Un respiro di verde per via Mariti Il parco tra memoria e natura
La nostra idea per uno spazio sostenibile che celebri il ricordo e promuova il rispetto per l’ambiente
Negli ultimi anni la sostenibilità è diventata un tema sempre più importante per le città di tutto il mondo. Sostenibilità non è solo proteggere l’ambiente, ma un modo di vivere in armonia con le risorse naturali, rispettandole e salvaguardandole per il nostro futuro. A scuola abbiamo avuto l’opportunità di approfondire questo argomento e capire che anche noi, nel nostro piccolo, possiamo essere protagonisti del cambiamento. La raccolta differenziata, la lotta agli sprechi, il riutilizzo creativo dei rifiuti, in classe sono tante le occasioni per sperimentare buone pratiche. Tuttavia per il campionato di giornalismo abbiamo pensato a qualcosa che potesse varcare le soglie dell’aula e coinvolgere tutta la comunità. Il 16 febbraio dello scorso anno, a pochi passi dalla nostra scuola, sono morti tragicamente cinque operai mentre lavoravano alla costruzione di un supermercato. Questo evento ci ha fatto riflettere molto e ci siamo chiesti quale potesse essere il modo migliore per riqualificare l’area senza dimenticare quanto accaduto.
Da qui è nata l’idea di realizzare il plastico di un parco commemorativo eco-sostenibile, da costruire dove ora ci sono le macerie del cantiere, uno spazio verde, sicuro, accessibile e inclusivo, per ritrovarsi con gli amici, giocare, leggere un libro, mentre si contribuisce al bene della Terra. Abbiamo progettato una grande area verde costruita con materiali naturali o riciclati e circondata da querce e ciliegi per migliorare la qualità dell’aria. Un laghetto dove pesci, tartarughe e cigni possono vivere protetti e delle fontanelle a ricircolo d’acqua per ridurre il consumo idrico. Al suo interno abbiamo inserito un «percorso salute» per allenarsi, una palestra all’aperto con cyclette e vogatori, dotati di pannelli solari utili per produrre energia e illuminare il parco anche di sera.
Sarà fondamentale il controllo dei rifiuti, per i quali abbiamo installato dei cestini predisposti per la raccolta differenziata. Inoltre è prevista la presenza di un banchetto dove prendere in prestito libri e giochi usati e una pista ciclabile per spostarsi in modo sostenibile e meno inquinante. Tramite la scuola, potremmo allestire laboratori creativi per personalizzare il parco con opere d’arte fatte con materiali riciclati o organizzare dei giochi educativi su temi ecologici. Vorremmo che il nostro parco fosse intitolato alle vittime della tragedia del 16 febbraio 2024 e che diventasse un esempio per sensibilizzare le persone al rispetto e alla cura dell’ambiente.
Educare al riciclo è uno dei primi passi per affrontare la sfida della sostenibilità e dare valore alle risorse di cui disponiamo, come spiega Francesca Calonaci, dell’ufficio stampa di Alia.
Quali sono gli obiettivi di Alia e quali i progressi raggiunti? «Alia si occupa di ambiente, raccolta e gestione dei rifiuti, voi li differenziate, noi proviamo a dargli una seconda vita, promuovendo le buone pratiche e rendendo il rifiuto una risorsa. Nel 2024 abbiamo ottenuto il 68% di raccolta differenziata lavorando su 58 comuni. Siamo impegnati nello sviluppo impiantisco, nella riqualificazione dell’area di San Donnino, dove verrà costruito uno dei pochi impianti in Italia per il riciclo dei RAEE, e nella realizzazione di un Hub tessile a Prato, dove l’IA sarà applicata alla selezione dei tessili.
Inoltre, abbiamo ideato Aliapp, un’applicazione per avere informazioni sui servizi, segnalare i rifiuti abbandonati o scoprire come differenziare correttamente gli oggetti».
Come potremmo rendere il nostro parco più sostenibile? «Sarebbe utile aggiungere al modellino un distributore automatico di borracce per limitare il consumo di plastica e dei tavoli Desko, alimentati a energia solare per ricaricare i dispositivi elettronici. Potreste calendarizzare degli incontri per ripulirlo, organizzando delle sfide a squadre sul corretto smistamento dei rifiuti o sul riciclo creativo, per educare i partecipanti alla cura dell’ambiente. Basta poco per fare la differenza!».
Ecco i cronisti della classe IA della scuola secondaria di primo grado «Ottone Rosai»: Chellini Sergio, Cionini Niccolò, Duccillo Chiara, Grossi Emma, Laghi Margherita, Lenge Clarissa, Lippi Mattia, Lopez Rengifo Giacomo, Medina Camasita Linda, Morini Chiara, Mosti Valentina, Mroshaj Aldea, Munoz Chacon Alessia, Olivieri Renzo, Pazzi Gabriele, Pezzoli Anna, Pisani Bianca, Quispe Amaro Octavio, Rojas Samaniego Yanesi, Tabella Prakash Jacopo, Vaccaro Aurora, Verdi Mattia. Docenti tutor: Chiara Rubino, Alessandra Tombesi, Francesca Iapalucci.
Dirigente scolastico: Rita Trocino.