ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

IC Frank Carradori di Pistoia (PT) - 3D

«La scienza? E’a portata di tutti» Parola del team Cosi e della III D

Una lezione degli scienziati del Center of Science and Industry, ospiti dell'Istituto Frank - Carradori una vera stazione simulata a scuola. Ecco come far partire un razzo: missione nello spazio

Il 7 novembre scorso l’aula magna dell’istituto comprensivo Frank-Carradori si è trasformata in una stazione spaziale. Non è possibile, penserete voi, invece è stato proprio così. Cominciamo con ordine: appena entrati nell’aula, ci siamo subito accorti che sarebbe accaduto qualcosa di speciale.

Il grande tavolo, da cui di solito parlano professori e preside, era stato spostato e coperto con una tovaglia arancione su cui si mostrava in tutto il suo splendere niente meno che un razzo.

Attorno al tavolo due ragazzi e una ragazza si sono subito presentati: si tratta di Sara Leikin, Josh Sarver e Joe Wood, membri del team Cosi, ovvero del Center of Science and Industry, giunti in Italia, più precisamente in via Donati, 19 a Pistoia, presso l’istituto Frank-Carradori, esattamente dall’Ohio, Stati Uniti. Sì vabbè, ma allora ditecelo che avete voglia di prendervi gioco di noi, è quello che starete pensando, ma leggete fino in fondo e vi ricrederete. «Cosi» è un centro scientifico che ha come missione quella di condividere le proprie scoperte, dimostrando che la scienza è per tutti.

Con questa convinzione i tre scienziati hanno, infatti, iniziato la loro dimostrazione, mescolando in una bacinella ghiaccio secco, a temperatura inferiore ai 70° centigradi, e acqua tiepida: in questo modo il ghiaccio è passato subito allo stato gassoso e il vapore di anidride carbonica liberato dall’acqua, provocando la condensazione dell’umidità presente nell’aria soprastante, ha formato delle nuvole in piccola scala.

E che cosa accade per far sì che un razzo sia lanciato nello spazio? Semplice, basta prendere un barattolo, riempirlo per metà di acqua e sciogliervi dentro una pastiglia di Alka-Seltzer. Quello che si usa a volte per digerire? Sì, proprio quello e non stiamo scherzando, o meglio così facendo abbiamo potuto vedere come il gas di anidride carbonica, formatosi dalla reazione chimica, eserciti una pressione tale che ad un certo punto il barattolo non riesce più a contenerla e così il coperchio vola via e si lancia in aria proprio come un razzo. Prima di salutarci i tre scienziati hanno consegnato a ciascuno di noi il Solar Kit, una scatola solare per esplorare la scienza della luce e del magnetismo e creare un’opera d’arte, mostrando la corona durante un’eclissi di sole. Un modo divertente, coinvolgente ed educativo per promuovere il pensiero critico e il problem solving, qualità più ricercate dai datori di lavoro di oggi, ma soprattutto per dimostrare che la scienza è davvero per tutti. Parola di Cosi e della III D.

 

Il 24 novembre 2023 è entrata in vigore la Legge 187 che istituisce ogni anno, dal 4 all’11 febbraio, la settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, che si conclude con la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze della scienza. Le donne scienziate sono ancora oggi una minoranza ed è, quindi, più che mai essenziale sconfiggere i pregiudizi, secondo cui alle ragazze non piacciono le scienze. La storia di Federica Chiti, pistoiese di origine, ne è un esempio. Laureata in Fisica e Astrofisica alla University of Dundee in Scozia, dal 2021 svolge il dottorato all’istituto di astronomia della University of Hawaii. L’abbiamo incontrata il primo febbraio scorso e dalle sue parole abbiamo capito quanto per una ragazza sia difficile farsi spazio in un mondo ancora maschile. La sua passione per le stelle nasce durante una vacanza-studio sulle Alpi, in cui le lezioni con docenti universitari accendono in lei l’interesse per il cielo: da allora non ha smesso di rivolgere il suo sguardo alla volta celeste. Attualmente si occupa di formazione ed evoluzione delle stelle: determinarne, infatti, l’età può aiutare ad identificare pianeti potenzialmente abitabili al di fuori del sistema solare.

Disciplina e motivazione sono le chiavi del suo successo, perché non è mai una questione di genere.

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