ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Istituto Madri Pie Franzoniane di La Spezia (SP) - 2A

Gli esperti sul Canale Lunense Una lezione davvero particolare

Il Canale è una grande opera di ingegneria idraulica e il Consorzio coordina ed esegue interventi

Mercoledì 13 marzo 2024, presso i locali della nostra scuola, è stato organizzato un incontro con i dirigenti del Consorzio di bonifica e irrigazione Canale Lunense, che ci hanno parlato della storia dell’ente e delle attività da questo promosse. Il Canale Lunense è una grande opera di ingegneria idraulica e il Consorzio ha il compito di coordinare ed eseguire interventi nel settore delle opere idrauliche e dell’irrigazione. Il suo territorio di competenza si estende per oltre 4000 ettari, abbraccia le province della Spezia e Massa – Carrara e 11 comuni. Abbiamo posto alcune domande ai nostri ospiti.

Il C.L. è stato realizzato da ingegneri militari, come l’arsenale spezzino? Si, all’epoca, erano gli unici ad avere competenze topografiche ed ingegneristiche per realizzare un’impresa così legata all’orografia del territorio.

Come è stata data la corretta pendenza per permettere il deflusso delle acque? Le variazioni altimetriche del percorso sono state effettuate attraverso meticolosi rilievi topografici.

I mulini tra Santo Stefano e Sarzana erano serviti dal C.L.? Inizialmente no. La piana tra Santo Stefano e Sarzana era detta «la piana dei mulini« perché, grazie all’abbondante presenza di rivi, queste costruzioni erano presenti in grande quantità. Successivamente, quando le acque furono irreggimentate dalla costruzione dei canali, i mulini rimasti vennero alimentati dal canale.

L’acqua del Canale consente di produrre energia pulita? Sì, alimentando le centrali idroelettriche «Fiori» e «Generali Tognoni».

Se un canale secondario si blocca, questo arresta tutto il sistema? No, ogni canaletta ha un impianto a sé e gli operatori hanno un sistema informatico che permette di monitorare il funzionamento da remoto.

Quanti sono gli operatori? 25.

Il CL. teme di più i problemi di siccità o le piene? Il consorzio è preoccupato d’esta-te per i problemi di siccità perché, a causa del riscaldamento globale, si verificano stagioni di caldo anomalo, ma è in costante allerta anche nei mesi invernali, a causa dei possibili allagamenti.

Che impatto ha il vostro lavoro sull’ambiente naturale? Non influisce particolarmente sull’ambiente naturale perché viene posta molta attenzione alla sua tutela.

Lungo alcuni tratti è stata realizzata una pista ciclopedonale che collega Santo Stefano Magra alla città di Luni. In futuro pensate di valorizzare questa opera? Attualmente la pista presente è in fase di collegamento con un altro tracciato in corso di realizzazione.

 

Il giorno 16 aprile 2024 abbiamo avuto il piacere di poter approfondire sul posto i concetti appresi in classe. Nella sede storica del Consorzio siamo stati accolti dalla presidente, ing. Francesca Tonelli, dal direttore, dott. Corrado Cozzani e dal dott. Parma, che ci hanno descritto l’edificio. All’interno della palazzina sono presenti gli uffici amministrativi, l’ufficio tecnico e il catasto. Al piano terra, in origine, era collocato l’ufficio del guardiano, che la sera aveva il compito di monitorare il canale e le opere idrauliche. L’ultimo piano è occupato dalla sede dell’ente parco Montemarcello Magra. All’esterno, in origine, si trovava un capannone dove venivano realizzate le canalette di cemento, oggi riconvertito deposito. Una porzione di spazio è occupata dall’officina e un’altra dalla centrale idroelettrica, gestita dal Consorzio. Sono in corso di realizzazione progetti volti a valorizzare la sede: recupero degli atti storici e restauro dell’intera struttura architettonica, con le decorazioni realizzate dall’artista Navarrino Navarrini, autore anche di altre opere presenti nella struttura. Dopo aver visitato la centrale idroelettrica e il bacino di raccoglimento, ci siamo diretti alle due idrovore a Luni mare e sulla spiaggia di Marinella, che consentono di sollevare l’acqua presente all’interno dei canali e di spostarla in condotti diversi per smaltirla nel fiume e nel mare. È stato affascinante riuscire a capire il funzionamento di opere così complesse. Ci sentiamo un po’ più esperti del Canale Lunense.

 

Ecco la redazione della scuola Madri Pie Franzoniane della Spezia.

Classe 2A: Ancona Martina, Biancardi Gabriel, Biggeri Martina, Birga Francesco, Cugurra Niccolò, De Luca Viviana Karol, De Santis Fabrizio, Fazzi Lidia, Ferrario Lucia Concetta Olga, Fiasella Greta, Incerti Simone, Ingrosso Manuel, Manganaro Alice, Miani Lara Julie, Monti Giorgio, Morciano Claudio, Penna Costanza, Pierini Lucilla, Pozzi Rebecca, Rizzo Ginevra Nina, Rocchetta Simone, Sollano Edoardo.

Docenti tutor: Prof. Pernice Barbara, Prof. Bottacci Elisabetta; Prof.ssa Barbara Pernice dirigente: Prof. Minucciani Silvia.  

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