ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Don Breschi di Massa Marittima (GR) - 1A

Conoscere per aiutare bene Ogni animale ha i suoi bisogni

A volte avere un buon cuore non basta: è meglio informarsi prima di agire in modo scorretto

L’uomo rispetta le altre specie viventi? Questo ci siamo chiesti noi alunni della classe 1A dell’Istituto «Don Breschi» di Massa Marittima.

Pertanto abbiamo cercato articoli giornalistici, che parlassero di animali in difficoltà e abbiamo capito che l’uomo spesso cerca di aiutare le altre specie viventi, ma purtroppo senza conoscere le loro esigenze. Invece di informarsi, rivolgendosi agli esperti, le persone agiscono d’istinto e a volte causano danni anche gravi.

Ci sono moltissime storie che ci parlano di animali, che, per colpa del «non sapere» dell’uomo, hanno fatto una brutta fine come quella della tartaruga di terra, che, mentre stava camminando lungo la riva del mare vicino a Marina di Grosseto, è stata scambiata per una specie acquatica da una persona, che ha cercato di aiutarla gettandola in acqua; così la povera tartaruga è annegata. I volontari di Tartamare l‘hanno seppellita, mettendo sulla sua tomba un cartello che dice: «Qui giace Marina, tartaruga di terra vittima dell’ignoranza».

Un’altra storia che ci ha colpito è quella del delfino spiaggiato a Giannella: un uomo ha provato ad aiutarlo, spingendolo verso il largo e mettendogli la testa sott’acqua a suo dire per «farlo respirare», ma il delfino è un mammifero e respira con i polmoni portandola testa fuori dall’acqua! Che dire poi di Carlotta, la cernia bruna mascotte dell’Acquario dell’Argentario? È stata pescata quando era ancora un pesciolino e regalata al presidente dell’Acquario. Poi è cresciuta molto e alcuni turisti, che la vedevano nella sua vasca non tanto grossa, protestavano con i dipendenti, pensando che soffrisse. La cernia però anche in mare aperto non ha bisogno di molto spazio per vivere ed è molto territoriale, infatti, quando hanno provato a spostarla in una vasca più grande, Carlotta mandava segnali di malessere, perché non riconosceva la sua tana. Anche con gli animali domestici le cose non vanno meglio. Ad esempio i cani spesso vengono umanizzati: trattati come bambini, vestiti con abiti alla moda oppure dipinti con colori stravaganti! Questo può creare dei problemi nel loro comportamento e metterli in pericolo quando stanno in mezzo ai loro simili.

L’uomo deve capire che non è il capo di tutto ma parte di un tutto insieme alle altre specie viventi e non deve trattarle come se fossero uguali a lui. Deve invece conoscere i loro bisogni ed esigenze e, se non è informato, deve rivolgersi agli esperti e non improvvisarsi soccorritore.

 

Per approfondire l’argomento abbiamo intervistato due esperti. Alessandro Semplici, istruttore cinofilo della Newfoundly di Bagno di Gavorrano, che si occupa di educazione di base, recupero comportamentale per cani con problemi e addestramento per il soccorso in acqua, ci ha spiegato che per far stare bene il nostro cane è necessario soddisfare i suoi bisogni. È bene dargli alimenti corretti evitando cioccolata e dolci, ma anche fargli fare le cose che gli piacciono, tipo passeggiare all’aperto, scavare, giocare con altri cani facendogli provare sempre nuove esperienze, dato che i cani sono spesso spaventati da ciò che non conoscono. Anche loro hanno emozioni proprio come noi, ma non dobbiamo trattarli come se fossero esseri umani.

Massimo Barlettani, presidente dell’Accademia Mare Ambiente, associazione che gestisce l’Acquario Mediterraneo a Porto S. Stefano, ci ha detto che nelle vasche si deve innanzitutto creare un ambiente simile a quello marino riproducendo gli habitat tipici delle varie specie.

È importante controllare giornalmente le vasche per vedere se l’acqua è pulita ed è tutto funzionante, osservando ogni singola specie per capire se sta bene o no. Questo si intuisce dal comportamento, oppure dall’osservazione dell’aspetto esteriore, verificando che non ci siano alterazioni nei colori. Inoltre è importante sapere che non si mettono mai insieme prede e predatori.

La pagina è stata realizzata dagli studenti Benini Lorenzo, Falzone Sharon, Hakjia Mustafa, Hassan Rukaya, Kaibous Ahmed Ilyass, Longhi Mattia, Martinozzi Tommaso, Mohamed Awais Aliza, Ndini Diego, Ndini Samantha, Ontani Emma, Orlandini Alissa, Pallini Leonardo, Polimeno Rosa, Pomata Sophia, Ristori Giovanni, Rosi Emily, Serenari Viola, Shabani Sadula, Valori Gioia.

I docenti tutor che hanno seguito i ragazzi sono le professoresse Francesca Birardi e Lara Madiai, mentre la dirigente scolastica è Tiziana Rita Pagano.

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