Intervista al professor De Siervo La Costituzione, patto in comune
Faccia a faccia con il grande costituzionalista che racconta l'anima delle nostre leggi
Mercoledì 24 gennaio un ospite di eccezione ha varcato la porta della nostra scuola: il professor Ugo De Siervo, giurista italiano, docente universitario e, tra il 2010 e il 2011, presidente della Corte Costituzionale.
Professore, qual è il ruolo di un giurista? «Ogni organizzazione sociale ha da sempre necessitato di regole che aiutassero le persone a vivere insieme. Nell’antichità le leggi si scrivevano addirittura sulla pietra perché non si dimenticassero.
L’agire umano non deve perseguire l’interesse personale ma i valori che una società ritiene più importanti e da essi nasce la regola. Il giurista ha il ruolo di studiare e interpretare il diritto, ovvero il sistema delle norme».
Che cos’è la Costituzione? «La Costituzione è un documento che indica i principi e le norme che regolano la società di uno stato».
Qual è la storia della nostra Costituzione? «La Costituzione della Repubblica italiana sostituì lo Statuto Albertino, concesso cento anni prima dal re Carlo Alberto di Savoia, allora sovrano del Regno di Sardegna.
Con la proclamazione del Regno d’Italia, lo Statuto divenne la Carta fondamentale dell’Italia unita. Durante il ventennio fascista lo Statuto perse valenza politica e al termine delle guerre fu chiaro che l’Italia aveva bisogno di una nuova Costituzione».
Attraverso quali passi prese forma? «Gli italiani scelsero con il referendum tra Monarchia e Repubblica ed elessero i membri dell’Assemblea Costituente, cioè i rappresentanti del popolo incaricati di scrivere e approvare la nuova Costituzione. Alla fine la Costituzione italiana, composta di 139 articoli, fu approvata il 22 dicembre 1947 ed entrò in vigore nel 1948. E’ incredibile che a distanza di così tanti anni sia ancora viva ed attuale (quella francese, ad esempio, non durò più di quindici anni). E non solo, ha rappresentato un vero e proprio modello per molti Paesi che uscivano dalle dittature».
Lei ha partecipato ed è stato Presidente della Corte Costituzionale. «La Corte Costituzionale è una specie di tribunale garante della Costituzione, ciò significa che deve controllare che il Parlamento non approvi leggi che contrastino con essa. Tutto ciò è necessario affinché alcuni princìpi generali (pensiamo ai diritti dei cittadini) rimangano inalterati nel corso del tempo. Le leggi, invece, possono rispecchiare la maggioranza che si forma in Parlamento e esprimere gli interessi che essa rappresenta».
Un consiglio per noi giovani? «Studiate, faticate, appassionatevi della vostra vita e del vostro Paese ricordando che le regole sono sempre compromessi nel senso di ’promesse in comune’».
Le regole non sono limiti, ma opportunità e questi tre anni di scuola ci hanno aiutato a capirlo. Ogni classe prima inizia il suo percorso riflettendo sull’importanza delle regole per condividere gli stessi spazi e coltivare relazioni positive. Nel rispetto della democrazia dobbiamo metterci tutti d’accordo e ci aiuta a individuare i valori sociali che riteniamo fondamentali. Oggi, dopo tre anni, possiamo dire che questi valori sono l’accoglienza, il rispetto, la libertà l’equità , la giustizia, la sicurezza e l’ordine. Ciascuna classe elabora un cartellone in cui le regole votate da tutti trovano la loro veste grafica.
Ogni alunno è garante di esse, e tutti insieme rappresentiamo «la Corte Costituzionale». Il rispetto delle regole ci fa crescere; iniziamo a contribuire a una società più giusta, comprendendo diritti e doveri. E se fra i nostri valori il primo è l’accoglienza, è chiaro che dobbiamo condividere le nostre regole con quelle del territorio. La scuola collabora con l’Istituto Antonano di Poggio Gherardo, della Congregazione dei Padri Rogazionisti che, dal 1954, accoglie minori su richiesta dei servizi sociali. Insieme abbiamo cercato di offrire un supporto a tre ragazzi ucraini che si sono allontanati dal loro Paese in guerra. E’ stato un arricchimento, un abbraccio da studenti e cittadini.
Ecco tutti i nomi dei giovani giornalisti: Allegri Jana, Bitossi Leone, De Bueger Sophie, De Vena Cherlanda, Gori Ginevra, Iudica Gea Annaluce, Jakupi Michelle, Khlivna Anastasiia, Maglioni Matteo, Moreschini Daniil, Nesi Diego, Francesco Pelagallo, Pesciullesi Sardo Leonardo, PiterĂ Giorgia.
Dirigente scolastico: Diletta Gori.
Docenti tutor: Francesca Macchioni, Marta Mazzoni, Alessandra Turchetti, Riccardo Righini.