ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Mascagni di San Vincenzo (LI) - 1A

Calcio, il mondo sommerso Lato oscuro delle scommesse

Dietro al pallone un mondo che non ci aspettiamo spesso purtroppo "poco pulito"

La maggior parte di noi ragazzi ama molto il calcio e lo pratica come sport. Ci sentiamo liberi, apparteniamo a una squadra che spesso diventa una grande famiglia, ci sentiamo realizzati quando ci viene affidato un ruolo che mette in evidenza le nostre capacità. Stringiamo amicizie che magari dureranno per tutta la vita, ci mettiamo alla prova spesso con duri allenamenti al freddo, sotto la pioggia, nel fango. Seguiamo delle regole ed abbiamo rispetto del mister anche quando non ci fa giocare nel nostro ruolo preferito o ci mette in panchina. Crediamo in questo mondo che ci fa stare bene. Come tutte le cose belle però a volte appare un lato oscuro. Ultimamente si è infatti parlato molto del calcioscommesse: una scommessa abbinata a questo gioco troppo spesso in modo “poco pulito”. La storia del calcioscommesse però non è così recente, in realtà affonda le radici in un lontano passato: già nel 1927 infatti era venuto fuori un tentativo di corruzione di un difensore juventino ad opera di un dirigente prima di un derby. Al tempo questo era costato la revoca dello scudetto da parte della Federcalcio.

Solo nel 1980 però accade qualcosa di veramente forte; furono infatti coinvolti molti giocatori tra cui Paolo Rossi che poi riuscirà comunque a vincere con la squadra dell’Italia i mondiali del 1982. Lo scandalo italiano del calcioscommesse del 1980, detto Totonero coinvolse giocatori, dirigenti e società di serie A e B che truccavano le partite di campionato. Oggi però non si parla di partite truccate, giocatori e dirigenti corrotti come in passato. Sono gli stessi giocatori che scommettono su partite di calcio utilizzando siti online illegali che ovviamente sono fuori legge. I calciatori non possono scommettere nel perimetro degli eventi del loro sport, è espressamente vietato loro di puntare somme di denaro sulle partite. C’è addirittura un articolo del codice di giustizia sportiva che specifica questo.

Ma perché c’è tutta questa voglia di scommettere? Gli esperti dicono che ognuno di noi vuole dare un’immagine positiva di sé stesso nella società così anche lo stesso calciatore può essere influenzato dalla propria immagine che a sua volta ha un grande fascino sui più giovani per i quali il calciatore diventa un vero e proprio punto di riferimento. Il giocatore che scommette quindi vuole rischiare per arricchirsi sempre di più, a tutti i costi, anche illegalmente trasformandosi in calciatore-scommettitore; gioca si, sportivamente ma si dedica anche all’azzardo.

 

Molti sono i profili del “giocatore d’azzardo”: gli studiosi ne evidenziano sei categorie tra cui i professionisti che tengono a bada le emozioni e si affidano alla statistica, gli antisociali, i sociali occasionali che cercano il divertimento in modo moderato e sanno fermarsi.

Il gioco d’azzardo in Italia non è un reato a meno che non lo si faccia attraverso siti o circuiti illegali. Gli sportivi hanno una restrizione, infatti a loro è vietato scommettere, anche attraverso circuiti legali, sullo sport che praticano ed è questa la regola che sempre più spesso viene infranta. Dato che questo argomento ci ha colpito molto abbiamo deciso di andare a chiedere ai ragazzi della scuola cosa ne pensassero. La prima cosa che ci interessava sapere era se i nostri compagni avessero mai scommesso (anche per cose di poco conto), la maggioranza ci ha risposto di si.

Successivamente abbiamo chiesto se fossero mai stati spinti da amici o familiari a scommettere.

Quasi tutti, purtroppo, sono stati spinti da amici o familiari. Ci ha stupiti la risposta della terza domanda, la quale chiedeva se fosse giusto in generale scommettere su qualcosa. Molti hanno risposto di no. Per quasi tutti i nostri compagni è poi giusto che i calciatori scommettano. Infine abbiamo domandato se la regola del calcioscommesse dal punto di vista dei calciatori dovesse essere cambiata; la risposta è stata particolare visto che l’ hanno anche motivata: è giusto che i calciatori possano scommettere ma non sulla propria squadra. Sicuramente, su queste risposte, ha molto influito lo stile di vita dei nostri compagni.

 

Ecco gli studenti che hanno partecipato all’elaborazione di questa pagina monotematica sulla faccia poco pulita del calcio, ovvero le scommesse e il gioco d’azzardo.

Amico Linda Viola, Beconi Donata, Cheng Matteo, Liuti Viola, Mancianti Olimpia, Morelli Andrea, Sanviti Beatrice, Sanviti Veronica, Tosi Lorenzo.

Professoressa tutor del Campionato di Giornalismo Sabina Sgorbini.

Dirigente Scolastica dell’Istituto Mascagni di San Vincenzo professoressa Claudia Giannetti 

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