ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Carducci di Carrara (MS) - 2C

Generazioni allo specchio Due punti di vista su Carrara

Intervista doppia tra un under16 e un over65 che raccontano com'è la vita in città L'inchiesta della scuola secondaria di primo grado Carducci dell'IC Carrara e Paesi a Monte

Un’intervista doppia per comprendere la vita a Carrara, i suoi locali e luoghi di aggregazione, i servizi, lo svago e i suggerimenti per migliorare i singoli approcci della città. Rispondono un ’under 16’ e un ’over 65’.

Nome e cognome? «Fabrizio Rocca» «Stefano Figaia» Incarico? F. R.: «Presidente della Consulta degli anziani di Carrara».

S. F.: «Presidente del Consiglio dei ragazzi della media Carducci di Carrara».

Cibo locale preferito? F. R.: «Taglierini nei fagioli» S.F.: «Lardo di Colonnata».

Qual è il luogo in cui preferisci stare nel centro di Carrara? F. R.: «Piazza Gramsci».

S. F.: «Idem!».

Cosa manca a Carrara? F. R.: «Quello che manca è il senso di appartenenza alla comunità: se tutti lo sentissimo allo stesso modo, probabilmente la città sarebbe diversa».

S. F.: «Mancano dei luoghi all’aperto in cui bambini e ragazzi della mia età possano giocare al sicuro».

Cosa miglioreresti di Carrara? F. R.: «Tante cose ma prima di tutto i servizi per la salute e la cura».

S. F.: «La pulizia e vorrei che ci fossero più centri sportivi vicini al centro storico».

Quale intrattenimento pensi che manchi a Carrara? F. R.: «Io credo che Carrara, a ben guardare, offra una gamma ampia di intrattenimenti: la stagione teatrale, il cinema di qualità, abbiamo risorse naturali davvero uniche».

S. F.: «Più che una “cosa”, mi piacerebbe che ci fossero degli animatori che, in occasione di manifestazioni nel centro storico, intrattengano noi ragazzi con giochi e attività».

Perché tante persone si sono spostate dal centro storico a Marina? F. R.: «Io credo che sia per il fatto che a Marina esistono delle condizioni di maggior socialità, quello che era il centro storico di Carrara per la mia generazione: è esistito un periodo in cui si faceva fatica a passare per via Roma tanti erano i ragazzi che ci andavano a far le vasche. Poi anche per motivi urbanistici, dato che la città si è sviluppata verso il mare». S. F.: «Perché a Marina ci sono più centri sportivi, parchi e, ovviamente, il mare».

Se lei si trovasse nella Consulta dei giovani, quale provvedimento prenderebbe subito? F. R.: «Non mi azzardo a dare suggerimenti perché è giusto che ogni generazione sia autonoma e sbagli per conto suo».

Se tu ti trovassi nella Consulta degli Anziani, quale provvedimento prenderesti subito? S. F.: «Mi sono reso conto che ci vorrebbero più luoghi in cui ci si possa prendere cura di chi non è più giovane, come ad esempio i nonni quando non stanno bene».

Cosa pensi di Carrara? F. R.: «A vent’anni sono andato a vivere a Prato, poi ho vissuto anche in altri posti ma, non appena ne ho avuto l’occasione, sono ritornato qua perché è una bella città a misura d’uomo».

S. F.: «Carrara è bella, ma avendo visitato anche altre città direi che può sicuramente migliorare».

 

Durante le giornate dedicate dalla nostra scuola all’Educazione civica, accompagnati dai nostri insegnanti, siamo stati in visita al Comune di Carrara, dove la sindaca Serena Arrighi, gli assessori Gea Dazzi e Carlo Orlandi, e il presidente del Consiglio comunale Cristiano Bottici, ci hanno ospitato nella sala della Giunta.

In quell’occasione abbiamo proposto di portare anche a Carrara la Consulta dei Ragazzi: infatti, alla Carducci, già esiste il Consiglio dei Rappresentanti degli alunni, un “parlamentino” formato da studenti e studentesse eletti in ogni classe con un presidente, un segretario e un docente che coordina i lavori. In Italia c’è un Consiglio nazionale dei giovani, organo consultivo del Forum europeo della Gioventù, ma non abbiamo un vero e proprio Parlamento dei giovani.

A livello locale, invece, sono diffusi sin dal 1995 (ma i primi sono nati in Francia nel 1979) i Consigli comunali dei Ragazzi, per entrare a far parte dei quali è necessario avere almeno 15 anni ed essere stati votati dai propri compagni di scuola. In città l’estate scorsa è nata la Consulta delle politiche giovanili, composta da 58 tra ragazzi e ragazze tra i 16 e i 30 anni mentre, da un paio di mesi, si è insediata quella degli anziani, composta da uomini e donne over 65. Noi che 16 anni non li abbiamo ancora, saremmo a disposizione per condividere, in uno spazio di confronto pubblico, le nostre idee e necessità in merito a sport, tempo libero, scuola e quei temi che ci riguardano direttamente non solo come ragazzi o bambini ma come cittadini di oggi e, soprattutto, di domani.

 

In questa pagina di “Cronisti in classe“ pubblichiamo gli elaborati della classe 2C della scuola secondaria di primo grado Carducci, dell’Istituto comprensivo “Carrara e Paesi a Monte“. Le insegnanti che coordinano il progetto relativo al campionato di giornalismo con La Nazione sono: Sebastiano Collu (italiano), Giovanna M. Boi (storia e geografia), Claudia Passavanti (arte e immagine). 

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