ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Saturnia di Saturnia (Manciano) (GR) - Redazione

L’anima tra frasi, musica e stile Le parole come specchio di vita

La capacità di saper cambiare il mondo in tutte le sue forme. Il linguaggio ha un ruolo importante

Ultimamente il linguaggio, specialmente tra i giovani, è in continua evoluzione: nuovi vocaboli che cambiano e si modificano nel tempo in base alle necessità di esprimersi in modo diverso.

Possiamo trovare un vastissimo repertorio che si estende dal semplice linguaggio confidenziale fino al lessico impiegato nel gergo del World Wide Web.

«Cosa? Troppo cringe!», diciamocelo, questa frase l’abbiamo sentita milioni di volte. Buggare, ghostare, mood, bestie… Sono tutte parole che ormai hanno iniziato a far parte della vita quotidiana, termini che vengono utilizzati dai giovani molto frequentemente.

Nel mondo della moda le abitudini si stanno trasformando e volgono sempre di più lo sguardo sui brand ai quali i giovani fanno riferimento per vestirsi.

Accessori colorati, sportivi, sempre più rivoluzionari e capaci di sorprendere grandi e piccoli con un design tecnico e allo stesso tempo originale.

Oggigiorno sono presenti degli stili più «leggeri» e carini (clean girl e kawaii), altri un po’ più forti (yk2 e baddie) e alcuni legati indirettamente alla musica (maranza).

Conoscere i nuovi termini è il primo passo per migliorare nella comunicazione e immedesimarsi in questo mondo che volta pagina e inverte rotta verso l’intrecciata e meravigliosa realtà dei giovani.

La musica è sempre esistita ed è sempre stata presente nella vita di tutti, soprattutto in quella degli adolescenti.

È così speciale perché universale e capace di far stare bene tante persone in momenti difficili.

Dagli anni 60’ ai ’90 essa era rappresentata da veri inni all’amore, ai buoni sentimenti, all’uguaglianza, ai veri valori. Adesso, invece, il genere più in vigore è il trap, che propone codici di comportamento devianti come lo spaccio, la vanità e i soldi facili; la tecnologia si è mescolata alle note, oramai possiamo seguire i nostri cantanti preferiti anche attraverso i social.

Non tutta la musica del giorno d’oggi è trap.

Esiste ancora il genere pop/pop rock che trasmette sentimenti ed emozioni: è molto facile «ritrovarsi» all’interno di questi testi che fanno emergere il lato «umano» di ognuno di noi.

Forse non è poi così semplice trovare il linguaggio per esprimere ciò che siamo, forse le melodie che ci frullano in testa rappresentano davvero la nostra anima.

E le parole? In fondo descrivono il nostro essere umani.

 

I giovani d’oggi utilizzano quotidianamente neologismi per esprimersi con i loro contemporanei, come «bro» oppure «amo».

I vocaboli non hanno genere, ma solitamente «amo» è usato dalle ragazze, al contrario «bro», utilizzato dai ragazzi.

Molti giovani esprimono i loro stati d’animo, i loro «mood» attraverso alcuni termini, se c’è un ragazzo che piace ad una ragazza, o viceversa una ragazza che piace a un ragazzo, questa persona verrà definita una «crush».

E se alcuni ragazzi vedono bene insieme un ragazzo e una ragazza? In quel caso li stanno «shippando»! Questi adolescenti, però, non sempre sono attivi l’uno nella vita dell’altro, può quindi succedere che qualcuno «ghosti» un’altra persona, quindi che sparisca dalla sua vita.

Alcuni giovani d’oggi si vantano di un paio di scarpe nuove, di un paio di pantaloni, questo tipo di azione, dalla generazione Z, è definita un «flex».

Tuttavia alcuni individui cercano anche di immedesimarsi nel «punto di vista» di un’altra persona, e questo atteggiamento allora viene vien definito «Pov», ovvero – letteralmente – «point of view».

 

La pagina è stata realizzata dagli studenti Anichini Aurora, Bartolini Francesco, Bianchi Gemma, Birsan Cristian, Brugi Gloria, Brusa Emma Emidi Niccolò, Flores Alessandro, Giovani Michele, Hetman Sofia, Luciani Filippo, Manuca Dario, Manuca Roberta, Mazzone Emma, Mugnaioli Ilaria, Mugnaioli Emilia, Niklekaj Samanta, Norcini Lucia, Palazzi Michela, Passalacqua Flavia, Rushitovski Resul, Saletti Sveva, Silvestri Giada, Vignoli Samira, Zammarchi Sebastian, Zefi Klevis.

I docenti tutor che hanno seguito i ragazzi nella realizzazione del lavoro sono Tiziana Amaddii, Silvia Chiarini Silvia e Alessandro Squarcia. Dirigente scolastica Francesca Iovenitti.

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