ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Murlo di Murlo (SI) - 1A, 1B, 2°, 3°

Dietro il gesto di aprire un rubinetto Acqua del sindaco… E sai cosa bevi!

Facciamo chiarezza con le parole del primo cittadino e le opinioni degli studenti e della comunità

Nel nostro territorio l’acqua è eccellente, ma in altri comuni non si trova la stessa qualità ed è preferibile bere quella in bottiglia.

Per capire se questa opinione è condivisa abbiamo effettuato un sondaggio intervistando 71 studenti e 66 cittadini di Murlo.

I tre quarti delle persone preferiscono l’acqua del rubinetto a quella in bottiglia, principalmente per la comodità e il gusto. Il 40% si procura l’acqua frizzante dalle “casine”, mentre una persona su tre fa uso di dispositivi domestici per renderla gassata. Quasi la metà di chi acquista l’acqua in bottiglia è guidata dal gusto, un quinto dal prezzo, mentre solo una persona su dieci la sceglie per la composizione chimica. Il 62% conferisce correttamente le bottiglie usate negli appositi cassonetti. Abbiamo poi piacevolmente scoperto che il 30% riusa in modo creativo le bottiglie vuote, realizzando trappole per insetti, vasetti per semenzai, annaffiatoi…

A scuola abbiamo svolto un debate per discutere se sia meglio l’acqua del rubinetto o in bottiglia. I sostenitori della prima ritengono che sia più economica (costa 160 volte in meno) e sostenibile, poiché l’uso dell’altra aumenta la dispersione di plastica nel mondo e la quantità di CO2 a causa dei trasporti. In Italia ogni anno vengono prodotte 14 mld di bottiglie di plastica che possono rilasciare micro-plastiche, come riportato dal Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica. L’obiezione è stata che l’acqua in bottiglia è più salutare e pulita rispetto a quella del rubinetto che, quando arriva da tubature non curate, può contenere batteri e sostanze chimiche inquinanti.

Inoltre l’acqua confezionata ha un’etichetta con tutte le informazioni relative alla fonte e al contenuto, utili alle persone che seguono particolari diete.

Al sindaco di Murlo, invitato a scuola, abbiamo chiesto perché si dice «acqua del sindaco» e ci ha risposto: «Sindaco equivale a comunità, quindi, se dite che l’acqua è del sindaco, vuol dire che l’acqua è della comunità. L’acqua è vostra, sentitela vostra, vi invito a sentire tutto quello che è pubblico come vostro e a rispettarlo».

Anche la recente installazione delle casine dell’acqua mira a ridurre il consumo di plastica, a risparmiare e a diffondere gratuitamente l’acqua della comunità.

L’intenzione del nostro comune e dell’Acquedotto del Fiora è di ridurre le perdite ed educare la comunità a sprecare meno acqua possibile incentivando forme di raccolta. Questo lo deve fare anche la scuola: educare i giovani, cittadini del futuro.

 

A scuola abbiamo intervistato i referenti dell’Acquedotto del Fiora, che ci hanno raccontato come avviene la distribuzione dell’acqua nel nostro territorio.

Il Fiora è il terzo gestore di fornitura idrica in Italia per estensione, dopo quelli di Puglia e Basilicata, e serve circa 232000 utenze, con 8700 km di rete.

Il nostro comune è servito dalla sorgente dell’Ermicciolo a Vivo d’Orcia e da altre tre fonti (Ente, Canalette e Burlana). Qui l’acqua è molto pura e non necessita di essere trattata se non con disinfettanti come l’ipoclorito di sodio. A Siena invece l’acqua del Vivo viene miscelata con quella prelevata dai pozzi nella piana di Rosia, perciò risulta più dura e ricca di impurità e necessita di un trattamento chimico. La qualità viene garantita dai ripetuti controlli effettuati dall’acquedotto (ben 50 all’anno), una vera e propria garanzia per i cittadini.

Questa qualità l’abbiamo anche riscontrata con un confronto che abbiamo fatto tra l’acqua di Murlo e quella di Siena. Dopo averle degustate, ne abbiamo analizzato alcuni parametri come la durezza, il resi-duo fisso e il calcio. I risultati della nostra analisi sono stati riportati in una tabella al link tinyurl.com/37tzfyn6.

L’acqua di Murlo contiene meno sali minerali, perciò è più dolce, più buona e più salutare. Infatti un’acqua molto dura può causare incrostazioni di calcare nelle tubazioni e problemi alla salute. Con i referenti dell’acquedotto abbiamo anche riflettuto sugli effetti del riscaldamento globale e sulla necessità di rendere concreta la sostenibilità attraverso l’attenzione ai gesti quotidiani. Basta poco!

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