ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Margaritone di Arezzo (AR) - 3B

I have a Dream… Team! Quando la passione non ha limiti

Storie di calcio: le due squadre straordinarie dell’Olmo Ponte Arezzo Santa Firmina A.S.D

Ogni giorno è buono per cambiare prospettiva. Oggi lo facciamo parlando di calcio. Che è passione, forza di volontà, sacrificio, lealtà, resilienza e condivisione. Valori che ritroviamo nei giovani tesserati delle squadre Dream Team e Calcio Champagne. Tutti dei fuoriclasse! Nel calcio come nella vita.

La passione per questo sport è la stessa che mettono in ogni altra loro sfida. Non è un passatempo: qui ci si mette davvero in gioco. E ci si sente protagonisti.

«Il calcio è una scuola di vita- dice Sabino, che è entusiasmo allo stato puro – Sono orgoglioso di dare sempre il meglio sia in campo che fuori e sogno di diventare come Lukaku. Qui mi sento felice e ringrazio la squadra e il mister di questo».

Un’esplosione di passione è Regina: «Far parte della squadra è sentirsi a casa: non ci sono differenze, esclusioni, rivalità. Troppe volte nello sport come a scuola c’è qualcuno che finisce per essere allontanato dal gruppo».

«È bello quando sentiamo il cuore battere forte al momento del gol.

Ma meglio di un gol o della vittoria è stare insieme condividendo queste emozioni anche nello spogliatoio. Anche tra la fatica degli allenamenti o i sacrifici per arrivare in treno da fuori. E pure in panchina, perchè qui tutto ha un senso».

«Lo conferma Noemi che nell’altra squadra dove gioca viene spesso esclusa dalle compagne o va in campo pochi minuti se il risultato lo consente, come molti ragazzi che con grande impegno ma senza doti spiccate non giocano mai da titolari.

«Stare ai bordi è frustrante, non hai l’opportunità di mostrare quanto vali. Per questo a volte ho pensato di smettere. Qui invece la panchina è solo un modo per imparare osservando compagni e avversari, finché non sei pronto per la volta successiva più agguerrito che mai». Per tutti il calcio è abnegazione e leggerezza, sentirsi unici ma anche complici e uniti.

La loro arma segreta? Si chiama disabilità intellettiva e autismo. Risorsa che li porta a misurarsi quotidianamente con i loro limiti e potenzialità, a non rinunciare e arrendersi di fronte a barriere o ostacoli.

Esperienze che una persona con disabilità conosce fin troppo bene e che altri ragazzi, stretti tra eccessivo agonismo, rivalità e protagonismo stanno perdendo.

Ed è l’arma che rende atleti migliori anche i loro compagni senza disabilità, partner con il compito più arduo: integrarsi rispettando le differenze, trovare il giusto equilibrio tra non eccedere nell’aiuto e giocare al meglio adeguandosi a ritmi e stili di gioco diversi.

Questo è davvero calcio champagne: giocato da campioni, non oltre ma grazie alla disabilità.

 

Una lezione speciale quella tenuta da Ciccio Graziani, gli atleti e lo staff tecnico dell’Olmoponte. «Venti ragazzi da 8 a 26 anni con disabilità e non. Preparazione, partite, tornei e tanti momenti di aggregazione. Gli allenamenti sono i classici senza tanti sconti ma con livelli diversi tarati sulle abilità di tutti – spiega Gianluca, coach e ideatore Non l’ennesima terapia ma un progetto di calcio unificato nato per giocare da tesserati in una società sportiva. Così si cresce, anche in autostima, autonomia e socializzazione, ulteriore sfida nella sfida soprattutto per bambini con autismo». «I nostri figli qui praticano sport come tutti ma servono allenatori specializzati e motivati», dice la mamma di Federico. «La collaborazione prevale sulla competizione che è stimolo positivo a fare del proprio meglio insieme.

Anche i partner senza disabilità imparano a confrontarsi con la diversità e a conviverci con serenità senza disagio in un atteggiamento paritario e di aiuto se necessario». «Volevo diventare calciatore già nella pancia di mia madre – racconta Graziani ho lottato e sono stato scartato tante volte, ma non mi sono arreso e il mondiale mi ha ripagato. Ma il risultato più straordinario è il sorriso di questi ragazzi che si divertono e sognano come tutti i loro coetanei». Allora unisciti a noi se vuoi sentire la gioia di dar gioia a chi di rado la prova e trovare un motivo in più per credere in te. Perchè vivere una vita senza sogni è come vivere una vita in ’bianco e nero’.

A buon intenditor…».

 

Studenti Maxim Agosti, Chiara Alisi, Emma Bazzarini, Pietro Bramanti, Rebecca Butali, Francesco Canciello, Sofia Cherici, Anna Chilleri, Giovanni Cini, Matilde Cutini, Claudia Deledda, Emma Deledda, Vittoria Donnini, Pietro Francini, Elia Giusti, Caterina Guidelli, Tahsin Hassan, Filippo Maggiore, Olivia Misesti, Sofia Lucia Misuri, Valeria Monaldi, Omar Nser, Niccolò Pallotti, Andrea Polvani, Brando Sbietti, Margherita Sovieri, Tommaso Squarcialupi, Elia Valdrighi Insegnanti: Sabina La Vecchia Silvia Bartalucci Preside: Virginia Palladino

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