Parliamo di orientamento A tu per tu con la Provveditrice
Gli alunni dialogano con Marta Castagna su panorama scolastico e scelta della scuola superiore

Il 16 aprile incontriamo a scuola la dottoressa Marta Castagna, Provveditrice di Massa-Carrara e Lucca, docente di Lettere alla Don Milani dal 1999 al 2012, quando diviene dirigente scolastica. Le sue parole ci chiariscono il quadro che si apre nella scelta della scuola superiore. Il secondo ciclo di istruzione prevede percorsi liceali, tecnici e professionali e la nostra provincia presenta una ricca offerta formativa in tutti gli ambiti: mancano il liceo coreutico e quello Made in Italy, ma troviamo istituti unici legati al territorio, come la Scuola del marmo, l’Alberghiero e l’Agrario, che andrebbero maggiormente considerati, perché ci sono lavori di nicchia, legati a un artigianato locale richiesto anche all’estero.
La Provveditrice ci parla del calo demografico dell’ultimo periodo, che tra 10 anni raggiungerà il 30% e a cui seguirà un calo delle iscrizioni. Dato rilevante: Massa è una città molto licealizzata, infatti i licei sono scelti dal 63,8% dei ragazzi, i professionali dal 17% e i tecnici dal 20%; questo comporta un mismatch tra la richiesta del mondo del lavoro e i diplomati.
Chiediamo informazioni sulla Filiera 4+2 e impariamo essere un percorso tecnologico-professionale articolato in 4 anni, con maggiore numero di ore settimanali, più 2 anni di ITS Academy, in cui sono incentivate le esperienze lavorative nelle aziende. Alla domanda se ritiene ancora utile studiare i classici, la dottoressa Castagna racconta di aver frequentato il liceo classi-co e spiega il valore attuale degli studi classici nel far acquisire capacità di analisi e allenare il pensiero critico. Sottolinea che ogni percorso di studio non segna un unico traguardo: tutti gli indirizzi permettono l’iscrizione all’università, non essendoci sbarramenti se non i test d’ingresso, e anche un liceale può decidere di iscriversi a un ITS Academy.
Dialoga con noi, chiedendoci quale scuola superiore abbiamo scelto, quali sono i nostri interessi e se abbiamo sogni, per finire col darci qualche prezioso consiglio. Ci spiega che orientarsi significa capire ciò che siamo e sappiamo fare, ma anche ciò che potremmo fare; ci consiglia di seguire le proprie passioni come bussola, di ascoltare i consigli ma di essere protagonisti della propria scelta, e di lasciarci aperte più strade, ricordandoci che è sempre possibile riorientarsi, cambiare e reinventarsi.
«Avere a cuore un’idea, essere flessibili, saper lavorare in gruppo e conoscere bene l’inglese vi aiuterà ad orientare bene la bussola nel costruirvi il vostro futuro!».
Partiamo dall’etimologia della parola ‘orientamento’, che si riferisce agli antichi templi greci e romani costruiti con la facciata rivolta a oriente, verso il sole che sorge. Orientarsi non significa capire dove andare, ma dove si è, non significa pensare a cosa saremo, ma a cosa siamo ora.
Dunque il primo passo per scegliere è scoprire i propri talenti, considerare ciò che ci appassiona, ci stimola, ci rende felici: se una materia interessa, sarà più facile studiarla con impegno.Occorre poi considerare le proprie capacità. Non tutte le scuole sono adatte a tutti perché ognuno ha un modo diverso di imparare: alcuni studenti sono più portati per le materie scientifiche, altri per quelle letterarie, c’è chi ama studiare sui libri e chi preferisce facendo esperienza sul campo. È certo utile informarsi, conoscere le materie e gli sbocchi dei vari indirizzi, partecipare agli open day, parlare con i professori, confrontarsi con chi già studia in quella scuola. Anche se la scelta è persona-le e deve riflettere i propri desideri, è bene consigliarsi con genitori e insegnanti. In questo passaggio è normale avere paura: non dobbiamo avere l’angoscia di sbagliare, perché questa ci porta a scegliere la scuola più facile o quella del gruppo di amici, invece anche l’errore fa parte della crescita e sono possibili cambiamenti in corsa. In fondo noi ragazzi siamo come semi, ciascuno diverso, con un proprio talento e un proprio tempo per fiorire e capire cosa vogliamo fare ‘di’ grande.
Classe 3A: Benassi Federico, Bertelloni Mattia, Bonuccelli Gaia, Bordigoni Gianni, Ceccarelli Carlotta, Consoli Vittoria, Della Pina Viola Romana, Dragan Giulia Alexandra, Evangelisti Virginia, Fusco Matteo, Grazzini Francesco, Mannella Gregorio, Michelucci Pietro, Mosti Jacopo, Petracci Edoardo, Pierattini Sonia, Poggi Ludovico, Riccardi Edoardo, Santoro Federico, Scebba Nicola, Soleri Giada, Tenerani Alessandro.
3B: Barotti Cristian, Bertellotti Mia, Boccia Andrea, Bongiorni Iacopo, Cecchieri Matilde, Corrado Marianna, Dati Viola, Del Fiandra Gioele, Del Moretto Chiara, Falsone Elisa, Giananti Emanuele, Giandomenici Andrea, Giovannini Giuseppe, Giovannoni Filippo, Grassi Giorgia, Inghirami Christian, Laurencigh Arianna, Marchi Caterina, Marchi Matilde, Poletti Anna, Poli Alice, Rufrano Gaia, Serbandini Beatrice. Gli alunni sono stati seguiti dalle docenti Francesca Coarelli e Laura De Ferrari. La dirigente dell’istituto è la prof.ssa Sonia Casaburo.