ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Vico di Grosseto (GR) - Redazione

Sognando diventiamo grandi Le voci del nostro orientamento

Riflessioni su un momento cruciale della nostra vita: l'ardua scelta della scuola superiore

Cos’è il sogno? Quando parliamo di sogno pensiamo ad un termine astratto, senza la consapevolezza che esso si possa realizzare grazie alla nostra volontà e al sostegno di chi crede in noi. Per chi davvero ci ha creduto, i sogni si sono realizzati. Chi sono? Cosa voglio? Queste sono alcune domande che spesso noi studenti ci poniamo, quando siamo in balìa di una scelta importante. In terza media è facile perdersi in questa scelta perché siamo forse troppo giovani: molti sbagliano, altri si pentono e molte volte è troppo tardi per cambiare idea; crescendo si finisce per fare un lavoro non appagante.

Per questo è importante partecipare agli orientamenti scolastici, in modo da individuare i propri interessi e i propri sogni.

Che cosa ci ha aiutato a scegliere la scuola superiore? Senz’altro di grande aiuto sono stati i laboratori organizzati dagli Istituti di Grosseto che hanno permesso agli alunni delle terze di respirare il clima del percorso che più li appassiona.

Tutti gli Istituti superiori della provincia di Grosseto offrono agli studenti che frequentano la terza media l’opportunità di visitare la propria scuola per aiutarli nell’orientamento, confrontandosi con gli studenti più grandi sul percorso che spetta loro.

Durante le ore trascorse nei vari Istituti superiori abbiamo preso parte a lezioni dimostrative e a laboratori didattici. In questi laboratori abbiamo partecipato, ad esempio, ad un mini-corso di robotica e ad uno di chimica, riguardante la scomposizione del colore. Secondo la nostra opinione, gli open day offerti dalle scuole superiori sono un’importante opportunità per noi ragazzi, aiutandoci a comprendere quale istituto superiore più si addice alle nostre caratteristiche e capacità.

Un’altra attività interessante organizzata dalla nostra scuola è stata quella di incontrare dei professionisti che ci hanno parlato del loro lavoro e del percorso di studio che avevano intrapreso.

I tanti incontri con le scuole sono stati utili soprattutto quando abbiamo partecipato ad una mattinata di lezioni perché ci siamo resi conto di cosa ci aspetterà; invece i laboratori sono interessanti e accattivanti ma immaginiamo che poi non sempre faremo quelle attività e che quindi la scelta non possa dipendere da una singola attività.

Resta comunque difficile scegliere una scuola che condizionerà la nostra vita. I consigli che vorremmo tenere a mente sono: seguite sempre ciò che vi appassiona, siate voi stessi ed informatevi sempre su quello che vi circonda.

«Spero in un futuro in cui i bambini di qualsiasi zona del mondo possano avere la fortuna di poter chiudere gli occhi e pensare alle cose belle che accadranno.

Chiedo proprio agli adulti, artefici di tutte le attuali guerre, di ripensare a quando anche loro, da bambini, erano pieni di sogni». «La scuola che sogniamo avrebbe lezioni pratiche su attività quotidiane, avrebbe libri di testo gratuiti». «Desidero insegnanti preparati, appassionati, giusti e che non mi facciano sentire troppo il peso del giudizio».

Una poesia, «L’infanzia è un parco giochi»: Fra i pensieri reconditi mi figuro spesso un parco giochi/dietro questo steccato ormai siamo rimasti in pochi/nel campo della sera, quando il sole veste i panni d’una sposa/l’ora in cui nessuno vuole ritornare a casa/Il vento spinge le nostre altalene in direzioni diverse/Volevi insegnarmi parole nuove, ma le avevo già perse,/e rimasi incastrata dentro i sogni d’un bambino/mentre il mio orizzonte si faceva più vicino/Ti chiesi di diventar grande anche per me,/lo scivolo mi parve troppo ripido per scendere/siccome persi la fermata d’una giostra che non rallenta spesso/sulla mia tomba di cemento vedrò disegni di gesso./Secondo te nel cielo doveva sempre volare un aeroplano/forse è per tentare d’afferrarlo che lasciai andare la tua mano,/per noi il tempo era scaduto, ed il tuo sguardo si allontanò veloce/tanto da non udire la tua voce.

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