ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado D. Alighieri di Incisa Valdarno (FI) - 1A

L’importanza dell’acqua: Dalla nascita alla produzione di energia elettrica

Una risorsa da rispettare e da imparare a non sprecare perché rappresenta la vita

«Il bene più sommo è come l’acqua. L’acqua dona la vita a innumerevoli cose, e ciò non le costa sforzo alcuno» L’acqua è vita, è energia, è una risorsa dal valore incalcolabile per le sue peculiari proprietà; l’acqua è un bene prezioso per tutti gli esseri viventi della terra, senza acqua non c’è vita. Il nostro corpo è composto dal 75% di acqua e per assicurarci un’adeguata assunzione di liquidi, dovremmo bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, così da mantenere un giusto rapporto tra entrata e uscita, evitando la disidratazione. Come l’uomo, anche la superficie della Terra è ricoperta principalmente da acqua (71%). Purtroppo le elevate emissioni di gas hanno portato all’effetto serra favorendo alterazioni della temperatura e del pH dell’acqua negli oceani così come nei laghi e nei fiumi.

È fondamentale comprendere che l’acqua è coinvolta direttamente nel meccanismo che alimenta i cambiamenti climatici; per questo, essendo un bene così prezioso, è necessario istruire l’uomo fin da bambino ad averne cura, senza sprecarla. L’acqua è anche alla base di una delle tipologie di energia rinnovabile più diffuse: l’energia idroelettrica. Nel corso degli anni la continua innovazione ha reso gli impianti idroelettrici sempre più efficienti, perché a basso impatto ambientale e ad alta efficienza, fattori che contribuiscono ad una eccellente resa finale.

L’eccessivo uso di energia è oggi una delle principali cause del cambiamento climatico, per questo l’uso delle rinnovabili è diventato fondamentale. In Toscana i dati risalenti al 2015 mettono in evidenza che il 17,1% dei consumi finali lordi di energia sono coperti da fonti rinnovabili, tuttavia i continui cambiamenti climatici hanno portato la Toscana a perseguire obiettivi più sfidanti in termini di energie rinnovabili: entro il 2050 la Regione Toscana ha dichiarato di puntare a produrre elettricità solo da fonti rinnovabili.

A tal riguardo per la produzione di energia tramite impianti idroelettrici, la Regione Toscana ha avviato i lavori di recupero e qualificazione delle traverse o pescaie del tratto fiorentino dell’Arno per la produzione di energia elettrica.

Hanno preventivato l’apertura di 12 impianti che produrranno energia dall’acqua; due gli impianti entrati in esercizio, quello di Compiobbi e anche quello di Incisa.

«Un esempio di produzione di energia pulita, un’iniziativa di valore, un salto di qualità anche culturale, una sfida bella che ci fa da sponda per tante altre realtà della Toscana» queste le parole con cui, fiero, ha definito gli impianti il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

 

Dal 2021 sono iniziati a Incisa i lavori per una «mini centrale» sull’Arno.

È denominata «Ponte di Annibale» ed è stata realizzata nei pressi dell’ex mulino di Bruscheto dove si trova un ponte di pietra tra i più originali della Toscana, situato per metà nel Comune di Reggello e per l’altra metà in quello di Incisa e Figline Valdarno. Quest’opera è fondamentale per la riduzione del rischio idraulico di questo territorio e, inoltre, attraverso la realizzazione di una centrale idroelettrica, sarà prodotta energia pulita da fonte rinnovabile con un risparmio di emissioni di CO2 pari a 1.300 tonnellate all’anno. L’investimento è stato di circa 4,7 milioni di euro ed una parte è stata utilizzata per ristrutturare la pescaia di Incisa e riqualificare le sponde dell’Arno.

Nel progetto è stata prevista anche l’installazione di una colonnina di ricarica per veicoli elettrici. L’impianto di produzione di energia idroelettrica dalla pescaia di Incisa è stato completato ed è entrato in funzione nel mese di maggio 2023. L’impianto produce energia elettrica sfruttando la forza dell’acqua dell’Arno nella pescaia, detta anche «briglia». Saranno collocati lungo l’Arno altri 12 impianti fra Incisa e Lastra a Signa.

Un’operazione complessa che punta a migliorare la sicurezza idraulica lungo il fiume, a preservare la biodiversità, a ridurre la produzione di emissioni di CO2 e a salvaguardare e valorizzare il patrimonio storico ancora presente. «Un progetto esemplare che tiene insieme i due aspetti della conversione ecologica: la lotta ai cambiamenti climatici e la produzione di energia pulita» sostiene l’assessora all’ambiente Monia Monni.

 

Ecco tutti i nomi dei membri della redazione dalla 1 A della Scuola Secondaria di primo grado Dante Alighieri di Incisa Valdarno: Armenise Domenico, Baldini Edoardo, Capanni Tommaso, Chibbinesc Daisy, Ciucchi Giulio, Donnini Akira, Fantoni Adele, Focardi Vieri, Gerboni Gregorio, Grassotti Yris, Innocenti Diego, Lei Andrea, Leporatti Franca, Musmeci Amelia, Oprea Roberto Angelo, Ouchine Yahya, Pinciani Marta, Primi Angelica Luna, Somigli Bianca, Tiranno Adele, Veneziani Leonardo, Virzì Mattia Docente tutor: Paola Masciullo Dirigente I.C.

Rignano-Incisa V.no: Antonio Restaino  

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