ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Saturnia di Saturnia (Manciano) (GR) - Redazione

Ci sarà una società promessa? Ascoltando noi stessi e gli altri

Il cambiamento e le differenze tra la società di ieri e di oggi tra pregi e difetti

La società di oggi potremmo definirla come individualista, dove ogni componente di quest’ultima pensa solo al singolo individuo senza preoccuparsi degli altri e senza provare empatia per il prossimo. Soltanto pensare che la società di qualche secolo fa era migliore di quella di oggi è preoccupante, il pensiero illuminista era un vero e proprio esempio di realtà «perfetta», gli illuministi affermavano: «Posso non essere d’accordo con le tue idee ma morirei per difenderle». Nessuno di noi, al tempo d’oggi, immaginerebbe mai di pronunciare queste testuali parole, perché, come già affermato, viviamo in una società in cui l’unica cosa importante è pensare a se stessi. Questo tipo di idea, però, ci porterà ad eliminare la sinergia tra gli uomini. In questo mondo servono persone capaci di capire qual è il vero senso di altruismo ed empatia, infatti, come dice il famoso scrittore John Updike: «Sono sempre più facilmente disgustato dal fatto che stiamo vivendo in questa società impegnata a farci spendere più di quanto abbiamo, o più di quanto dovremmo, per cose di cui non abbiamo realmente bisogno o che vogliamo, e che inoltre ci sta uccidendo lentamente mentre ci riempie tutte le discariche e fa cantare sempre meno gli uccelli».

Con questa celeberrima citazione l’autore afferma che la società ci riempie di sciocchezze e pensieri superficiali ogni singolo giorno, se continueremo così ci avvieremo verso una lenta e tortuosa morte del globo.

Nel mondo greco il benessere della società veniva posto prima di quello dell’individuo: erano presenti dei fervidi scambi di idee e il piacere della scoperta. Gli uomini erano curiosi di vedere la cultura nella sua integrità per poi discuterne e parlarne insieme. Questo favorì lo sviluppo della filosofia e delle ideologie greche. Il mondo greco, in poche parole, si può sintetizzare definendolo ricco di mentalità aperte e volte verso il progresso della società, intesa come una realtà inclusiva e solidale. In una visione politica democratica non sovrastare le idee degli altri e rispettarle è simbolo di affermazione della libertà e dell’accoglienza.

La libertà è partecipazione (cit. Giorgio Gaber): accogliere le idee altrui e rendersi partecipi della vita degli altri cittadini. è possibile immaginare un mondo in cui la libertà dell’altro possa essere la nostra priorità? E se fossimo capaci di ascoltare veramente chi c’è di fronte arrivando a comprendere che la domanda è la più alta forma di libertà comunicativa? Per una volta non cerchiamo di trovare le risposte alle domande degli altri ma fermiamoci ad ascoltare.

 

In una società che corre e avanza verso il progresso, limitare l’individualità è sempre più complicato. I ragazzi, nelle loro piccole realtà, badano continuamente al benessere della persona. Anche la classe può diventare un esempio di società: gli alunni si confrontano costantemente tra di loro e cercano di andare d’accordo. La collaborazione è fondamentale: trovare un punto comune senza litigare è importante per la felicità e la serenità di ognuno. Il clima di solidarietà e sinergia favorisce il benessere dell’individuo migliorando i rapporti con gli altri.

Confrontarsi, aprirsi e comunicare, risolvere i problemi e le difficoltà insieme contribuisce a mantenere uno stato di pace e di calma interiore. Il rispetto è vita, ossigeno per la costruzione di un rapporto. Possiamo riuscire ad abbattere l’individualità attraverso la collaborazione? Si può costruire un mondo basato sull’amore e la fratellanza? L’altruismo e l’empatia sono sistemi efficaci che ci permettono di rimanere in armonia nonostante, oggigiorno, siano diventate delle doti molto rare da trovare.

Immedesimarsi nell’altro, provare a capire i sentimenti solo attraverso uno sguardo è il primo passo per vivere nella sinergia.

Spesso la collaborazione e l’empatia nascono da una profonda ricerca di se stessi attraverso tante domande e poche risposte. Insomma, la classe non è una classe, ma una società dove tutti sono partecipazione e relazione.

 

La pagina è stata realizzata dagli studenti Anichini Aurora, Bartolini Francesco, Bianchi Gemma, Birsan Cristian, Brugi Gloria, Brusa Emma, Emidi Niccolò, Flores Alessandro, Giovani Michele, Hetman Sofia, Luciani Filippo, Manuca Dario, Manuca Roberta, Mazzone Emma, Mugnaioli Ilaria, Mugnaioli Emilia, Niklekaj Samanta, Norcini Lucia, Palazzi Michela, Passalacqua Flavia, Saletti Sveva, Silvestri Giada, Vignoli Samira, Zammarchi Sebastian, Zefi Klevis. Docenti tutor Tiziana Amaddii, Silvia Chiarini, Valentina Vincio e Alessandro Squarcia.

Dirigente scolastica Francesca Iovenitti. 

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