ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado EIS Versilia di Capezzano Pianore (LU) - 3A

Educazione stradale e sicurezza Più formazione e meno incidenti

Lezioni per giovani guidatori: un passo per rendere la viabilità meno pericolosa per tutti i cittadini

Secondo un articolo della Polizia municipale della città di Bolzano, l’espressione ‘educazione stradale’ racchiude «tutti i principi della sicurezza stradale, nonché delle strade, della relativa segnaletica, delle norme generali per la condotta dei veicoli e delle regole di comportamento degli utenti»; pertanto, è fondamentale che ogni cittadino si accosti all’educazione stradale, così da garantire sicurezza a se stesso e al prossimo. Infatti, l’educazione stradale è un argomento importante non solo per chi intende ottenere una patente di qualsiasi tipo, ma anche per i pedoni e per coloro che percorrono le strade con altri mezzi, come anche pedoni, biciclette e altri mezzi non motorizzati.

Secondo l’Istat, in Italia nel 2021 si sono verificati circa 151.875 incidenti stradali che hanno causato lesioni a persone. Si tratta di un numero enorme, che colloca il nostro Paese al secondo posto nella Unione Europea per minor sicurezza stradale (SkyTG24, 2024). Sempre secondo l’Istat, le cause principali di questi incidenti sono rappresentate dal mancato rispetto dei limiti di velocità, dal mancato rispetto della segnaletica (precedenze, semafori, stop) e da una guida distratta e in stato di ebrezza; inoltre, l’Istat ci fornisce anche dati che attestano che la fascia d’età più soggetta ad incidenti è quella che va dai 18 ai 24 anni.

Analizzando tali dati è possibile capire che in Italia c’è un grave problema legato alla mancata conoscenza delle regole che sono utili per circolare in strada, soprattutto (ma non solo) da parte di giovanissimi. Per questo motivo, negli ultimi anni si è sviluppato un dibattito in merito alla possibilità di fornire una formazione migliore legata a questi temi, magari partendo proprio dalla fascia d’età in cui i ragazzi non possono ancora ottenere una patente. Da una discussione condotta in classe è emersa la proposta di chiedere l’organizzazione di alcune lezioni, che potrebbero svolgersi anche solo per qualche ora al mese, relative al tema della sicurezza stradale; in questo modo, infatti, si potrebbero sensibilizzare i giovani alla necessità di guidare in maniera consapevole, considerando che, a partire dall’età di 16 anni, sarà per loro possibile guidare alcuni mezzi stradali. Inoltre queste lezioni potrebbero fornire informazioni applicabili anche in altri contesti e aumentare la consapevolezza per i nuovi membri che si introdurranno nelle strade italiane in futuro.

 

Lo sport non è solo competizione, ma anche educazione, inclusione e crescita. Favorisce lo sviluppo di competenze motorie, emotive e relazionali, insegnando valori come rispetto, parità di opportunità e solidarietà. Inoltre, abitua all’ascolto, all’empatia e alla collaborazione: l’appartenenza a un gruppo aiuta i ragazzi, soprattutto gli adolescenti, a condividere regole, emozioni e delusioni, imparando a lasciare spazio al «noi». Se vissuto in modo sano, lo sport insegna comportamenti utili alla crescita personale. In Italia, però, molte discipline minori faticano a trovare risorse. Per questo, Conad investe da anni nello sport dilettantistico locale, destinando nel 2013, ad esempio, 5,9 milioni di euro, di cui il 90% alle squadre giovanili di discipline meno visibili come beach volley, canottaggio, golf, karate, mountain bike, pallamano e judo. Con l’iniziativa «Sosteniamo il Futuro dello Sport», insieme ai propri clienti, sostiene le Associazioni e le Società Sportive Dilettantistiche di Camaiore e Capezzano Pianore. Questi progetti dimostrano come lo sport possa unire la comunità e promuovere responsabilità sociale. Conad Nord Ovest continua a supportare lo sport non professionistico, rafforzando il suo impegno per salute, sostenibilità e benessere. In un contesto in cui molte realtà sportive sopravvivono con difficoltà, il coinvolgimento di aziende e cittadini può fare la differenza. L’obiettivo è offrire a tutti un’opportunità di crescita per un futuro più inclusivo e sostenibile.

Questa la redazione, al gran completo, della classe terza A della scuola media Eis Versilia Capezzano Pianore.

Ecco gli studenti giornalisti che hanno curato la redazione di questa pagina: Bertazzoni Carlotta, Bertola Flora, Ferri Filippo, Filomeni Bianca, Fontanili Fiammetta, Gilardino Gemma, Liberskind Boaz Natan, Nari Pietro Massimo, Qorri Sharon, Rossi Alissa, Strignano Francesco, Volpe Virginia Vittoria.

Gli insegnanti tutor che seguono il progetto «Cronisti in classe» sono: Elena Stronchi, Carmen Ragusa.

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