Stop alla fame nel Mondo! Mano tesa a chi ha bisogno
Dal 2014 al 2023 c’è un aumento di circa 200 milioni di persone che non hanno cibo
La fame nel mondo è in continuo aumento ed è influenzata da fattori come conflitti, cambiamenti climatici e crisi economiche. In Africa 1 persona su 15 soffre e muore di fame per: le carestie, la trappola della povertà , guerre continue, ed una economia ancora arretrata.
Circa 733 milioni di persone soffrono la fame anche a causa del clima arido e secco: i Paesi con queste caratteristiche sono concentrati nell’area Africa Subsahariana e in Medio Oriente. Come abbiamo già evidenziato, una delle principali cause della fame nel mondo sono le guerre, durante le quali spesso vengono colpite principalmente le infrastrutture agricole e distruggendo i raccolti vengono costrette poi milioni di persone a fuggire dal proprio Paese e a rifugiarsi in altri. Un’altra causa della fame in queste zone è l’inquinamento delle falde acquifere e delle fonti di approvvigionamento, causando così molte morti per intossicazione alimentare. I principali gruppi di persone colpite sono le donne, i bambini e le comunità rurali che si occupano delle coltivazioni. Un altro aspetto che contribuisce ad aumentare il fenomeno della fame nel mondo è sicuramente la disuguaglianza sociale, amplificata in questi ultimi anni dal COVID-19, che non consente a circa 3 miliardi di persone di seguire una dieta sana. Da tempo diverse organizzazioni svolgono un ruolo cruciale nella lotta contro la fame, come l’organizzazione umanitaria Onu, World Food Programme (WFP), che coordina gli sforzi per garantire assistenza alimentare in oltre120 Paesi di tutto il mondo, oppure le Nazioni Unite che attraverso rapporti come il SOFI (State of Food Security and Nutrition in the World), promuove politiche per migliorare l’accesso al cibo. Affrontare la fame nel mondo è una sfida complessa, ma ci sono soluzioni concrete che, se implementate in modo coordinato, possono portare a un cambiamento significativo.
Le azioni necessarie coinvolgono governi, organizzazioni internazionali, aziende e cittadini. Tra le principali soluzioni ci sono: promuovere la sostenibilità agricola, con l’uso di tecnologie moderne, come l’agricoltura di precisione ed attuare politiche commerciali giuste, per promuovere una crescita sostenibile. Noi nel nostro piccolo abbiamo realizzato da due anni una serra didattica, con il progetto di Istituto “Effetto Serr@, per una cOltura dell’inclusione”, grazie al quale svolgiamo attività didattica laboratoriale e possiamo affrontare il tema dell’agricoltura sostenibile, legata ai prodotti del nostro territorio.
Tutto ciò ci permette di comprendere il ciclo della produzione agricola, legato anche al tema dello spreco alimentare e delle risorse idriche. Infatti abbiamo realizzato un impianto a goccia, che ci permette di ottimizzare una risorsa fondamentale come l’acqua e presto doteremo la nostra serra di pannelli fotovoltaici.
La fame nel mondo è un problema grave che dipende da tanti fattori: conflitti, povertà, disuguaglianze sociali e cambiamenti climatici. Uno degli obiettivi più importanti è quello di raggiungere lo sviluppo sostenibile. Questo significa cercare di soddisfare i bisogni delle persone oggi, senza compromettere la possibilità delle future generazioni di avere gli stessi diritti e opportunità. Un modo per farlo è migliorare l’agricoltura, utilizzando metodi che rispettano l’ambiente e che aiutano a produrre cibo sano per tutti, riducendo lo spreco di risorse. Purtroppo il cambiamento climatico sta rendendo tutto più difficile. Ma c’è speranza! Possiamo fare molto per fermare il cambiamento climatico e combattere la fame. I governi di tutto il mondo stanno cercando soluzioni per ridurre le emissioni di gas serra e per proteggere l’ambiente. Ognuno di noi, anche con piccole azioni quotidiane, può aiutare. Per esempio, possiamo ridurre lo spreco di cibo, usare meno plastica e consumare in modo responsabile. L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un piano adottato dai Paesi Membri delle Nazioni Unite, ha fissato obiettivi chiari per combattere la fame e garantire un futuro migliore per tutti. L’obiettivo numero 2 di questa agenda è proprio “fame zero”, cioè lavorare per eliminare la fame nel mondo entro il 2030. Solo se ci uniamo e collaboriamo, possiamo vincere questa sfida!
Media 2B: Betim, Jaumin, Amri, Selma, Wessal, Irene, Sara, Merheme, Elia, Anna, Gioele, Mia, Ermal, Gaia, Gabriele, Lorenzo, Vittoria, Niccolò, Riccardo, Vadim, Matteo.
Elementare classi quinte: Massimo, Samuele, Emra, Daniele, Andrea, Davide, Oliva, Alessandro, Margherita, Francesco Maria, Rejan, Ryana, Naime, Aida, Giacomo, Thiago, Nicole, Gemma, Diego, Rebecca, Ajan, Mattia, Samuel, Miran, Aurora, Noemi, Annabelle Maria, Diego, Omar, Emma, Matteo, Asia, Giuseppe, Viktoria, Jessica, Alina, Adam.
Il Comprensivo Io Giano ha partecipato sia con la scuola media che con l’elementare, che ha realizzato il disegno qui in basso e l’articolo di taglio.