Alla Masaccio il «Dada» è tratto La lezione si mette in movimento
Professori e studenti raccontano la rivoluzione nella didattica intrapresa già da settembre
Sei mesi esatti dall’inizio dell’anno scolastico che per noi della Media Masaccio ha comportato l’arrivo di una grande novità: il progetto DADA.
«Una rivoluzione nel modo di stare a scuola», ci è stato detto quando a settembre la Masaccio ci ha mostrato un volto completamente diverso dal passato.
In concreto quali sono stati i cambiamenti? L’aspetto innovativo principale della Didattica per Ambienti Di Apprendimento (perché questo è il significato della sigla), riguarda la disposizione delle aule e le classi di appartenenza. Se prima gli alunni erano assegnati ad un locale specifico e l’insegnante doveva spostarsi, ora la situazione si è capovolta, dando modo al singolo prof di personalizzare e abbellire il proprio spazio garantendo ai ragazzi un maggior benessere durante le attività.
A dire il vero alcuni docenti si sono impegnati veramente tanto, creando persino angoli relax che permettono di staccare la spina e di ritrovare in seguito la concentrazione.
Va aggiunto che ogni classe dell’istituto è stata intitolata ad un personaggio rappresentativo nella materia insegnata, un «testimonial» scelto come sponsor in ambito storico, letterario, scientifico tecnologico, linguistico, religioso, artistico e anche musicale, ricordando la vocazione dell’istituto. Non solo, perché è nata l’aula della legalità, dedicata a Giovanni Falcone, dove si riunisce ogni mese il Consiglio dei Ragazzi, il nostro «Parlamento».
Un progetto mai visto prima, dunque, apprezzato anche dai professori: «All’inizio – spiega Michela Martini, docente di Lettere – c’era qualche titubanza e invece l’idea già sviluppata da altri istituti nel territorio valdarnese è stata subito condivisa. Soprattutto dai ragazzi, compresi quelli che hanno alcune difficoltà. Acquistano autonomia, indipendenza e senso di responsabilità, muovendosi da soli da un lato all’altro del plesso». La DADA, dunque, ha fatto centro e gli insegnanti del Comprensivo sangiovannese hanno accettato volentieri la sfida di rinnovare il modo di fare lezione, superando anche la preoccupazione per la gestione degli aspetti organizzativi, come sottolinea la vice preside Elisabetta Palagi: «Prima di cominciare ci siamo confrontati con colleghi di scuole che da tempo portano avanti il progetto. Adesso gli studenti si dimostrano più propositivi, anche nelle ore finali della mattinata, più reattivi e meno stanchi.
Merito del movimento da una classe all’altra. Lo confermano autorevoli studiosi di Neuroscienze».
Inedita per la Masaccio, la DADA viene vista dai cronisti della 3B, che hanno provato per due anni scolastici anche la maniera tradizionale di apprendere, come un arricchimento. Molte le luci e alcuni aspetti da ritoccare. «Secondo me – spiega Cosimo – è un valore aggiunto alla scuola. Abbiamo maggiore libertà e non ci pesano le ore finali della mattinata. Ogni professore ha la sua aula, mentre noi possiamo contare, spostandoci, su momenti di relax preziosi. Oc-corre migliorare, casomai, la gestione dei materiali da parte nostra. Con l’aiuto dei docenti, al termine della lezione, dovremmo controllare i materiali o i libri dimenticati sui banchi anche involontariamente. Se poi la classe è stata lasciata in disordine potrebbe essere fatta ripulire ai ragazzi dall’insegnante, risparmiando un po’ di lavoro i bidelli». Altri redattori come Giulia, Melissa, Emma, Kristel, Ettore, Stella, o Flavio, pensano che il bello della Dada sia la creatività. Gli ambienti sono arredati con oggetti sostenibili, riciclati o realizzati grazie alla fantasia di prof e alunni. Jade aggiunge che l’esperienza è utile per studiare meglio ma «a volte c’è chi si approfitta degli spostamenti per rientrare in ritardo in un’altra aula. Ognuno dovrebbe avere un armadietto per non portarsi sempre dietro gli zaini». Il giudizio finale, però, è positivo.
«Ora possiamo svagare la testa tra una lezione e l’altra – conclude Maurizio – e il progetto è valido, specie se saremo meno confusionari ai cambi dell’ora».
Studenti Dario Antuzzi, Cosimo Biondi, Mariem Derbali, Ettore Gavuglio, Daniil Girolami, Giosué Iacono, Kristel Kola, Ali Gharib Moahmed Youssef Mahmoud, Emma Mariotti, Tommaso Martellini, Davide Micoli, Flavio Mirabelli, Ciro Montagna, Noemi Montella, Melissa Morelli, Maurizio Riillo, Maram Said, Lindsay Jade Tonga Sandjo, Giulia Santamaria, Stella Sollima, Giulia Stignani, Mohammed Talukder, Marco Verdiani, Ye Shi Qi.
Insegnanti Giustino Bonci Fabiana L’Abbate Preside Francesco Dallai