ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

IC 2 Arnolfo Di Cambio di Colle Val d'Elsa (SI) - 3H

«Fai di un sogno una realtà» Servono capacità e impegno

I sogni sono "sfide". Occorre la perseveranza anche di fronte a cose apparentemente impossibili

L’impegno e la dedizione uniti alle nostre capacità sono la chiave per realizzare le più nobili ambizioni. I sogni nascono dentro di noi e per trasformarli in realtà è necessario andare oltre la pura fantasia. Certamente di fronte ad ostacoli difficili la tentazione di mollare è molto forte, ma è durante questi momenti che si forma e sviluppa il nostro carattere.

Vorrei, ma non posso. Quanti “se” e quanti “ma” ci frullano nella testa? Ogni volta che poniamo un dubbio davanti ai nostri sogni mettiamo dei limiti alla nostra voglia di fare o di migliorare. Passare dal pensiero all’azione può non essere semplice, ma se non compiamo questo passaggio non riusciremo a raggiungere nuovi traguardi.

Mettersi in gioco significa uscire dalla propria zona di comfort e correre qualche rischio. Se l’incertezza del futuro ci intimorisce, è perché ci siamo costruiti un’idea mentale che qualcosa possa andare storto: ma non è detto che debba andare così, non ne abbiamo la certezza. Il futuro può riservarci cose meravigliose, dobbiamo soltanto trovare il coraggio di saperle cogliere. Partiamo da un presupposto: se vogliamo raggiungere un traguardo possiamo farlo.

Il futuro è nelle nostre mani e il presente è il momento giusto per fare il primo passo per realizzare i nostri sogni. Per fare questo dobbiamo: definire con chiarezza quali sono gli obiettivi da raggiungere; lavorare su noi stessi per scoprire e imparare a sfruttare il nostro potenziale; definire un piano di azione; uscire dalla comfort-zone osando e accettando di correre dei rischi; aprirsi al cambiamento con tenacia e anche con fiducia.

Solo utilizzando queste strategie possiamo diventare più forti della paura del fallimento. E’ importante riconoscere e superare gli ostacoli emotivi come paura, ansia, insicurezza. Il primo avversario da sconfiggere, quello più potente, è quello che si nasconde nella nostra mente e solo noi possiamo contrastarlo con successo. Inoltre è indispensabile per tutti gli adolescenti saper di non essere soli: l’aiuto di persone più grandi, che hanno più esperienza e che possono darci consigli utili è fondamentale per affrontare il mondo che ci circonda. Anche se non sempre si possiedono particolari talenti, con l’impegno e la determinazione, si possono raggiungere obiettivi molto ambiziosi.

Coerenza e passione premiano sempre tutti gli sforzi e rappresentano la strada giusta da percorrere per trasformare i propri sogni in realtà.

 

Abbiamo avuto il piacere di incontrare ed intervistare, nella nostra scuola, una colligiana illustre, che si è distinta grazie alla sua passione come velocista italiana: Irene Siragusa.

Come è nata la tua passione? «Ho iniziato con pattinaggio artistico alla Polisportiva Olimpia Colle, è stato il mio primo amore. La mia professoressa di ginnastica delle scuole medie, però, aveva notato che ero particolarmente veloce e con mia madre mi hanno dato quella ’spinta’ per iniziare questo sport.

Dopo un po’ ho capito che l’atleti-ca poteva davvero essere la mia strada ed il mio futuro. Dal 2015 faccio orgogliosamente parte del Centro Sportivo Esercito. L’Esercito con le sue strutture ed i suoi tecnici mi aiuta a centrare i miei obiettivi sportivi e a dare il meglio di me».

Come sei arrivata alle Olimpiadi? Quanti sacrifici o rinunce hai fatto? «Per arrivare alle Olimpiadi serve una dura preparazione. Ci vuole costanza, forza d’animo ed anche un pizzico di fortuna. Di sacrifici o rinunce ne ho fatte tante ma non sono mai state un peso per me. Inoltre, è assolutamente possibile alternare studio e allenamento, basta organizzarsi».

Cosa consiglia a noi giovani che abbiamo un grande sogno nel cassetto/nello sport? «Di scegliere qualcosa che vi piace, anche sperimentando e sbagliando, perché è così che si trova la strada giusta da percorrere. Inoltre non bisogna mai mollare: ci saranno sempre persone che remeranno contro e non crederanno in noi. Il segreto è avere la consapevolezza di chi siamo, dei nostri limiti e di dove possiamo arrivare».

 

Classe 3H: Sara Allegretti, Francesco Balloi, Irene Barresi, Caterina Boschi, Agnese Calamassi, Fabiana Centrella, Paride Compagnone, Mihai Davide Dana, Vincenzo De Luca, Noè Ferrandi, Matilde Fiaschi, Francesco Giglioli, Kouahou Ngaindjo Mathias Marie, Carlo Lastrucci, Caterina Lauria, Serena Malandrini, Delia Malonni, Federico Moschini, Msakni Mongi, Mattia Panti, Marco Pastori, Vittoria Provvedi, Elena Rinaldi, Emma Sommella, Benedetta Zeqo.

Docente tutor: Ida Sabatino Dirigente scolastico: Monica Martinucci

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