ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Mascagni di San Vincenzo (LI) - 3C

L’ambiente nella nostra storia Bonifica e ricerca della bellezza

Il nostro territorio curato da grandi figure del passato: da Leopoldo II alla famiglia Benvenuti

La gestione dell’acqua è una delle questioni ambientali più discusse ai giorni nostri. Il problema del suo utilizzo è stato sempre presente sin dall’antichità. Per quanto riguarda la nostra terra, individuata da Dante Alighieri nella “Divina Commedia” tra Cecina e Corneto, in cui si trova San Vincenzo, è una pianura alluvionale e la sua idrografia è complessa; in passato era rappresentata dal Lago di Rimigliano, oggi da diversi fossi, come quello dei Prigionieri e quello dell’Acquaviva. In passato c’era la malaria. Leonardo da Vinci nel Quattrocento fu chiamato dai signori locali per cercare una soluzione idraulica per il risanamento della costa tra Piombino, Biserno e Rimigliano e favorire la salubrità dell’ambiente.

Nel Seicento, le cronache riportano che solo parte di questa zona era abitata: c’erano la Torre di San Vincenzo, lo scalo portuale e la dogana. In seguito, la nobile famiglia degli Alliata, di cui restano tracce nella toponomastica locale, acquista le campagne di Biserno e le zone limitrofe.

Nel 1828 Leopoldo II, granduca di Toscana, cominciò i lavori di bonifica della Maremma e il 30 aprile 1836 a Campiglia venne costituito il Consorzio per l’amministrazione dei fossi d’acqua dei comuni di Piombino, Campiglia e Suvereto; consorzio che ancora oggi cura gli argini del Cornia e dei fossi della relativa valle. Lo scopo di questa bonifica era quello di riguadagnare terreni e risorse all’agricoltura in una zona resa inospitale e non redditizia dalle paludi e dalla malaria. Da ricerche effettuate sul territorio, una delle prime norme introdotte modificò l’ambiente e il settore primario trasformando l’allevamento da brado, che poteva sciupare gli argini dei fiumi escavati, a domestico e introducendo la coltura dell’erba medica e del trifoglio.

Questa bonifica comportò anche un miglioramento della viabilità tra la Maremma e il resto del Granducato con il conseguente sviluppo dei commerci e il miglioramento dei terreni tramite l’appoderamento. Ci furono delle trivellazioni che portarono l’acqua per irrigare i campi; tra i pozzi più importanti dell’epoca c’erano quello di Barbadoro, che dissetava i viandanti della via Emilia, quello costruito nel 1860 con tromba aspirante e la fonte pubblica costruita nel 1874 dalla famiglia Benvenuti. In conclusione, emerge che il rispetto dell’ambiente deve passare attraverso l’affetto e il rispetto per il proprio territorio, la ricerca della bellezza e dell’equilibrio e del decoro tra costruzioni e spazio esterno.

 

Leggendo di quanto accade nel mondo, ci siamo resi conto di quanto il cambiamento climatico e alcuni suoi aspetti hanno un’influenza negativa sulla nostra quotidianità. Dal 1972 è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la “Giornata Mondiale dell’Ambiente” che si celebra il 5 giugno di ogni anno. Il problema della tutela dell’ambiente non è recente, ma si è presentato in tempi più lontani: l’erosione della costa e il ripascimento della spiaggia a S. Vincenzo, in zona Con-chiglia e Padule di Rimigliano, era già presente negli anni Sessanta, come riportano due articoli de “La Nazione” del 15 maggio 1966 e “Nazione Sera” del dicembre 1966. Il dissesto idrogeologico è un insieme di avvenimenti, per lo più antropici, che modificano il territorio. Le cause sono: cementificazione; deforestazione; agricoltura intensiva; alterazioni dei corsi d’acqua; mancanza o scarsa manutenzione di fossi e torrenti; cambiamento climatico che ha causato eventi estremi frequenti; fine della mezzadria che ha comportato l’abbandono e la minor cura dei terreni agricoli. Tutto questo potrebbe essere prevenuto? Sicuramente con alcune attenzioni: riforestazione delle aree boschive; controllo dello sviluppo urbano sostenibile nel rispetto ambientale; manutenzione dei corsi d’acqua; contrasto all’abusivismo edilizio. In seguito abbiamo deciso di approfondire questo argomento da un punto di vista storico per conoscere meglio il territorio in cui viviamo.

 

Ecco gli alunni che hanno realizzato questa pagina dedicata all’ambiente: dalla bonifica alla ricerca, dal dissesto idrogeologico alla Giornata Mondiale dell’Ambiente.

Alunni: Belcari Niccolò; Bellucci Anna; Chiavai Olivia; Citi Minelli Niccolò; Errigo Alessandro; Favilli Christian; Federighi Diego; Giorgi Rebecca; Sparapani Adela; Tuvè Thomas Professoresse: Alessandra Nassi, Maria Angela Leoci Dirigente Scolastica: Claudia Giannetti

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