Giovani e dipendenze È allarme per alcol e droghe
Quali sono i principali fattori di rischio? Dati e considerazioni

Un giorno la Paura bussò alla porta. Il Coraggio si alzò e andò ad aprire. Non c’era nessuno. Martin Luther King era solito ripetere queste parole nei suoi discorsi. Purtroppo, un numero crescente di giovani non trova la forza di aprire la porta, perché la paura crea nelle loro menti mostri terrificanti. Nel meccanismo di delega all’esterno del lenimento dell’angoscia e delle difficoltà, si generano i presupposti di comportamenti compulsivi e condotte disadattate: assunzione di droghe e alcol, anoressia e bulimia, ossessivo culto del corpo, abuso del web, relazioni affettive inadeguate, impulso irresistibile a comprare, spinta all’azzardo nel gioco. Tutti tentativi di anestetizzare quei sentimenti che sono fonte di ingestibile sofferenza, silenziare le emozioni connesse con l’insicurezza del processo di crescita.
Il bisogno di identità e visibilità, accanto all’incapacità di affrontare le incombenze del quotidiano, può spingere a trovare soluzioni parziali, facili, spesso estreme. In balia delle emozioni, fino a esserne sopraffatti, molti ragazzi, allorché avvertono incalzante la spinta ormonale tipica dell’adolescenza, che favorisce nuovi incontri e aspettative da soddisfare, possono spaventarsi e dubitare di farcela: un’ansia così forte da dover essere eliminata a tutti i costi e il più velocemente possibile. Una frustrazione, un conflitto coi genitori, una delusione nell’amicizia o un insuccesso a scuola possono diventare esperienze insostenibili, qualora non si abbiano gli strumenti giusti per affrontarle. Le dipendenze possono rappresentare la modalità attraverso la quale gli adolescenti affrontano l’angoscia connessa con l’ingresso nell’età adulta.
Il consumo di alcol e droghe tra i giovani rappresenta un problema sempre più pressante, come evidenziato dall’indagine conoscitiva della Commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza presentata il 3 dicembre. I dati emersi sono allarmanti: quasi il 40% dei giovani tra i 15 e i 19 anni ha consumato almeno una sostanza psicoattiva illegale, con un aumento significativo rispetto agli anni precedenti. Il fenomeno non riguarda solo sostanze tradizionali, ma include anche nuove droghe sintetiche e pratiche alcoliche. Secondo i dati, il 65% degli accessi ai pronto soccorso per episodi di psicosi indotta da droghe o abuso combinato di più sostanze riguarda minori, con una prevalenza significativa tra le ragazze sotto i 17 anni. L’Osservatorio europeo delle droghe annovera diversi fattori di rischio per lo sviluppo di dipendenze: la fragile coesione del Sé in costruzione, difficoltà di individuare e gestire il mondo emotivo interno, il desiderio di evadere dalla realtà, il senso di smarrimento, il bisogno di omologazione, le dinamiche disfunzionali di gruppo, la fisiologica intolleranza ai divieti, il fascino per la trasgressione, la mancanza di controllo da parte dei genitori.
La nostra classe ha svolto un progetto con Villa Lorenzi, un’associazione di volontariato che progetta e propone risposte al disagio di minori e giovani, e mette a disposizione l’esperienza dei propri educatori per la consulenza, l’orientamento e il sostegno ai familiari. L’intervento nelle scuole, iniziato nel 2000 nel Quartiere 5, si è esteso nel corso degli anni a tutto il territorio fiorentino, arrivando a coinvolgere circa 800 ragazzi. Gli operatori venuti da noi hanno affrontato tematiche che riguardano la prevenzione a comportamenti e stili di vita a rischio, soffermandosi sui danni procurati dall’uso di droghe. La pericolosità è amplificata dalla facile reperibilità e dalla scarsa percezione del rischio. I giovani non hanno ben chiaro quali sono gli effetti immediati e a lungo termine. Le ripercussioni sono gravi e spesso irreversibili. Sul piano fisico, l’uso precoce e frequente di sostanze può compromettere lo sviluppo cerebrale, causando deficit d’attenzione, alterazione della memoria, difficoltà nell’apprendimento e nella coordinazione motoria. Il cervello giunge a completa maturazione dopo i 21 anni, perciò le cellule celebrali di un adolescente sono più sensibili e la loro fisiologia può essere deviata dall’uso delle sostanze tossiche. Disturbi come insonnia, malnutrizione e patologie epatiche sono comuni tra i consumatori. Sul piano psicologico, l’abuso è spesso correlato a disturbi d’ansia, depressione, sbalzi d’umore, atteggiamenti di chiusura, irrequietezza, aggressività, comportamenti paranoidi e autolesionistici.
Ecco i nomi dei giovani giornalisti della 3D della Scuola Secondaria di primo grado Dino Compagni di Firenze: Aliaga Perfecto Benjamin Francisco, Baldassini Marta, Banci Alessandro, Belardini Marta, Borghini Ginevra, Bruni Alessia, Brustolin Alessandro, Catani Filippo, Domeniconi Leonardo, Dugheri Andrea, Giusti Rebecca, Grigor Giulia Maria, Hopic Gabriel Fabrizio, Inguì Mattia, La Badessa Lorenzo, Luccherino Emma, Manetti Lapo, Niccheri Gabriele, Pascucci Niccolò, Pascuzzi Lupo Peppino Andrea, Salvi Gaia, Santini Da Silva Yasmin, Sarti Rebecca, Vidad Xendryx. Dirigente Scolastico: Dott.ssa Laura Guido. Docente tutor: Prof.ssa Serena Quartini