ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Secondaria di I grado Da Vinci di Cerreto Guidi (FI) - 2B

No alla violenza sugli animali Episodi sempre più frequenti

La nostra indagine: ogni 55 minuti viene denunciato un maltrattamento sulle povere bestiole

Dopo i recenti fatti di cronaca, molti dei quali accaduti intorno al periodo dei festeggiamenti per Capodanno e riguardanti animali maltrattati spesso dai loro stessi padroni, ci siamo sentiti intristiti e indignati, e così abbiamo voluto indagare più a fondo il problema per capirlo meglio. In Italia ogni 55 minuti viene denunciata una violenza, più o meno grave, su un animale. Il dato, che proviene dal Rapporto Zoomafia 2022 della Lav, ci appare allarmante, perché è spia di una notevole diffusione di comportamenti umani inappropriati, per non dire crudeli. Per fortuna, lo Stato ha emanato varie leggi contro chi maltratta i nostri amici a quattro zampe, domestici e non, come la legge 189/2004, che prevede la reclusione da 3 mesi a un anno e una multa da 3.000 a 15.000 euro per i trasgressori.

E se, purtroppo, l’animale oggetto di violenza muore? La legge prevede in questo caso un aumento di pena della metà. Anche altre forme di maltrattamento, come l’abbandono e i combattimenti clandestini tra animali (pratica, quest’ultima, per fortuna non diffusa nelle nostre zone, ma che è una triste realtà ad esempio, di varie zone del sud Italia), sono sanzionate aspramente dalla legge succitata.

Tra i tanti tipi di violenza noi facciamo rientrare a pieno titolo anche il bracconaggio, che in Toscana è purtroppo un problema serio, soprattutto nei confronti degli uccelli selvatici. Per combattere questa vile pratica, nel 1992 è stata emanata la legge numero 157 che prevede il pagamento di multe, ma anche l’arresto per i reati più gravi, come l’abbattimento, la cattura o la detenzione di animali protetti e la caccia in periodo di divieto generale.

Oltre alle leggi, che dovrebbero già di per sé scoraggiare atti di violenza nei confronti dei nostri amici animali, per fortuna ci sono anche le associazioni in loro soccorso. In Toscana sono molte, come rivela il gran numero di realtà iscritte al Coordinamento associazioni animaliste regione Toscana. Tali associazioni sono formate da volontari che si occupano di salvare animali in pericolo e di intervenire in caso di emergenza, e svolgono anche una funzione di sensibilizzazione della gente sul tema, organizzando eventi vari.

Nella zona dell’Empolese Valdelsa operano due importanti realtà: l’associazione Arca, che si occupa del canile municipale di Empoli, e il gruppo di volontari degli Aristogatti, che si dedicano al gattile. Abbiamo avuto il piacere di ospitare in classe e di intervistare due volontarie delle due associazioni.

Per conoscere l’opinione di chi opera in questo campo, abbiamo intervistato le volontarie Tiziana Scarselli per il gattile di Empoli e Cinzia Cartacci per l’associazione Arca, che gestisce il canile empolese.

Quanti animali salvate all’anno? «Il canile accoglie cani dal Circondario, circa 50. Salviamo molte cucciolate di gatti abbandonate e censiamo le colonie feline».

È mai capitato che qualcuno prendesse un animale per poi maltrattarlo? «Sì, ma prima di dare un animale in adozione, noi osserviamo l’ambiente che lo ospiterà e il padrone, per essere sicuri il più possibile che vada a vivere in un ambiente sano».

Perché avete deciso di fare volontariato? «Abbiamo da sempre voluto aiutare i nostri amici a quattro zampe. Fare volontariato è bellissimo».

Quanti animali vengono adottati in media ogni anno? «Dai 20 ai 30 cani. Non molti, perché quasi tutti sono anziani o malati, mentre chi vuole adottare vorrebbe cuccioli. I gatti dati in adozione sono oltre 150».

Avete in programma qualche evento aperto al pubblico? «Il gattile è aperto ogni giorno.

Il 2 marzo ci sarà la 42esima Festa del cane bastardino al Palazzo delle Esposizioni di Empoli e il 19 maggio l’Open Day al canile comunale. Siete tutti invitati!».

LA REDAZIONE

Classe 2^ B scuola Secondaria di primo grado Leonardo da Vinci, Istituto comprensivo Gino Strada di Cerreto Guidi: Diego Benassai, Guido Bettarini, Christian Boschi, Francesco Cioni, Kevin Cullhaj, Matteo Dell’Aprovitola, Luigi Guarisa, Luca Guo, Leonardo Lazzari, Diletta Lazzeretti, Deen Lin, Gaia Lucarelli, Gregorio Mazzei, Andrea Melani, Giulia Pagliai, Irene Pucci, Diana Rossetti , Emma Santini, Xhesika Sukthi, Luana Tu, Maria Vadi, Gabriele Verdicchio.

Professoressa tutor Nicolle Lopomo.

Dirigente scolastica Gabriella Menichetti.

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