ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Giovanni XXIII di Terranuova Bracciolini (AR) - 2P

Un viaggio sulle ali di Rondine Superare i conflitti con il dialogo

Nasce la Sezione che applica il modello della Cittadella della pace: opportunitĂ  formativa speciale

Un viaggio che porta alla formazione di meravigliose opportunità creative di studio. Il prossimo anno scolastico nel nostro Istituto partirà la «Sezione Rondine».

Si tratta di una nuova offerta formativa, che, attraverso un percorso sperimentale, ha l’obbiettivo di porre gli studenti e i docenti al centro dell’educazione scolastica. L’impianto centrale del progetto è il «metodo Rondine», incentrato sulla capacità di sviluppare conoscenza, azione, responsabilità, sviluppo umano e relazionale (con sé stessi, con il gruppo classe e con i docenti), e soprattutto la capacità di trasformare i conflitti in occasione di crescita e di condivisione.

Il metodo, con una efficacia scientifica riconosciuta, opera nella direzione della trasformazione creativa dei conflitti, insegnando ad affrontare il conflitto e a gestirlo per generare un cambiamento nelle relazioni interpersonali.

Gli obiettivi da raggiungere sono molteplici: la conoscenza dei propri punti di forza e di debolezza; la capacità di scoprire le proprie passioni e coltivarle; la capacità di prendere decisioni; l’abilità di risolvere i problemi; la capacità di relazionarsi con gli altri.

E ancora: saper gestire le proprie emozioni; la capacitĂ  di riconoscere i conflitti e saperli superare.

Il metodo nasce a Rondine, cittadella della pace, un borgo medievale alle porte di Arezzo, dove si sviluppano i principali progetti per l’educazione e la formazione.

Rondine, inoltre, si occupa di abilitare il team dei docenti, organizzato dal polo formativo d’eccellenza Rondine Academy, attraverso un percorso formativo in cui gli insegnanti acquisiscono un nuovo approccio alla relazione educativa e alla loro professione.

Altro elemento di innovazione del percorso è il Tutor di classe. Si tratta di un facilitatore relazionale, che è offerto alla classe e ai docenti per ottimizzare ogni tipo di relazione, rafforzare la coesione del gruppo classe e tenere alta la motivazione, creando le condizioni educative migliori per l’apprendimento.

Altra particolarità del metodo è il «Percorso Ulisse» curato dal tutor per condurre lo studente alla scoperta della vita interiore e passare da qui alla consapevolezza del sè a quella del mondo esterno.

Il programma didattico ordinario è riformulato in un percorso innovativo che ha lo scopo di integrare l’apprendimento delle competenze cognitive con le competenze trasversali.

Si tratta di un percorso che ha lo scopo di scoprire se stessi e il mondo attraverso il gruppo classe che diviene coeso e collaborativo.

 

Abbiamo intervistato il prof Giovanni Rossi, referente promozione e relazioni coi territori e rapporti con docenti e dirigenti scolastici di Rondine.

Come è nata l’idea? «Sezione Rondine è la proposta di Rondine per la scuola che nasce da oltre 25 anni di formazione rivolta a giovani leader provenienti da società in guerra o post-belliche, da 7 anni di un innovativo progetto – Quarto Anno Liceale a Rondine – per giovani italiani e da altri percorsi formativi che hanno contribuito all’elaborazione del Metodo per la trasformazione creativa dei conflitti. Un modo per rigenerare la scuola diffondendo una nuova cultura dei conflitti contro l’indifferenza, mettere gli studenti al centro dell’educazione scolastica e sostenere una scuola capace di abilitarli a divenire cittadini globali. Il progetto è realizzato nell’ambito di un Protocollo di Intesa tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e l’associazione Rondine Cittadella della Pace.

Qual è stata la risposta? «Siamo presenti già in 32 scuole su tutto il territorio nazionale.

Con alcune UniversitĂ  stiamo monitorando la sperimentazione e dai risultati arrivati si nota come stiano aumentando fra gli studenti le capacitĂ  relazionali, le competenze in materia di cittadinanza e la capacitĂ  di imparare ad imparare.

I progetti per il futuro? «Riuscire a verticalizzare la nostra sperimentazione, partendo dalle primarie e continuare a promuovere Sezione Rondine su tutto il territorio nazionale».

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