ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Micali di Livorno (LI) - 1A

Dall’istinto di sopravvivenza Alle emoticon nei messaggini

Come la tecnologia sta cambiando i nostri sentimenti e Social e app cancellano l’umanità

Nell’antichità, l’uomo primitivo senza farsi guidare dalle emozioni sarebbe stato già estinto. Per esempio, senza la PAURA chi lo avrebbe messo in guardia dai pericoli? Le emozioni si sono rivelate importantissime, come afferma Umberto Galimberti nel suo libro «Che tempesta! 50 emozioni raccontate ai ragazzi», leggendolo, in classe, abbiamo capito che le emozioni non si estinguono, ma si potenziano con il passare del tempo e durante l’adolescenza  aumentano di intensità. Infatti, i lobi frontali, raggiungono la maturità, per ogni singolo individuo, all’età di vent’anni. Abbiamo compreso che è fondamentale riconoscere le nostre emozioni, per non avere comportamenti sbagliati che possano ferire noi e gli altri. L’emozione è una reazione affettiva, sostiene Galimberti, che ci permette di ricercare i piaceri evitando situazioni spiacevoli. Questa non riguarda solo la vita del singolo, ma anche tutta la società, che oggi è distratta costantemente dai social. Ovunque si vada portiamo con noi i dispositivi tecnologici che ci mettono in contatto con il mondo, ma possono cambiare le nostre emozioni. I «mezzi di comunicazione» modificano le nostre giornate, infatti la maggior parte dei nostri coetanei, compresi noi, condivide i sentimenti e la loro quotidianità sui social che diventano luoghi di incontro che sostituiscono quelli reali; non solo vengono usati per giocare, ma anche per giudicare e a volte ferire chi non è capace di difendersi. Nel mondo digitale noi ragazzi rischiamo di cancellare gli aspetti della realtà fisica. È necessario, secondo noi, comprendere la differenza tra il sogno e la vita reale perché vivendo nel virtuale perdiamo il contatto con la quotidianità. Noi usiamo per comunicare soprattutto il cellulare e altri dispositivi tecnologici inviando messaggi con le emoticon, faccine che vanno a sostituire le nostre vere espressioni facciali; perciò, quando ci troviamo di fronte ad una persona a cui scriviamo non sappiamo come interagire, come parlare e come muoverci.

Questo comportamento porta alla distruzione dei rapporti reali e delle vere relazioni personali. Internet è un moltiplicatore della pubblicizzazione della nostra intimità.

Che ne è delle nostre emozioni e dei nostri sentimenti? Che rapporto abbiamo con la realtà e con noi stessi e con gli altri? Da bambini avevamo il nostro giocattolo, oggi non riusciamo a muoverci senza la tecnologia che equivale al gioco della nostra infanzia. È evidente che usando il telefono perdiamo la nostra libertà.

 

Dopo aver parlato e aver svolto diversi lavori in classe sulle emozioni: acrostici, poesie, disegni e filastrocche siamo pronti a spiegare come si affrontano alcune di queste e riconoscere che non ci sono emozioni sbagliate. L’ANSIA è una delle tante emozioni più difficili da affrontare, quando proviamo questa sensazione è come se arrivasse nella nostra testa un allarme che ci segnala che non ci sentiamo adeguati a ciò che dobbiamo svolgere. Ci fa riflettere ma poi ci frena e ci fa sentire insicuri. Qualcuno piange, altri iniziano a tremare. Perché non riusciamo a controllarla? Per alcune persone l’ansia è difficile da gestire. Per dominarla potremo: farci aiutare da una persona a noi cara; sederci, prendere un bel respiro oppure piangere fino a riprendere il controllo di noi stessi. Quando siamo FELICI proviamo un’emozione unica, certe volte incontrollabile generata da cose desiderate che riusciamo a ottenere oppure da situazioni inaspettate che ci cambiano la giornata. Quando, invece, siamo TRISTI c’è un perché, positivo o negativo che sia, che ci aiuta, in certe occasioni, a riflettere. Quando siamo ARRABBIATI certe volte ci sfoghiamo sugli altri ma dovremmo provare ad autocontrollarci. Secondo noi ci sono due modi per affrontare la RABBIA: respirare profondamente, oppure sfogarci con una persona fidata. La PAURA anche se non è bella, certe volte è meglio averla perché ci frena a non fare cose pericolose.

Abbiamo capito che non si deve avere paura delle nostre emozioni perché sono le protagoniste della nostra VITA senza le quali non saremmo più noi stessi.

 

Questa pagina del Campionato di Giornalismo organizzato da La Nazione di Livorno è stata realizzata dalla I A Micali di Livorno: Balzano Viola Bellabarba Matilde Cerase Vittoria Cercel Georgiana Alexia Cozzolini Gemma Cristiani Sara Cristini Matilde Di Benedetto Chiara Di Lupo Giacomo Gallo Valentina Gentili Vitoria Juarez Lopez Colins Marcelo Liperini Nicola Lodelli Alessandro Moretti Alessandro Panichi Leonardo Vittorio Pincelli Gaia Ripoli Mirko Romani Giorgia Rovelli Penelope Tichetti Giulia Vincenti Martina Vinciguerra Lorenzo Zollo Edoardo.

Insegnanti: docenti tutor professoressa Giorgia Bacci / professoressa Elena Berni Canani.

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