ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Mino da Fiesole di Compiobbi (Fiesole) (FI) - 2A, 2B

La legalità in un barattolo Visita all’azienda Il Campolungo

Progetto realizzato con la rete locale di «Libera Terra» e il Distretto biologico fiesolano

Mercoledì 22 novembre 2023 con la nostra classe siamo stati accompagnati sulle colline di Fiesole per conoscere l’azienda agricola Il Campilungo. La sua sede è una villa di campagna immersa nel verde. Quando siamo arrivati ci ha accolti Silvia Cantini, proprietaria dell’azienda agricola, che ci ha parlato delle attività che svolge, facendoci fare il giro dei terreni della villa. Essi ospitano principalmente un uliveto che viene curato per la produzione di olio; l’albero più vecchio di Fiesole si trova qui: ha circa 200 anni ed è ancora in attività. L’olio però è solo una parte di ciò che viene prodotto, perché l’azienda produce e vende molti tipi di marmellata, tra le quali la più apprezzata è quella all’arancia.

Nell’azienda ci sono anche delle arnie per le api, dove viene prodotto il miele, e vengono coltivate piante di lavanda per la produzione di profumi e saponi. I principi che l’azienda porta avanti sono quelli promossi dall’Agenda 2030, un insieme di obiettivi per il bene delle comunità e dell’ambiente da raggiungere entro l’anno 2030, scritta dai membri delle Nazioni Unite.

Gli obiettivi che riguardano direttamente l’azienda e che essa si impegna a raggiungere tramite i propri ideali sono i seguenti: la legalità, la giustizia ambientale e la parità di genere. Con le altre aziende del Distretto Biologico Fiesolano l’azienda ha aderito ad un progetto che sta davvero facendo la differenza nella vita delle persone della comunità. Il progetto è realizzato nell’ambito di un accordo di rete territoriale chiamato «Libera Terra». Tramite questo progetto vengono rigenerati i terreni siciliani confiscati alla mafia con la coltivazione di arance, le quali vengono acquistate dal Distretto Biologico di Fiesole e poi trasformate in marmellate gustose e salutari (vendute all’ufficio di accoglienza del Comune). Il progetto è importante perché ai territori coinvolti viene data la possibilità di avere una nuova vita tramite il lavoro compiuto da cittadini pagati dignitosamente e nel rispetto della legalità. Ogni volta che un vasetto viene venduto, l’acquirente diventa potenzialmente consapevole, quindi responsabile, di tutto il lavoro che si cela dietro a ogni barattolino e della quantità di persone che si impegnano per produrlo e per realizzare i propri ideali nel rispetto della comunità e dell’ambiente. Dietro il progetto non c’è solo l’azienda Il Campilungo, ma altre aziende che sono coinvolte nella produzione delle marmellate, quali Il Cicaleto e Poggio a Muscoli.

 

«Ci metto la faccia» è un progetto che ha l’obiettivo di coinvolgere i ragazzi della Scuola secondaria di I grado e più in generale tutti i cittadini, per informarli sulle aziende in cui si producono delle deliziose marmellate di arance e limoni, le quali vengono coltivate in alcuni territori siciliani sottratti alla mafia.

A noi ragazzi è stato richiesto di progettare e realizzare i copri tappi delle marmellate, come si può vedere dalla foto. Abbiamo deciso, insieme all’insegnante, di creare dei volti adornati da lunghe ciocche di capelli che si intrecciano a motivi zentangle e fette di arancia. In questo modo ogni copri tappo di marmellata ha il proprio disegno: tanti volti con espressioni facciali e tratti del viso singolari. Ma perché proprio la faccia? Beh, la faccia è una cosa che ci differenzia tutti e ci rende unici, oltretutto «ci metto la faccia» letteralmente significa considerare ciò che stiamo facendo un valore forte, qualcosa per cui valga la pena mettersi in gioco. I proventi del progetto, nato dalla collabora-zione tra le aziende del Distretto Biologico, il Comune di Fiesole e la nostra scuola, andranno in beneficenza alla Cooperativa sociale il Sicomoro e in particolare alla Casa Il Colibrì, una struttura di accoglienza dedicata a donne, madri o gestanti, in difficoltà e bisognose di tutela e di appoggio. La Casa si trova a San Jacopo al Girone, nel Comune di Fiesole. Le marmellate, infatti, sono state vendute al Mercato della terra il 24 marzo, nella piazza del Mercato a Fiesole, per permettere a tutti i cittadini di offrire il loro contributo alla legalità.

 

Ecco chi sono le croniste e i cronisti della classe 2A e 2B: Manfredi Balducci, Guglielmo Balestri, Margherita Bandini, Tommaso Bartolozzi, Egon Cavallini, Francesca Chiarantini, Bianca Ciofi, Lorenzo Ciullini, Matilde Cornieti, Miriam Harris, Ensar Kurtaj, Arianna Lombardi, Luana Mayorga Torres, Sofia Montecavalli, Valerio Nannucci, Jacopo Neri Serneri, Gabriele Pizzuto, Jacopo Quagli, Sofia Scarselli, Luna Serra, Marika Sunzeri. Si ringrazia in modo particolare Luna Serra, Matilde Cornieti, Miriam Harris e Rebecca Maruzzi per la cura degli articoli; docenti tutor: Giulia Huober e Dario Collini; dirigente scolastico: Maria Patrizia Bettini.

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