ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria A. Frank di Indicatore (Arezzo) (AR) - 5°

Piccoli esploratori crescono Reportage dal Sentiero di Bonifica

Alla scoperta del nostro territorio: un tuffo nella natura, l’incontro con l’omino d’oro

Grazie ad un progetto del nostro Istituto Comprensivo Piero della Francesca, abbiamo potuto conoscere ed apprezzare il Sentiero della Bonifica di Arezzo. Unisce la città con Chiusi ed è stato ideato allo scopo di poter gestire il canale e le chiuse che si trovano lungo il percorso. La nostra classe ha esplorato il sentiero in direzione Tabarrino durante un soleggiato pomeriggio di primavera di qualche anno fa. Il tragitto si presentava pianeggiante, praticabile sia da pedoni che da ciclisti, insomma inclusivo e adatto a tutti! Intorno a noi vedevamo la natura verdeggiante, con pochi alberi di grande altezza, fiori che formavano macchie variopinte ed attiravano insetti laboriosi. Questo panorama è stato la cornice di un bel pomeriggio fatto di risate, canti e insolite lezioni a cielo aperto! Rimarrà per noi un ricordo meraviglioso e, proprio per tale motivo, cari lettori, abbiamo deciso di farvi conoscere meglio questo angolo del nostro territorio.

Da un sondaggio fatto ai compagni delle altre classi è emerso, infatti, che pochissimi di loro erano a conoscenza di questo percorso, nonostante sia così vicino. Abbiamo scoperto che lungo il Sentiero della Bonifica è possibile imbattersi in curiose e insolite opere d’arte: sapevate dell’esistenza della statua della ’Sputaci’? Raffigura un personaggio che molti aretini conoscevano. Anna, una nostra compagna, ha intervistato suo nonno Palmiro e ci riporta il racconto: «Mio nonno mi ha detto che quando andava in centro ad Arezzo in bicicletta, incontrava spesso la Sputaci in giro». Anna continua dicendo che le signore Loredana e Wilma, vicine di casa, le hanno raccontato che la Sputaci, il cui vero nome era Angiolina, veniva frequentemente presa in giro dai ragazzi che le davano dei nomignoli poco carini, allora lei, indispettita, li rincorreva con il suo bastone! A tenere buona compagnia alla statua della signora Angiolina, troviamo quella dell’Omino d’Oro. Ettore, un altro nostro compagno, ci ha riferito che dall’intervista allo zio Adolfo è emerso che questo personaggio, molto riservato (non parlava mai con nessuno) aveva un figlio che era partito per la guerra, e lui, addolorato dalla distanza e dai pericoli del conflitto, aspettava alla stazione il suo ritorno, mai avvenuto.

Nonostante ciò non si arrese e arrivò a dipingere i vestiti di colore oro per essere più facilmente individuato dal figlio qualora tornasse. Con i nostri racconti siamo sicuri di avervi fatto venire la voglia di una bella passeggiata sul «nostro» sentiero!

 

Nel nostro territorio scorre un fiume dal nome particolare: il Maestro della Chiana! Ma questo maestro cosa insegna? Noi alunni, incuriositi, non avendo trovato spiegazioni in giro, abbiamo dato una nostra interpretazione: mentre il fiume Chiana (noto come Clanis) era un corso d’acqua naturale che attraversava la Val di Chiana e sfociava nel Tevere, il Canale Maestro è un’opera artificiale realizzata per bonificare la valle. Secondo noi, come un maestro in classe detta delle regole ai suoi alunni, allo stesso modo il «Maestro» regola i suoi affluenti raccogliendo le acque della la Val di Chiana. Il canale, realizzato in diverse fasi con un contributo significativo dell’ingegner Fossombroni, inizia dal lago di Montepulciano e termina alla Chiusa dei Monaci per poi sfociare in Arno. La Chiusa dei Monaci è un’opera che fu edificata intorno al 1100 per sfruttare l’energia idrica e regolare il deflusso delle acque.

Abbiamo riflettuto circa l’importanza del fiume e di quanto sia essenziale mantenere il suo ecosistema grazie all’intervento in classe della presidente del Consorzio di Bonifica Alto Valdarno 2 che, con competenza e passione, ci ha fatto conoscere i diversi enti che si occupano della salvaguardia del territorio. Ci ha colpito il fatto che durante la pulizia del fiume sono stati trovati rifiuti di tutti generi, addirittura un’automobile, motorini, lavatrici!! Tutti, anche noi bambini nel nostro piccolo, dobbiamo fare la differenza con comportamenti rispettosi e corretti al fine di tutelare il nostro ambiente.

 

Studenti Francesca Mihaela Albota Penelope Alimoni Irene Altamura Andrea Aspidi Diego Badulescu Matteo Becattini Aurora Cardi Nicolò Carini Francesco Castellucci Viola Cenciarelli Michele Cerini Greta Cornicello Ettore Di Bella Morgana Ercolani Celeste Fossati Alexander Herrera Vera Jacobo Gabriele Pasquinelli Anna Pato Nuniez Stefania Pavel Ariana Cristian Rosadi Francesco Saavedra Lazo Ekamveer Singh Tutor: Claudia Del Secco Docenti: Elena Bartolini Lucia Pagni Rossella Esposito 

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