ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria Rodari G. di Cospaia (PG) - 4A, 4B

L’arte per pensare e volare alto Quegli affreschi del Gherardi

Gli studenti reporter alla scoperta del Castello Bufalini: pitture, orti e spazi fioriti. Quanta bellezza!

Una mattina di fine novembre abbiamo intrapreso un interessante viaggio nel passato alla scoperta delle meraviglie pittoriche di Castello Bufalini, accompagnati da una guida d’eccezione: l’allieva del pittore Cristofano Gherardi.

Questa “strana” allieva ci ha raccontato di essere stata l’assistente del noto pittore di Sansepolcro che, dal 1538 al 1554, lo ha aiutato a decorare alcuni ambienti, incarico commissionato all’artista dal marchese Giulio Bufalini.

Un po’ increduli ma divertiti, siamo stati al gioco e ci siamo addentrati nello spettacolare giardino con le alte siepi di bosso, il roseto, il bosco romantico, i lecci ma anche il frutteto, ricco di piante molto antiche come il nespolo, il melo cotogno, il fico. Una volta all’interno del Castello, nella sala di Prometeo, abbiamo potuto ammirare gli affreschi eseguiti dal pittore e, a quel punto, due domande ci sono sorte spontanee: le piante che prima avevamo osservato nel giardino erano le stesse dipinte sui muri? Forse il pittore nell’eseguire gli affreschi si è ispirato alla natura circostante o magari al giardino del Castello? Questa ipotesi ci è piaciuta molto e così anche noi abbiamo preso ispirazione creando delle composizioni di frutta e verdura di stagione per poi ritrarle dal vero ed esporle in una bella mostra proprio nel loggiato del Castello, in occasione dei mercatini di Natale.

A scuola, poi, abbiamo approfondito l’argomento e durante le nostre ricerche abbiamo scoperto che tanta della frutta e verdura presente sulle nostre tavole è conosciuta e coltivata nei nostri orti da tempi remoti.

Tuttavia, alcune varietà non si coltivano più. Secondo gli scienziati, infatti, le attività dell’uomo come l’agricoltura intensiva, hanno portato negli anni alla scomparsa del 75% della biodiversità agricola del pianeta. Per fortuna vicino a noi, a San Lorenzo di Lerchi, nell’Alta Valle del Tevere, vive Isa-bella Dalla Ragione. È un’archeologa delle piante e ha dato vita al progetto Archeologia Arborea, che si propone di salvare le antiche varietà di frutta. Tra quelle salvate ci sono la mela a muso di bue, la pera fiorentina, il fico gigante degli zoccolanti, la ciliegia limona e la susina scosciamonica. Mantenere integro il grande puzzle della Terra è fondamentale per la vita di tutti: così come si devono proteggere le specie animali in via di estinzione, allo stesso modo si devono salvaguardare le specie vegetali che stanno scomparendo.

“Coltivare gli alberi giusti, significa proteggere il futuro.”

 

Parlando in classe del Castello è emerso che molti di noi non vi erano mai entrati quindi abbiamo deciso di visitare l’antico maniero insieme alle nostre insegnanti. La costruzione del fortilizio risale al XIV secolo. Dotato di quattro torri che indicano i rispettivi punti cardinali, di ponte levatoio e di mastio, è circondato da un grande giardino il cui perimetro forma una stella a quattro punte, anch’esse orientate, proprio come le torri. Ci hanno  accolto due guide e così l’esplorazione è cominciata dal parco, in particolare dalla zona del giardino segreto, al cui centro c’è una grande vasca di pietra destinata a raccogliere l’acqua proveniente dal vicino torrente Vertola e utilizzata per l’irrigazione. L’intero giardino contiene ben diciassette vasche e vicino ad alcune di esse si può ammirare il “Ninfeo”, un arco murato splendidamente decorato a mosaico. Proseguendo, ci siamo addentrati nella magica galleria verde: un tunnel formato da edere sotto cui passeggiare per ritrovare calma e serenità o anche solo per avere un po’ di sollievo dal caldo afoso delle giornate estive. Dopo di che abbiamo scoperto che anticamente, per catturare piccoli uccelli, veniva utilizzata la “ragnaia”: una rete di siepi in cui venivano nascosti dei bocconi di cibo per attirare nella trappola i volatili! Infine, siamo entrati nel famoso labirinto, dove i bambini e gli adulti di allora si divertivano a nascondersi. All’uscita, abbiamo ricevuto un piccolo ma prezioso dono ciascuno: dei semini che pianteremo a scuola.

 

Gli alunni e le alunne delle classi IV A e IV B, scuola primaria “ Rodari” di Cospaia. Dirigente scolastico: Elio Boriosi. Docenti tutor: Flora Bassini, Gabriella Trona.  Direzione Didattica “F. Turrini Bufalini” San Giustino. In questa pagina gli studenti-reporter hanno raccontato l’esperienza fatta il sei febbraio in occasione della visita al Castello Bufalini, accompagnati delle insegnanti. Stupore per gli affreschi di una delle sale: forse il pittore nell’eseguire quei dipinti si è ispirato alla natura circostante o magari al giardino del Castello? Scopritelo, leggendo la nostra inchiesta.

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