ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria Saffi di Carrara (MS) - 4A

Sfida della mobilità sostenibile Tutti insieme si può realizzare

Gli elaborati presentati dalla scuola primaria Saffi dell’IC Carrara e Paesi a Monte, classe quarta A Gli alunni si sono impegnati a fare una ricerca approfondita che ha portato a molte riflessioni

“Bambini cosa possiamo fare per la salute della Terra contro l’inquinamento dei mezzi di trasporto?” Ed ecco le risposte: 1) usare auto elettriche, biciclette, andare a piedi; 2) usare meno le auto; 3) utilizzare mezzi pubblici.

La classe intera si è impegnata in ricerche sull’argomento che hanno portato a questa riflessione. La salute della Terra da anni è compromessa a causa dell’attività dell’uomo che ha portato a cambiamenti climatici, riscaldamento globale e altri problemi.

Le emissioni di carburante di un veicolo possono inquinare molto l’aria e per questo, quando è possibile, è consigliato lasciare a casa l’auto e prendere i mezzi pubblici o, se le distanze lo permettono, usare la bicicletta o camminare a piedi. Secondo noi la mobilità sostenibile potrebbe aiutare a migliorare e a risolvere una serie di problemi. Tra le sfide principali che la mobilità sostenibile si propone di affrontare ci sono: inquinamento atmosferico e acustico; le emissioni provenienti dai mezzi di trasporto contribuiscono all’inquinamento e al deterioramento della qualità dell’aria, con conseguenze negative sulla salute pubblica. Allo stesso modo, il rumore generato dal traffico stradale può avere impatti negativi sul benessere delle persone.

E poi la congestione stradale: il crescente numero di veicoli nelle città porta a congestioni del traffico che rallentano gli spostamenti, aumentano i tempi di percorrenza e generano stress per gli automobilisti. Gli incidenti stradali, che rappresentano una delle principali cause di morte e lesioni.

C’è il degrado delle aree urbane: l’uso eccessivo di veicoli privati contribuisce al degrado delle aree urbane, causando problemi come ad esempio l’occupazione di spazi pubblici per il parcheggio. La costruzione dei parcheggi richiede purtroppo la trasformazione di terreni, con conseguente consumo di territorio e perdita di habitat naturali. Questo va ad influire negativamente sull’ambiente e sull’equilibrio ecologico.

Non vanno dimenticati i costi dei trasporti che gravano sulla comunità e sui singoli individui: i costi associati alla proprietà e all’uso dei veicoli, inclusi carburante, assicurazione, manutenzione e pedaggi stradali, possono rappresentare un problema per le persone e le comunità. Inoltre, i costi sociali associati all’inquinamento atmosferico, agli incidenti stradali e alla congestione stradale possono gravare sull’intera società.

 

Le conclusioni relative al confronto e naturalmente all’approfondimento svolto insieme in classe sono lasciate agli alunni.

«Noi bambini, dopo aver discusso a lungo, abbiamo concordato sul fatto che la mobilità sostenibile è fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente – spiegano i giovani studenti della scuola Saffi – I mezzi di trasporto tradizionali sono tra i principali responsabili dell’inquinamento atmosferico, con le loro emissioni di gas e sostanze inquinanti».

«Investire in soluzioni di mobilità sostenibile – sottolineano – come l’utilizzo di mezzi pubblici, rappresenta una scelta che può ridurre significativamente l’inquinamento, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico e alla protezione della qualità dell’aria». Infine un’ultima riflessione corale.

«Quindi i nostri slogan sono – dicono in conclusione gli alunni – “Aiutateci a sostenere l’ambiente e la vostra salute: utilizzate meno le auto”; “Utilizzate i mezzi pubblici… conoscerete più gente”. “Se non inquinerai l’ambiente al mondo non succederà più niente!». Il lavoro giornalistico è stato realizzato dalla scuola primaria Saffi dell’Istituto Comprensivo Carrara e Paesi a Monte, nello specifico la classe quarta A.

I docenti tutor che hanno seguito i ragazzi sono Lorenza Masetti, Andrea Giromini. Dirigente scolastico: Maria Concetta Consoli.

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