ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Colomba Antonietti di Bastia Umbra (PG) - 3C, 3F, 3H

Curiosità, flessibilità e umiltà «Per rialzarsi serve la tenacia»

Intervista a chi ce l'ha fatta. Parla l'imprenditrici Cristina Colaiacovo e presidente della Fondazione

Chi è Cristina Colaiacovo? Età 42 anni. Luogo di nascita: Gubbio.

Ruoli rivestiti: imprenditrice di seconda generazione di Colacem, è Presidente di Fondazione Perugia dal 2020 e della Commissione Sviluppo Sostenibile di Acri.

Qual è stata la sua formazione dopo la terza media? «Liceo classico ad indirizzo sperimentale con maggiori ore di matematica. Scelta non condizionata dalla famiglia. Tenni in considerazione i consigli della mia insegnante di matematica seguendo le mie attitudini».

Quali sono state le esperienze formative più significative? «Dopo il percorso liceale mi sono iscritta alla facoltà di ingegneria gestionale a Milano. Stare fuori sede richiede spirito di sacrificio e responsabilità. Dopo la laurea ho iniziato a lavorare con una banca che mi ha offerto un periodo a New York, allo scadere del quale sono riuscita a prolungare l’esperienza per altri due anni».

Ha mai incontrato difficoltà? «Queste fanno parte del percorso e permettono di fortificarsi e di attivare strategie efficaci. Mi sono trovata in difficoltà nell’affrontare gli esami di analisi per la mia formazione umanistica, ma non ho mollato, e mi sono concessa tempi più lunghi».

Le competenze da lei acquisite sono sufficienti per rivestire ruoli di rilievo come il suo? «Non sono mai sufficienti per affrontare le sfide professionali in continua evoluzione. E’ necessario che ci sia un raccordo tra il mondo della scuola e quello del lavoro, obiettivo che il sistema formativo dovrebbe perseguire».

L’essere donna è stato un problema o un punto di forza? «A parità di condizione ancora l’uomo è sicuramente agevolato. Tuttavia è stato anche un punto di forza grazie al fatto che per alcuni incarichi c’è una minore candidatura di figure femminili».

Ha un sogno nel cassetto? «Vorrei un mondo migliore».

Quali sono i settori economici più in grado di offrirci un lavoro? «L’oggi presenta tante sfide, a cominciare dall’intelligenza artificiale. Non è facile prevedere quali saranno le professioni del domani, saranno necessarie figure specializzate nei diversi settori economici. Non valorizzate solo i lavori di concetto: oggi abbiamo bisogno di operai specializzati».

Quali valori pensa che i giovani debbano possedere per vivere il presente e il futuro? «La curiosità è la molla che muove il mondo. La flessibilità come capacità di gestire il nuovo e la complessità. L’umiltà che rende consapevoli dei propri limiti e porta a imparare dall’altro. La tenacia che permette di non ritirarsi e arretrare di fronte alle difficoltà».

 

Noi, 106 studenti di terza media, ci siamo posti 5 domande.

Immaginati tra qualche anno: quale scelta di studi hai fatto? 23,6 % L. Scientifico, 17,9% L.

Linguistico, 12,3% Ist. Tecnologico Meccanico, 10,4% Scienze Umane, 9,4% Ist. Tec. Informatico. Conformandoci ai dati nazionali, una percentuale elevata di noi si orienta verso studi tecnico- scientifici, comunque i licei mantengono il primato, tranne il Liceo classico che registra il 2%. Quale professione eserciti?30 % ingegnere, 23 % insegnante,18%programmatore,5,7%parrucchiere/estetista, nell’ambito del 41% restante, 8 alunni vogliono fare i giornalisti, 8 lavorare nello sport; 4 alunni su 106 hanno risposto non lo so.

I dati mostrano che siamo abbastanza consapevoli di quelli che sono le skills set richiesti dal mondo del lavoro in campo tecnico-scientifico, dell’automazione, dell’informatica e dei servizi. Svolgi la stessa professione di uno dei tuoi genitori? 87,7%no; 12,3% si. Ci piace la mobilità sociale. Molti di noi vogliono fare un lavoro diverso da quello dei nostri genitori, dimostrando fiducia nelle nostre capacità e apertura alle nuove sfide. Quanto ha influito la famiglia nella tua scelta? Nulla 62,3%; in parte 30,2%; molto 7,5%. Hai paura del futuro che ti attende? Il 60,4 % in parte, il 26,4% per nulla e solo il 13,2% ha paura. Noi figli della tecnologia e del consumismo siamo coraggiosi e crediamo nelle nostre capacità di autodeterminarci.

L’intervista e l’indagine statistica sono state realizzate dalle studentesse e dagli studenti reporter delle classi 3C, 3F e 3H della Scuola Secondaria di primo grado “Colomba Antonietta” dell’Istituto Comprensivo Bastia 1. La dirigente scolastica è Stefania Finauro. Le professoresse referenti: Boccali Antonella e Viola Cristina.

Si ringrazia la dottoressa Cristina Colaiacovo che ha voluto incontrare i nostri ragazzi per condividere la sua esperienza umana e professionale.

All’inchiesta sono stati allegati grafici e foto.

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