ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria I grado Don Milani di Orbetello (GR) - 3A, 3B, 3C

L’impatto delle piante nelle città Con il verde la speranza non si perde

La natura deve ritornare ad appropriarsi degli spazi densamente antropizzati?

Oggi uno dei tanti problemi che attanaglia alla nostra generazione è quello dell’inquinamento.

Una delle soluzioni possibili per far fronte a questa situazione è l’introduzione del verde nell’architettura.

Per bioarchitettura si intende la realizzazione di edifici che attraverso la presenza di cospicua vegetazione sulle facciate, possono rendere più piacevoli e vivibili gli spazi urbani.

L’esempio lampante in Italia è il Bosco Verticale a Milano, il quale è l’edificio-prototipo di una nuova architettura incentrata sulla biodiversità che pone al centro il rapporto tra uomo e altre specie diverse.

Il complesso architettonico è formato da due torri alte 80 e 112 metri, che ospitano moltissime essenze vegetali, una vegetazione equivalente a quella di 30.000 metri quadrati di bosco.

Nel mondo sono previsti molti altri progetti di strutture integrate con la vegetazione come quello di Parigi, Anversa, il Cairo e Losanna, mentre nel mondo ne esistono moltissimi, ma uno dei più noti è quello della Cina in cui si annoverano edifici che ospitano una pluralità di piante con un impatto visivo gradevolissimo.

Come si può intuire, l’ostacolo maggiore che intralcia l’effettiva costruzione di questi edifici è il costo, dato che la realizzazione e la manutenzione comportano un dispendio di ingenti risorse economiche. Per i costi di mantenimento, è opportuno ricordare le spese non indifferenti nelle potature, nelle concimazioni, nei trattamenti fitosanitari, nella sostituzione delle piante malate e molto altro ancora.

Queste opere, però, non hanno solo aspetti negativi, ma portano notevoli benefici, soprattutto nella risoluzione dell’annoso problema mondiale dell’inquinamento.

Uno dei vantaggi principali è la termoregolazione, infatti le piante permettono la diminuzione della temperatura di circa 10 gradi nei quartieri delle maggiori metropoli mondiali, pertanto svolgono la funzione di condizionatori naturali.

I giardini verticali assolvono anche il compito di combattere lo spreco energetico e abbattere l’elevato inquinamento atmosferico, dovuto alla CO2.

Inoltre, essendo le città un elemento disturbante delle varie specie animali, i boschi verticali rappresentano l’attrattore di molti volatili e insetti favorendo l’ecosistema.

Nonostante gli svantaggi che ostacolano la costruzione di questi impianti architettonici siano molti e abbiano un grande peso, i vantaggi di queste strutture innovative potrebbero risolvere i seri problemi causati dalla nostra società che divora e aggredisce la natura.

 

Il verde nei centri abitati ha un ruolo fondamentale, perché porta numerosi vantaggi all’ambiente e alle persone. Ha il potere di calmarci e allo stesso tempo caricarci di energia. Gli alberi, l’erba, le siepi, i giardini apportano ossigeno essenziale per l’uomo e assorbono anidride carbonica prodotta dai motori, dai riscaldamenti delle case e dalle fabbriche, nociva per la salute. La medicina consiglia a persone affette da alta pressione di passare almeno trenta minuti all’aperto, ma questo fa bene a tutti! Le piante possono persino cambiare il nostro umore, correggendone i disturbi. Negli ultimi anni, vari studi si sono dedicati a capire meglio la relazione tra ambiente e salute. Hanno  dimostrato che la presenza di parchi e aree verdi può avere un impatto positivo sulla salute mentale e anche soltanto averli vicino alle proprie abitazioni, può ridurre le probabilità di depressione. Il verde non ha effetti negativi ma ci stiamo poco o quasi mai. Secondo i ricercatori, in un mondo che tende alla cementificazione non sarà necessario trasferirsi in campagna per beneficiare degli influssi positivi della natura, basterà aumentare gli spazi verdi nelle aree urbane. Si prevede che nel 2050, oltre il 70% della popolazione mondiale risiederà in città, quindi per preservare la relazione tra uomo e natura, bisognerà favorire l’estensione delle zone verdi cittadine, facilitando la creazione di giardini anche nei balconi.

 

La pagina è stata realizzata dagli studenti Greta Angeletti, Francesco Balcanuta, Giorgia Benicchi, Lorenzo Bertocchi, Andrea Bondi, Sara Borselli, Alessandro Caldori, Emma Casati, Chiara Cinelli, Sara Georgiana Ciuta,  Jessica Cukari, Emanuele Genova, Greta Izzo, Alessandro Leoni, Francesco Monaci, Leonardo Pettini, Flavio Senatore, Maria Antonia Strugariu, Vincenzo Vittozzi (3A); Angella Leonardo, Capita-ni Azzurra, Caricato Thomas, Ercole Brando, Flamini Gabriele, Girotto Teresa, Granone Mantelli Viola, Iabangji Arianna, Lacchini Giacomo, Lampredi Emma, Masillo Matteo, Perotti Aurora, Poscia Lorenzo, Puppi Giulia, Sabatini Francesco, Sclano Denise, Semprevivo Sharon, Talenti Lorenzo, Tarlev Carolina, Tofanelli Lorenzo, Valeri Laura, Zayed Alessandro (3C); Bazalar Sanchez, Geremmy Yare, Chegia Leonardo, Ciochina Alina Maria, Conti Letizia, Emanuele Sofia, Farina Julia, Franceschina Sveva, Franci Sara, Gambardella Davide, Maggiolini Gianluca, Mecarozzi Johara, Miloshi Elio, Padovani Filippo Maria, Papalia Leonardo, Prepelita Alessandra, Soatto Sabrina, Trani Tommaso e Troudi Essia (3B). Docenti tutor Katia Pileri, Michele Ciarfaglia e Antonietta Volpe. Dirigente scolastica Roberta Capitini.  

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