ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Duca D'Aosta di Cascina (PI) - 3B

Disparità di genere nello sport Questioni salariali e pregiudizi

Una battaglia ancora aperta. La battaglia di Megan Rapinoe, calciatrice della nazionale statunitense

La disparità di genere nello sport va avanti ormai da anni. Vorremmo lanciare un messaggio a quelli che sminuiscono lo sport al femminile e ribadire che anche le donne possono raggiungere gli stessi risultati degli uomini e ricevere gli stessi meriti. Le uniche differenze tra uomini e donne sono quelle biologiche: i primi possiedono massa muscolare, struttura corporea e capacità polmonare superiori. Nonostante ciò, non si può discriminare. Il termine indica tutti i comportamenti che distinguono o differenziano persone e cose. Nello sport sono frequenti episodi di questo tipo , specie verso donne e persone di colore. Ci sono anche «sport da donne o sport da uomini», come la ginnastica ritmica o il calcio. Questo pensiero ricorre a causa di vecchi pregiudizi: già al tempo dei nostri nonni si pensava che il basket, il calcio e il tennis fossero sport maschili, mentre il pattinaggio, la ginnastica artistica e la pallavolo fossero sport femminili. La disparità salariale di genere nello sport professionistico resta una questione importante e una sfida continua nel raggiungimento di una parità.

L’inglese Gender pay gap si riferisce alla differenza tra i compensi ricevuti dell’uno e dell’altro sesso, che varia del 10,4%. Per una serie di fattori, le atlete continuano a guadagnare meno rispetto ai colleghi maschi, anche in presenza di risultati analoghi. Il divario è più evidente in alcuni sport come il calcio e il tennis. Gli sport femminili hanno inoltre meno visibilità e minori investimenti rispetto a quelli maschili. Megan Rapinoe, calciatrice della nazionale statunitense, si è impegnata per ottenere la parità salariale con i calciatori maschi.

Nonostante il successo, le atlete della National Women’s Soccer League guadagnano molto meno rispetto ai calciatori della prima squadra maschile. Rapinoe è divenuta simbolo nella lotta per l’uguaglianza salariale nel calcio. Oggi, molti ragazzi e ragazze hanno paura di seguire passioni e desideri per i pregiudizi diffusi del tipo: «Tu sei un maschio e non puoi fare danza!», oppure «sei una femmina e il calcio è per maschi!». Perché continuare ad ostacolare passione e sogni giovanili con vecchi preconcetti? Incredibile pensare che, pur con gli stessi sogni e stesse capacità, le donne devono lottare sia in campo, che fuori per ottenere parità. È ora di abbattere questi stereotipi e dare a tutte le atlete la stessa dignità e gli stessi diritti degli uomini nello sport (e non solo). La discriminazione non ha posto nel futuro.

 

Abbiamo intervistato il super maratoneta pisano, Daniele Meucci.

Che cosa pensa della differenza di genere nello sport? «Secondo me non esiste.

Anche se negli anni passati c’è stata questa differenza di discriminazione tra uomo e donne, per esempio la donna non poteva partecipare a tutti gli eventi sportivi, in particolare alla maratona infatti si pensava che non fosse in grado di correre. Le donne possono svolgere qualsiasi sport, così come gli uomini».

Nel corso della sua carriera, ha mai assistito a discriminazioni? «Per fortuna no».

Secondo lei, esistono sport solo da maschi e solo da femmine? «No, gli sport – questa parità è stata raggiunta negli anni – non sono solo da maschi o solo da femmine».

Unirebbe mai maschi e femmine nello sport? «No perché l’uomo, soprattutto in alcune discipline, ha prestazioni più alte, essendo in generale fisicamente più forte.

Guardando per esempio i tempi mondiali, i risultati degli uomini sono migliori, non ci sarebbe competizione, e non avrebbe senso far competere insieme uomini e donne.

Mentre è importante che sia le donne che gli uomini possano svolgere tutti gli sport, però chiaramente devono farlo separati, non uniti.

 

Questa pagina è stata realizzata dall’istituto comprensivo De André, scuola media Duca d’Aosta, classe III B. Ecco gli alunni che hanno realizzato la pagina del Campionato di Giornalismo edizione 2024/25: Tommaso Bacci Jenny Berti Giacomo Casarosa Lorenzo De Ieso Alessio Del Nista Tommaso Delli Filippo Fantoni Alyssa Frassi Zoe Giusti Jelena Gorelli Ledjon Graci Luca Losanno Arianna Marchetti Sara Masi Dario Meucci Luca Nenci Rachele Pettinato Cloe Ragusa Martina Tripolino.

Tutor professoressa Elisabetta Formaggi.

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