ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Carducci di Carrara (MS) - 2D

Riqualificazione della città Piccoli architetti all’opera

Un’area abbandonata di Carrara trasformata in un luogo di divertimento, arte e spettacolo

Spesso ci capita di pensare che a Carrara non ci siano molti luoghi di incontro o possibilità di svago.

Per questo motivo tanti abitanti della nostra città nel tempo libero si spostano verso Marina di Carrara o altri luoghi vicini. A noi piacerebbe vedere la nostra città più viva e popolata, soprattutto da ragazzi della nostra età. Così, quando le nostre insegnanti ci hanno proposto un concorso indetto dall’Ance (Associazione nazionale costruttori edili), rivolto alle scuole primarie e secondarie, e consistente nell’individuare un’area urbana dismessa da riqualificare, abbiamo accettato con entusiasmo di aderire a questa iniziativa e ci siamo messi subito al lavoro.

Prima di tutto abbiamo incontrato alcuni esponenti dell’Associazione che ci hanno spiegato il progetto in modo più dettagliato le regole da seguire: trovare un’area situata all’interno della propria regione di appartenenza, che abbia bisogno di essere riqualificata e progettare costruzioni accessibili a tutti, destinate alla realizzazione di eventi culturali con particolare attenzione all’ecosostenibilità nella scelta dei materiali e nelle soluzioni tecnologiche. Come area abbiamo individuato una zona di San Martino che comprende un edificio abbandonato, un piccolo parco e una porzione di parcheggio già esistenti. Si tratta di una zona poco frequentata facile da raggiungere anche a piedi. Ma cosa realizzarci? All’inizio abbiamo riflettuto tra di noi e condiviso le idee, in un secondo momento abbiamo esteso l’indagine anche ai compagni delle altre classi attraverso un sondaggio. Abbiamo chiesto i loro interessi, dove vanno per divertirsi, che cosa pensano manchi a Carrara e cosa vorrebbero aggiungere alla nostra città per renderla più viva. Dopo aver confrontato le risposte abbiamo individuato le necessità e i desideri e ci siamo messi all’opera per realizzarli. Così il nostro progetto definitivo prevede un teatro all’aperto grande e circolare, un’area cinema con sedute rimovibili che all’occorrenza può essere utilizzata come pista da ballo, uno skatepark le cui pedane possono essere usate come sedute oppure come palco per esibizioni varie; e ancora, all’ingresso principale, uno spazio da dedicare ai bambini più piccoli, una zona ristoro con bar e servizi e un bel percorso lungo l’argine del fiume per passeggiate rilassanti a contatto con la natura. Ci siamo divertiti a progettare tutto questo, abbiamo imparato tante cose e speriamo che un giorno il nostro progetto possa diventare realtà.

 

Negli ultimi anni le tecnologie si sono sviluppate in diversi settori con grande attenzione alla tutela dell’ambiente e all’inclusione di tutti rendendo i luoghi accessibili. Per quanto riguarda l’accessibilità, per il nostro progetto abbiamo pensato a diverse modalità di comunicazione affinché anche le persone con difficoltà uditive, visive o di altro tipo possano fruire degli eventi proposti. Il nostro teatro, infatti, dovrebbe avere uno schermo di supporto dove proiettare un video in lingua dei segni (LIS) e sottotitoli cosicché le persone non udenti possano seguire lo spettacolo; invece le persone non vedenti, mentre ascoltano, potrebbero avere un supporto in Braille per la descrizione delle scene sul palco. Naturalmente questa attenzione all’inclusione ha influenzato le varie soluzioni del progetto: per esempio, per i percorsi all’interno della nostra area, abbiamo previsto piste tattili. E adesso passiamo ai materiali. Abbiamo prestato attenzione all’ambiente scegliendo materiali ecosostenibili come il legno oppure materiali da scarto dei laboratori locali di marmo. Il marmo, infatti, non poteva mancare dal momento che è un elemento distintivo della nostra città. E infine, ovviamente, il verde, tanto verde: nel nostro parco ci dovranno essere piante di diversa tipologia, meglio se autoctone, con le loro molteplici funzioni; infatti riducono l’inquinamento acustico, migliorano la qualità dell’aria, rinfrescano nelle calde giornate estive e naturalmente colorano e abbelliscono la città.

 

La pagina è stata realizzata dalla classe seconda D della scuola media ’Carducci’ seguita dalle docenti Lorieri Chiara, Menconi Roberta, Mortolini Elisabetta, Tonazzini Daniela.

Ecco i nomi degli alunni: Filippo, Isabella, Matilde, Armela, Redion, Ludovico, Giovanni, Iness, Errico, Nisrin, Morgan, Emma, Adele, Syria, Noeda, Aurora, Luca, Anita.

Dirigente scolastico è il professor Iannalfo Nicola.

I bambini hanno avuto l’idea di progettare e recuperare un’area dimenticata della città trasformandola nel loro spazio dei sogni. Da qui un progetto su San Martino.  

Votazioni CHIUSE
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