Cause del riscaldamento globale Impossibile trovare un pianeta B
Le origini e le conseguenze di un fenomeno nocivo per la Terra e per tutti gli esseri viventi

Il riscaldamento globale è uno degli argomenti più discussi negli ultimi tempi, ma di cosa si tratta? È un fenomeno atmosferico provocato dall’uomo per effetto dell’accumulo dei cosiddetti «gas serra», tra cui anidride carbonica (CO2), vapore acqueo, metano. I livelli di alcuni di questi gas sono aumentati con la crescita della produzione industriale nel secolo scorso: una delle conseguenze è l’incremento della CO2, che secondo le fonti consultate sarebbe salita del 50% rispetto a quando le fabbriche erano meno numerose. L’effetto serra avviene quando i raggi del Sole attraversano l’atmosfera e riscaldano la Terra, che rilascia a sua volta calore. A questo punto i gas serra assorbono il calore e fanno aumentare la temperatura. Anche gli oceani si riscaldano e così rilasciano più vapore acqueo (per evaporazione) e più CO2 (che in acqua calda non si scioglie bene), che ampliano l’effetto serra. Quali sono le conseguenze? Negli anni più recenti si sono verificate diverse ripercussioni sul pianeta: aumento delle temperature sia massime sia minime, aumento della frequenza delle precipitazioni e di eventi catastrofici (ad esempio cicloni tropicali), aumento dell’aridità e della siccità (dal 2000 al 2017 8,5 milioni di ettari sono stati bruciati dal cambiamento climatico secondo quanto emerso dai dati forniti da Greenpeace), diminuzione e ritiro dei ghiacciai (220.000 ghiacciai),secondo i dati Wsl, che corrispondono al 30% del totale – Rinnovabili –, si sono sciolti, con innalzamento del livello del mare (dal 2001 al 2010 il mare si è innalzato di 2,9 mm all’anno, mentre dal 2011 al 2020 di 4,5 mm all’anno, dai dati di Copernicus Marine), rischio di estinzione di specie viventi (2 milioni di specie sono in via d’estinzione secondo Fondazioneuna: dai dati Fanpage emerge che nel 2024 sono morti circa 10.000 pinguini, mentre il Wwf segnala che sono rimasti solo 30.000 orsi polari).
Altre conseguenze sono l’insufficienza di cibo (coltivazioni insufficienti per l’inaridimento dei suoli), danni e rischi per la salute delle persone dovuti alle elevate temperature, più povertà e migrazioni.
Ma cosa possiamo fare per evitare di peggiorare la situazione? Ridurre i gas serra usando energie rinnovabili (pannelli solari), migliorare l’efficienza energetica nelle case e industrie, riciclare correttamente, riutilizzare oggetti elettronici (telefoni, tablet) e no (mobili), comprare vestiti solo se necessario, proteggere le foreste, piantare nuovi alberi, rendere più sostenibile l’agricoltura, limitare gli allevamenti, promuovere trasporti come bici e mezzi pubblici, sensibilizzare ed educare le persone.
Per capire meglio la funzionalità delle piante e perché sono così importanti per ridurre l’effetto serra, a gennaio abbiamo svolto il seguente esperimento nel laboratorio di biologia. L’obiettivo era capire quanta CO2 è prodotta o assorbita da una pianta nei processi di respirazione e fotosintesi clorofilliana. Per l’esperimento occorrono una piantina, un sacchetto di nylon trasparente, un cronometro, un misuratore di CO2 e un telo nero. Si prende la pianta e la si mette dentro un sacchetto trasparente, in modo che diventi una piccola serra, con all’interno il misuratore di CO2. Si chiude il sacchetto, poi, con un cronometro, ogni minuto si segna il valore riportato nel misuratore, scrivendo via via i dati su un foglio. In seguito si prende un telo scuro, con il quale si copre la pianta: anche in questo caso si riportano i valori di CO2 sul foglio. Si tiene la rosa per venti minuti alla luce e per lo stesso tempo nell’oscurità. Infine si nota che alla luce la pianta tende a ridurre la CO2, mentre fa il contra-rio al buio. In conclusione, al buio (di notte) i vegetali respirano emettendo CO2, mentre alla luce (di giorno) non solo respirano, ma fanno anche la fotosintesi clorofilliana, con cui viene assorbita molta CO2 dall’aria. Sapendo che le piante assorbono complessivamente più CO2 rispetto a quella che emettono, possiamo dire che esse hanno un ruolo importantissimo: infatti il disboscamento reca danni alla Terra, mentre piantare alberi potrebbe ridurre il livello dei gas serra.
La pagina è stata realizzata dalla classe 2 F della scuola secondaria di primo grado «Anna Frank». Ecco l’elenco degli alunni ’giornalisti’: Christian Biagini, Rebecca Bussa, Noemi Capozza, Gaia Cravotta, Klevis Doci, Sofia Fernandez Agostini, Edoardo Frosini, Giulio Galigani, Alessandro Gherardotti, Klevis Gjushi, Ginevra Gonzaga, Giulio Mangoni, Giovanni Mariani, Tommaso Mencacci, Matteo Niccolai, Tina Panfili, Giorgia Ricci, Viola Santaniello, Camilla Spinetti, Miranda Tognozzi, Ludovico Tumminello, Martina Zizzari. Docenti tutor: Eleonora Pagni, Eloisa Pierucci. Dirigente scolastico: Margherita De Dominicis.