A spasso nella storia della città Etruschi, fascino senza tempo
La direttrice del museo Archeologico Maria Gatto ci ha svelato tesori e personaggi antichi
Lo studio degli Etruschi quest’anno ci ha appassionato, così abbiamo pensato di intervistare la direttrice del museo archeologico Mecenate di Arezzo, Maria Gatto, che ha acconsentito con grande gentilezza.
Direttrice, quando è nato il museo? «Il Museo Gaio Cilnio Mecenate nasce nel 1936, ha sede nel monastero medievale di Monte Oliveto che sorge sui resti di un anfiteatro romano. Il museo si è accresciuto nel tempo, divenendo statale nel 1973».
Qual è il reperto più antico? «I fossili sono i reperti più antichi, in particolare un grande reperto che rappresenta il lato di mandibola di una balena, che prima era tenuto dentro il duomo».
E qual è il reperto etrusco più antico? «I reperti etruschi nella nostra zona sono stati trovati sempre; il rinvenimento più antico e molto importante è stato il ritrovamento della Minerva di Arezzo nel 1541».
Quali sono invece i reperti romani più importanti? «La statua del Togato, unica scultura romana rinvenuta integra che è stata ritrovata in via Pasqui nel 1994 e il preziosissimo ritratto maschile in crisografia, oro su vetro: è stato realizzato con una tecnica straordinaria utilizzando un foglio d’oro e uno d’argento graffiato con una spazzola, rinchiuso tra due lastre di vetro; ciò che impressiona è che l’immagine sembra una foto, si possono osservare i particolari del volto dell’uomo».
C’è un reperto che lei preferisce? «Sì, è un ciottolo etrusco con lettere fatte in rilievo. Ciò che colpisce è che le lettere del sasso rappresentano la voce del dio Apollo, era un modo per rivelare la volontà del dio estraendo da un contenitore, nel tempio di Apollo, il ciottolo dove era scritto ciò che il dio consigliava di fare».
Il reperto più famoso? «È rappresentato dall’anfora antica con Pelope e Ippodamia, in questa anfora greca, che viene da una tomba etrusca di Lucignano, viene raffigurato il mito di fondazione dei giochi olimpici: si vedono raffigurati Pelope e Ippodamia che guidano una quadriga».
È difficile rendere il museo interessante e di facile comprensione per tutti? « Stiamo facendo da anni un lavoro per migliorare l’accessibilità, abbiamo lavorato sia sugli spazi di accesso che sul linguaggio per rendere i contenuti più chiari e comprensibili a tutti».
Quando è nato il gatto Gaio? «Gaio è nato nel periodo del Covid, è stato disegnato dal ceramista e disegnatore Andrea Roggi ed è servito per rendere il museo più vicino ai bambini».
Quanti visitatori? «Circa 20.000 visitatori l’anno, c’è una grande collaborazione con le scuole del territorio».
Il 12 marzo 2025 le classi 5 C e 5 D della scuola primaria «A. Curina» sono andate in gita a Cortona per visitare le tombe etrusche e il museo archeologico.
Quando siamo arrivati al Parco Archeologico del Sodo abbiamo visitato il tumolo II del Sodo: dall’esterno la tomba sembrava una collinetta ricoperta di vegetazione, ma subito ci ha colpito l’altare finemente decorato e il tamburo (muretto) che circonda la tomba. L’altare era utilizzato per i riti funebri ed è formato da due statue, i cui originali si trovavano nel museo, in cui è rappresentata la lotta tra un guerriero e una leonessa, che simboleggia la lotta tra la vita e la morte. Attraverso il dròmos, siamo entrati nel tumulo I del sodo del VI sec. a. C., una tomba a tumulo ben conservata formata da cinque camere, in una abbiamo visto un’iscrizione in etrusco in cui era scritto, con lettere greche, che la tomba apparteneva a due sposi: Arnt Mefanate e Velia Hapisnei. Ci ha molto colpito il fatto che la moglie abbia conservato il suo cognome, questo ci ha fatto riflettere sull’importante ruolo delle donne nella società etrusca. Poi ci siamo recati al Museo dell’Accademia Etrusca: abbiamo ammirato la straordinaria collezione etrusca. Tra i tesori, la Tabula Cortonensis, una lamina bronzea su cui è inciso un contratto di compravendita ed un magnifico lampadario etrusco che veniva riempito di olio per illuminare: vi sono rappresentati elementi della mitologia greca.
Appiano Michele Artini Agnese Bennati Serena Bianchi Tommaso Campolo Benedetta Cela Ryan Dell’Aversana Anna Giancola Elena Sofia Hussain Muhammad Baqir,Kasemi Denis Maiello Valentina Maya Saif Ali Montagnese Nicolas Nitu Luca Cristian Rosati Alessandro Rossi Tommaso Senserini Tea, Serafieri Aurora, Sheriev Lucas Spinosa Christian Tanganelli Giosuè Tesei Tommaso Lisi Maddalena Stefania Rossi Andreina Silveri Chiara Savini