La censura è una soluzione? I tagli mai, non solo nella musica
I giovani e le note di «protesta». Non esistono generi sbagliati, ma il modo corretto di ascoltarli
La censura è una soluzione? Per i nostri compagni no.
La musica ha un ruolo essenziale nella vita degli adolescenti. Essa rappresenta una fonte di sfogo e di divertimento, un modo per esprimersi e per socializzare. I principali generi musicali ascoltati dagli adolescenti sono la Trap, il pop e il rap.
Il pop è una musica popolare caratterizzata dalla componente strumentale e vocale e dalla varietà degli argomenti trattati nei testi. Nasce negli anni ‘50 negli Usa e si diffonde in Italia negli anni ‘70.
Il rap ha musica e ritmo veloci, con basi artificiali. È stato creato in America nel South Bronx negli anni ‘70/80, come espressione del disagio giovanile e tentativo di protesta politica. Fa parte di un movimento culturale più grande, l’Hip Hop, che comprende anche la Break dance e la Street Art. Tratta temi di denuncia e parla dei problemi della società di oggi, usando il gergo giovanile.
La trap deriva dal rap e si diffonde in Italia dal 2010. E’ caratterizzata da base artificiale e parole che non la seguono; inoltre i cantanti di questo genere usano l’autotune che rende la loro voce quasi robotica. Non è più una ribellione politica ma evidenzia la vita “facile” nel lusso raggiunto dopo un’infanzia difficile. La musica trap è importante per molti ragazzi e artisti perché rappresenta un’occasione di riscatto sociale ed economico. Infatti molti artisti hanno avuto un’infanzia difficile, in quartieri malfamati, con genitori tossici o assenti e adesso vogliono avere una vita lussuosa legata al successo, ai soldi e alle cose materiali. La musica trap è al centro di molte discussioni in quanto è accusata, soprattutto dagli adulti, di avere effetti negativi sugli adolescenti e incentivarli a fare ciò di cui si parla nelle canzoni, come lo spaccio, l’abuso di alcol e droghe, l’esaltazione della violenza e delle armi. Inoltre, dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, ci sono stati dei dibattiti sui testi sessisti dei trapper. Alcuni hanno proposto forme di censura verso questo genere musicale.
Quindi, perché ai giovani piace così tanto? Molti sostengono che la ascoltano per il ritmo orecchiabile e semplice da ricordare e non perché appoggiano gli ideali dei testi; altri invece la ascoltano perché è di tendenza.
Ce lo confermano le opinioni raccolte tra alcuni compagni che abbiamo intervistato. Molti, pur riconoscendo che i testi e i messaggi sono spesso negativi, si sono detti contrari ad ogni tipo di censura.
L’importante dunque è non farsi influenzare e pensare con la propria testa.
Per capire il pensiero dei nostri compagni riguardo la musica, specialmente la trap, abbiamo fatto un sondaggio a scuola. 148 studenti hanno risposto e abbiamo scoperto cose inaspettate. La maggior parte dei ragazzi ha affermato che la musica ha un ruolo molto importante nelle sue giornate ma la musica trap non è, come ci si potrebbe aspettare, il genere più ascoltato, anche se piace a molti. Dal sondaggio risulta infatti che la musica pop è la preferita con il 40,5%, al 2° posto troviamo la trap con il 24,7% e al terzo il rock e il rap con il 11,8%. Notiamo invece che il 52,9% ascolta la musica trap mentre il 47,1% non la ascolta quindi anche se non è la preferita è comunque ascoltata. Non è vero che i giovani ascoltano solo la trap e quindi sarebbe sbagliato continuare a dirlo. Ecco alcune opinioni dei nostri compagni: «I ragazzi vanno dietro a questi autori solo per la loro fama».
«E’ un genere che mi piace molto perché gli artisti scrivono canzoni orecchiabili ma preferirei che non fossero così volgari e che non incitassero all’uso di stupefacenti e di armi, non è un buon esempio». La canzone trap preferita è I P’ME TU P’TE di Geolier che il cantante ha presentato al festival di Sanremo di quest’anno. Il più votato è stato Sfera Ebbasta (46,3%) al secondo posto troviamo Shiva (19,4%) e al terzo c’è Geolier (16,7%). Non esiste il trap ebbasta.
Elenco alunni gli alunni della IIB – scuola media Fibonacci di Pisa: Mubasshira Addripa Rahman, Vittoria Baldoni Diego Bascià, Giorgio Berti, Jacopo Bozzi Livia Chetoni Mattia Ciullo Giulia D’Addario Giulia De Pinto, Matilde Faloppa, Viola loni, Alessio Mannini Cosimo Marchetti Irene Marchi Ludovica Maresca Giulio Miccoli Violante Pierotti Emanuele Pinelli Tommaso Ringressi Matteo Russo Caterina Salerno Viola Tosi Pietro Ungari.
Docento tutor, professoressa Georgia Arrivo. Dirigente scolastico professor Luca Zoppi.