ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Castell'Azzara di Castell'Azzara (GR) - 1° - 2° - 3°

Su e giù per la Maremma Quando c’era un solo bus

In una provincia vasta come la nostra non è sempre facile spostarsi. In passato era anche peggio

La provincia di Grosseto è la più vasta della Toscana per estensione territoriale; gli abitanti sono circa 217 mila ed è una delle province italiane con la più bassa densità abitativa, circa 48 abitanti per chilometro quadrato.

L’estensione e la varietà del territorio fanno sì che alcuni comuni siano molto distanti tra loro e dallo stesso capoluogo di provincia. È facile capire come i collegamenti non siano semplici e rapidi, soprattutto per chi viaggia con i mezzi pubblici. La ferrovia non arriva ovunque, mentre l’aeroporto di Grosseto è per lo più militare e gli scali di riferimento, come quello di Fiumicino, sono distanti.

I comuni situati nell’entroterra sono quelli più penalizzati e spesso per spostarsi bisogna ricorrere alle stazioni di altre province.

In questo contesto gli autobus hanno rivestito un ruolo importante per garantire i collegamenti in tutta la provincia, se pensiamo che nel 1913 nacque la Rama proprio per collegare le località della costa maremmana con quelle interne, ma purtroppo ancora oggi in alcuni comuni le corse sono poche e non è facile per chi viaggia doversi adattare, quindi l’unica alternativa possibile spesso rimane l’automobile, senza la quale in alcune parti della provincia sarebbe davvero difficile vivere.

Abbiamo chiesto ai nostri nonni come si faceva un tempo a spostarsi nel nostro territorio, Castell’Azzara e dintorni, e ci hanno raccontato dell’esistenza di una ditta privata, che assicurava il servizio degli operai delle miniere e gestiva gli spostamenti nel nostro comune.

All’inizio c’era un solo pullman che portava in tutti i paesi limitrofi e anche verso i centri più grandi come Grosseto e anche Roma, fino ai primi anni ‘70. Nei ricordi dei nonni il pullman era sprovvisto di riscaldamento e il motore era centrale tra l’autista e la prima porta d’uscita.

C’erano anche poche corse e nelle giornate d’inverno i viaggiatori si accalcavano nei primi posti per ricevere più calore tramite il motore. Al subentro della Rama, negli anni ’70, le corse furono aumentate, i mezzi rinnovati e il nostro paese entrò a far parte di quella rete di trasporti provinciali che ha migliorato la possibilità di spostamento delle persone.

Ma lo spopolamento della zona ha portato ancora una volta ad una diminuzione delle corse e ad una restrizione degli orari.

Noi ragazzi capiamo come i nostri numeri non permettano la presenza di molte corse, ma ci chiediamo se il calo della popolazione non sia anche, in parte, la conseguenza della mancanza stessa di servizi.

 

Castell’Azzara è immerso in un pittoresco paesaggio e pertanto è da sempre meta di turisti che ne apprezzano le bellezze naturali, che si sono conservate tali soprattutto in virtù della sua distanza dai maggiori centri urbani. Questo privilegio ha però un prezzo: chi intende spostarsi deve fare i conti con la mobilità e le vie di comunicazione. Castell’Azzara non possiede linee ferroviarie e superstrade, ma i collegamenti avvengono da sempre attraverso auto private e autobus pubblici. Noi abbiamo riflettuto sull’importanza della presenza di autobus di linea che attraversano il nostro territorio e abbiamo effettuato un sondaggio attraverso un questionario diffuso tra gli alunni della nostra scuola per verificare la conoscenza e l’utilizzo del mezzo pubblico. Dall’analisi dei risultati risulta che il 70% degli adolescenti non utilizza ancora il servizio pubblico e il restante 30% dichiara di utilizzarlo poco.

L’80% dei ragazzi non è informato su orari e destinazioni, ma ritiene che sia un servizio fondamentale. I ragazzi sono stati sollecitati a fare proposte per un miglioramento del servizio pubblico e a questo proposito ritengono che potrebbero aumentare le corse giornaliere, specie quelle dei giorni festivi. È stato chiesto quali sono i vantaggi dell’utilizzo dell’autobus in sostituzione delle auto private e vi è la netta convinzione dell’importanza per la sostenibilità ambientale in quanto contribuisce notevolmente a diminuire le emissioni di smog.

 

La pagina è stata realizzata dagli studenti Erina Alim, Erda Azisi, Giuseppe Bachiorrini, Bianca Baffetti, Agnese Bonacchi, Adam El Habti, Mia Fortunati, Riccardo Gaggi, Pietro Lazzeri, Giovanna Mastropietro, Ginevra Nocci, Viola Pfeiffer, Giulia Rossi, Chiara Salviati, Ayman Tanjaoui (classe 1); Erijon Alim, Alma Baki, Diego Ciacci, Wasim El Habti, Valentina Garosi, Alberto Ricciarelli, Damiano Ricciarelli, Edoardo Rossi, Emma Ruffaldi, Malak Tanjoui (classe 2); Alban Baki, VisarBaki, Noah Fusco, Amanda Maggi, Vittoria Nocci, Cristina Papalini, Samuele Sargentoni (classe 3). Docenti tutor Diego Alfano, Mariella Biancoli, Simona Bonura. Dirigente scolastica Anna Rosa Conti. 

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