzarsi, ricostruire la propria vita e abbracciare il futuro con fiducia. È come l’oro, prezioso e raro, che resiste nel tempo.

Ogni sorriso ha una storia, una testimonianza di forza, speranza e determinazione. E proprio come l’oro, che brilla anche nei momenti più bui, il sorriso dei rwandesi riesce a risplendere in ogni situazione, mostrando una bellezza che non ha prezzo. È un segno di una nazione che, pur nelle difficoltà, sa guardare avanti, con il cuore aperto e la mente piena di sogni.

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