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IC Montalcini di Lucignano (AR) - 1B

Gli ecosistemi nel mirino La ritirata della fauna selvatica

È calata del 70 per cento, specie a rischio: buco evolutivo nella «chioma della biodiversità»

WWD, World Wildlife Day, la giornata mondiale della vita selvatica delle Nazioni Unite si è celebrata il 3 marzo scorso. Il tema del 2024? “Connettere persone e pianeta”.

Spiega Ivonne Higuero, segreteria generale della Cites: l’innovazione digitale (droni, app rivoluzionarie, sistemi di tracciamento, analisi dati, soluzioni di intelligenza artificiale) è indispensabile per identificare, monitorare, tracciare e quindi preservare la fauna selvatica, per proteggere la biodiversità e garantire un futuro sostenibile alle prossime generazioni.

Anche l’articolo 9 della nostra Costituzione, recentemente modificato, sottolinea questa urgenza: la Repubblica «tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni».

Gli animali, esseri senzienti, hanno diritti. La DUDA, Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali (Unesco, 1978) all’art. 2 recita: «Ogni animale ha diritto al rispetto. L’uomo, in quanto specie animale, non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali o di sfruttarli violando questo diritto».

Invece! Nella Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), che contiene le specie a rischio, leggiamo che la fauna selvatica è diminuita a livello globale in media del 68% dal 1970.

In 540 milioni di anni ci sono state cinque estinzioni di massa, ma la sesta estinzione dell’antropocene sta avvenendo negli ultimi cinque secoli, uno «sterminio biologico» causato dall’attività umana, con una perdita di specie da 1.000 a 10.000 volte superiore al ritmo naturale.

Le cause? Perdita di habitat, caccia eccessiva, bracconaggio, commercio illegale, inquinamento e cambiamento climatico. Tra le specie a rischio, fonte National Geographic e WWF: il pangolino, molto richiesto in Cina e Vietnam per la carne e le scaglie; la farfalla monarca, fondamentale specie impollinatrice, ridotta del 90 per cento negli ultimi anni; l’orca, che vive e caccia in gruppo, predata dall’uomo perché in competizione per le risorse ittiche.

Le buone notizie? Tante associazioni ambientaliste tra cui Wwf, GREENPEACE, OIPA o le italiane LIPU, ENPA, lavorano a livello mondiale e locale per proteggere, curare animali e ripristinare gli habitat di specie a rischio come i koala in Australia o i rinoceronti bianchi in Africa.

Nel 2023, nelle spiagge dell’Italia centro meridionale, volontari, turisti e abitanti locali hanno vigilato sulla schiusa delle uova delle tartarughe marine fino all’ingresso in mare. Gran bel successo!

 

CITES e Nipaaf sono parte del Gruppo Carabinieri Forestali. Si occupano di tutelare la biodiversità di flora e fauna selvatica. Il Tenente Mattia (Cites) e il Maresciallo Fabio (Nipaaf) rispondono alle nostre domande.

Come intervenite per preservare la fauna selvatica? «Interveniamo per salvaguardare le specie più a rischio tutelate dalla legge. Il lupo è particolarmente protetto in tutta Europa. Cites fa sensibilizzazione in Sardegna, Calabria e Sicilia contro la caccia indiscriminata di specie protette (esempio dell’Adorno in Calabria, del Pettirosso nel bresciano). Facciamo antibracconaggio e controlli caccia».

Ci sono animali a rischio di estinzione nel nostro territorio e c’è fauna non autoctona? Al momento no, ma è possibile che, a causa del cambiamento climatico e del riscaldamento globale, compaiano in futuro specie non autoctone e sparisca fauna del territorio, non perchè si estingue, ma perchè si sposta, migra alla ricerca di condizioni climatiche più favorevoli.

Come ci dobbiamo comportare se troviamo un animale ferito o in pericolo di vita? Chiamate il 112, oppure il centralino dell’ospedale di Arezzo (0575/3551), fatevi passare il servizio di recupero fauna selvatica in difficoltà e spiegate il problema (incidente o altro). Nell’attesa che arrivi il soccorso raccomando di non toccare i cuccioli, o portare

 

Studenti Irene Baccheschi Alessandro Bambini Sofia Bardelli Simone Del Lama Sofia Grazi Elisa Leonardi Caterina Lucaroni Emma Mangioni Mia Mangioni Elisa Meniconi Luca Nocciolini Viola Perrone Duccio Salvini Filippo Scaccini Gianmarco Scarpelli Gabriele Tiezzi Sofia Tuccia Insegnanti: Cristina Stocchi Preside: Cristiano Rossi

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