Paul Connett torna alla Puccini Ha inventato la regola delle 4 R
L’attivista e scienziato americano ha parlato della strategia Zero Waste ai nostri studenti
Lo scorso 4 ottobre alla Puccini è venuto in visita Paul Connett, che ha incontrato noi studenti in una delle aule verdi del giardino della scuola. Paul Connett è uno scienziato americano che si occupa dell’ambiente e del riciclo; da decenni si è opposto all’incenerimento come principale metodo di smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Il suo rapporto con la Toscana è iniziato nel 1996, quando è stato invitato nella nostra regione per offrire il suo supporto alla lotta contro la proposta di un inceneritore municipale a Pietrasanta. Connett ritiene che sia fondamentale diffondere la strategia Rifiuti Zero nel mondo e per questo ha inventato la regola delle 4 R: ridurre, riutilizzare, riciclare e riprogettare. La riduzione dei rifiuti è il primo e il più importante passo verso una gestione sostenibile, soprattutto grazie a prodotti che prevedono meno imballaggi, all’acquisto di prodotti durevoli e all’adozione di abitudini di consumo più consapevoli. È importante riusare gli oggetti invece di gettarli via, una strategia che può includere riparare oggetti rotti, donare articoli che non si usano più o trovare nuovi usi per materiali considerati rifiuti. Il riciclaggio è il processo di trasformazione dei rifiuti in nuovi materiali o prodotti: «Dobbiamo separare invece di mischiare tutto insieme o si ottengono rifiuti. Se separati, otteniamo non rifiuti ma risorse che possono essere riutilizzate». Così si riduce anche la quantità di rifiuti inviati in discarica o negli inceneritori. Recuperare è importante per ricavare energia o materiali dai rifiuti che non possono essere ridotti, riciclati o riutilizzati. Sul riuso Connett ci ha detto che di recente a Brighton ha notato molti charity shop (ben dodici in una sola via): nel mondo anglosassone per le persone è normale donare oggetti che non si usano più e comprarli a prezzi più bassi nei charity shop.
Quindi, oltre ad essere utile per l’ambiente, il riuso è anche conveniente economicamente, e un modo per utilizzare gli oggetti di plastica già in commercio: «Non dobbiamo smettere di usare la plastica in assoluto, è fondamentale smettere di usare quella usa e getta e riciclare tutto il possibile».
Connett ci ha esortato a scrivere alle aziende, per esempio di cartoleria, per diminuire la produzione di oggetti di plastica, usando altri materiali: «Se una sola persona chiede di cambiare, non è facile, ma se molti scrivono a un’azienda diventa possibile».
Agli italiani piace comprare cose nuove ma se continuiamo a non riusare niente non resteranno più materiali per produrre gli oggetti che ci servono. Se riusciremo a ridurre, riusare e riciclare i materiali le aziende inquineranno meno per produrre ciò che serve.
L’istituto comprensivo Puccini di Firenze è stata la prima scuola italiana ad aver aderito al protocollo Rifiuti Zero rivolto agli istituti scolastici che è stato elaborato dal Centro Rifiuti Zero di Capannori diretto da Rossano Ercolini, attivista ambientale premiato nel 2014 col prestigioso Goldman Prize. Il protocollo Rifiuti Zero, a cui in Italia hanno aderito finora 337comuni (per oltre 7,2 milioni di abitanti), è una strategia di gestione dei rifiuti (articolata in dieci passi) per ridurre al minimo gli scarti destinati a discariche e inceneritori. Anche il protocollo per le scuole è volto a limitare lo spreco del cibo e di oggetti di plastica (soprattutto usa e getta) come imballaggi, contenitori e bottiglie di plastica (da sostituire con borracce di alluminio). In ogni classe ed in tutte le parti esterne della nostra scuola sono stati inseriti degli appositi recipienti (per carta, multimateriale, indifferenziato e organico) che aiutano i ragazzi ad imparare la raccolta differenziata (facendola). La nostra scuola sta per iniziare anche due raccolte speciali per i tappi di sughero e le terre rare che si trovano nei cellulari ed altri apparecchi elettronici, per estrarre le quali molti bambini e ragazzi africani lavorano in miniere a cielo aperto rischiando la vita ogni giorno (e senza andare a scuola).
Gli alunni che hanno realizzato i servizi sono: Costanza Alvarez, Lapo Angeli, Allegra Badalassi, Gabriele Bonardi, Agnese Boretti, Ginevra Chaouachi, Samuele Degli Angeli, Giulio Di Maggio, Agata Drusian, Tommaso Frosecchi, Giacomo Lam Nang, Riccardo Leporatti, Anas Malik, Arianna Manrique, Eva Mascanzoni, Daria Miglietti, Bilal Naciri, Anna Panella, Gaia Poggesi, Marta Sottili, Michele Stivoli, Iris Tarolli, Francesco Todisco, Giulia Tofanari, Valentina Turano.
Docente tutor: Paolo Boschi. Dirigente scolastico: Mattia Venturato