ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria I grado Michele Rosi di Lido di Camaiore (LU) - 2B

Adolescenza: un periodo difficile «Anche noi abbiamo i problemi»

I ragazzi spiegano agli adulti i disagi che provano i giovani in questi anni della loro crescita

Cari lettori, questa pagina la scriviamo noi… Noi chi? Esatto: noi adolescenti. Se pensate che l’adolescenza sia un periodo di spensieratezza, vi sbagliate. In questo momento della vita stiamo attraversando una fase molto difficile nella quale dobbiamo imparare a gestire emozioni intense e contrastanti: entusiasmo, tristezza, primi amori, incomprensione, solitudine. Disregolazione emotiva, si chiama. Questo avviene perché, a livello psicologico, l’adolescente affronta un processo di costruzione dell’identità e definizione del proprio ruolo nella società. Tutto ciò proprio nel momento in cui il nostro corpo affronta sviluppo puberale, cambiamenti ormonali e maturazione sessuale.

È sempre stato così! Direte voi. Solo in parte. Il futuro oggi sembra incerto a giovani che sentono parlare di guerra, crisi climatica, pandemie (dopo il Covid sono aumentati i disturbi dell’umore). C’è forse da stupirsi se viviamo una sensazione di insicurezza? Quelli di noi che non riescono a trovare un giusto equilibrio possono andare incontro a problemi di ansia, depressione, dipendenze, disturbi alimentari, comportamenti aggressivi.

A complicare la situazione ci si mette anche la tecnologia, che da un lato ci assorbe completamente e dall’altro ci fa soffrire: il continuo confronto con gli altri nei social media ad esempio può far crollare l’autostima, fino a farci ritirare dalla vita sociale come gli Hikikomori, termine giapponese per coloro che si chiudono in casa senza avere alcun contatto diretto con il mondo se non via web. Il fenomeno ha assunto proporzioni drammatiche anche in Italia: 100.000 sono i ragazzi colpiti. Vogliamo poi parlare del cyberbullismo? È diffuso online, e rispetto al bullismo tradizionale permette agli aggressori di colpire le vittime con più forza e rapidità. Le conseguenze possono portare fino ad attacchi di panico, autolesionismo o, in casi estremi, tentativi di suicidio.

Ma anche la pressione scolastica per i voti può avere effetti simili: secondo un sondaggio realizzato presso il liceo linguistico Manzoni di Milano, ad esempio, il 70% degli studenti ha dichiarato che la scuola produce in loro crisi di ansia, stress e altre patologie psicologiche.

Ricordiamo però che non è tutto così negativo. Ci sono anche un sacco di belle cose nella vita di un adolescente: amore per lo sport, nuove emozioni, legami importanti tra amici, senso di indipendenza nelle proprie scelte. Stavolta, però, abbiamo voluto far presente agli adulti che anche noi abbiamo i nostri problemi, e che meritiamo di essere ascoltati.

 

Proprio in questo 2025 la scuola teatrale di Camaiore Bottega del Teatro sta allestendo con allieve e allievi dell’età di scuole medie e superiori uno spettacolo sul tema dell’adolescenza intitolato appunto, in inglese, Teen. Abbiamo intervistato le attrici e insegnanti Mirtilla Petrini e Serena Guardone per capire di cosa si tratta.

Perché avete scelto il tema dell’adolescenza? «Perché arriviamo da due anni di spettacoli su opere narrative e volevamo coinvolgere i ragazzi anche nella scrittura del copione; il tema ci sembrava particolarmente centrato, visto che loro sono adolescenti».

Quali sono gli argomenti? «È strutturato a quadri e ogni quadro ha un argomento diverso. Degli esempi sono il rapporto con il cellulare, il cambiamento delle emozioni, il rapporto con il corpo, con la famiglia, l’amicizia e l’amore».

Mancano alcuni argomenti come bullismo e cyberbullismo: perché? «Sono argomenti che non sono usciti dalle parole dei ragazzi o dalle improvvisazioni che hanno fatto nella prima parte dell’anno.

In più sono argomenti inflazionati e comunque hanno bisogno di uno spettacolo in cui si parla unicamente di quello».

Come assegnate i ruoli? «In questo spettacolo non ci sono ruoli o personaggi definiti, è uno spettacolo corale in cui ciascun componente ha la stessa responsabilità e passa fluidamente da un ruolo all’altro. Spesso gli attori si rivolgono direttamente al pubblico eliminando così la quarta parete».

 

Articolo di apertura e titolazione a cura di Sarah Ait Hoummad, Giulia Amendola, Achille Boselli, Chiara Ciaponi, Dario Dazzi, Marco Francesconi, Matteo Fredianelli, Jacopo Gangarossa, Alessandro Gori, Ettore Lenzoni, Alyssa Mallegni, Sara Mommi, Noor Okkacha, Francesco Petretto, Rebecca Raffaelli, Niccolò Ratti, Francesco Rofi, Francesca Sgambato, Emily Paola Shearer, Samara Lucia Vannucci.

Intervista a cura di Sara Coppedè, Matteo Fubiani e Noemi Nologni. Disegno centrale di Alessandro Maffei, disegno in taglio basso di Sofia Fedorova.

Insegnante tutor prof. Alessandro Viti. Dirigente scolastica: Sonia Imperatore.

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