Tutti in bus per l’ambiente I buoni motivi per lasciare l’auto
In pullman tante persone, anche i ragazzi, si sposterebbero con un solo veicolo inquinando meno
Nella nostra città il trasporto pubblico è molto diffuso, ma gli autobus sono usati principalmente da coloro che non hanno a disposizione l’auto: gli anziani, gli studenti delle scuole Secondarie di secondo grado (superiori) e molti cittadini stranieri. Sono pochissimi i ragazzi delle scuole Secondarie di primo grado (medie), tra gli 11 e i 13 anni, a utilizzare gli autobus di linea per andare a scuola o per altri spostamenti (ritrovarsi con gli amici o nei centri sportivi).
Secondo noi, invece, ci sono tanti buoni motivi per sostituire l’auto con il bus. Innanzitutto i genitori potrebbero risparmiare le spese per la benzina, ma soprattutto si eviterebbe di inquinare l’aria dei luoghi in cui viviamo con l’emissione dell’ anidride carbonica proveniente dai gas di scarico. A ciò si aggiunge il fatto che ci sarebbe meno traffico nelle strade e davanti alle scuole e alle case.
Molti ragazzi pensano che sull’autobus possano accadere episodi di bullismo, come prepotenze nei confronti dei più piccoli e deboli, spintoni o addirittura minacce da parte dei ragazzi più grandi. In realtà gli autobus sono dotati di strumenti per la sicurezza, come le telecamere. Lo stesso controllore si assicura che i passeggeri abbiano il biglietto e che tutti rispettino le regole (si può mangiare senza sporcare e ascoltare musica con le cuffie!). C’è addirittura un pulsante Sos con il quale si possono avvertire le forze dell’ordine.
Molti ragazzi chiedono inoltre una maggiore pulizia e dicono che sarebbe bello vedere veicoli colorati, decorati sulla carrozzeria con disegni fantasiosi per attrarre chi è ancora dubbioso. Abbiamo intervistato Gianfranco Semeraro, un dipendente di Autolinee Toscane, azienda che svolge servizio anche ad Empoli. Ci ha informato che «le persone che utilizzano gli autobus sono principalmente gli studenti più grandi e i lavoratori, il cui numero purtroppo è rimasto invariato nell’ultimo decennio». Ha an-che detto che «gli incidenti stradali sono poco frequenti e se si incontrano passeggeri scorretti si può avvertire il controllore che inviterà a scendere alla fermata successiva».
In caso di affollamento c’è una segnaletica che indica che l’autobus è pieno e che si può aspettare quello successivo. Questo è molto raro nella nostra città, mentre nelle città più grandi come Firenze, Roma o Milano viene utilizzato da moltissime persone. I vantaggi come si è visto sono molti e per i ragazzi può avere anche uno scopo di socializzazione: rendersi più indipendenti dai genitori e incontrare coetanei con cui fare amicizia.
Abbiamo proposto un sondaggio alle classi per sapere con quali mezzi di trasporto i ragazzi arrivano alla scuola Vanghetti. Il traffico che vediamo all’ora di ingresso e di uscita fa supporre che la maggior parte siano accompagnati in macchina, ma ne vediamo anche molti che aspettano l’autobus di linea alla fermata. Dalle risposte è emerso che solo il 16,81 % utilizza l’autobus, mentre gli alunni che arrivano in macchina sono il 54,16%, in bici il 5,4% e a piedi il 25,63%.Chi prende l’autobus riferisce che è un mezzo comodo e funzionale, anche perché la fermata si trova vicino a casa e a scuola. Inoltre permette a molti ragazzi di essere indipendenti dai genitori che sono impegnati nel lavoro. Alcuni studenti lamentano che l’autobus di linea è troppo affollato, arriva in ritardo e non è pulito, altri sostengono che non sia un mezzo sicuro perché frequentato da persone pericolose. Non tutti sanno, invece, che a bordo ci sono sistemi di sicurezza all’avanguardia. Pensiamo che le risposte dei nostri compagni siano molto importanti perché ci fanno capire quali sono le loro esigenze. Abbiamo notato che in pochi hanno risposto che l’uso dell’autobus possa contribuire a inquinare di meno, quindi sarebbe utile rendere più attenti ragazzi e famiglie verso questo problema.
Se fosse più diffusa la sensibilità verso il rispetto dell’ambiente molti più ragazzi potrebbero usarlo anche se gli adulti sono disponibili con le auto.
Articoli e disegni sono realizzati dalla classe 2^ E della Secondaria di primo grado Vanghetti, Istituto comprensivo Empoli Est: Geraldo Alviar, Maria Stella Benassi, Giorgio Bianchi, Tommaso Cantini, Edoardo Checchi, Teimuraz Chutlashvili, Pablo D’Elios, Karim El Hadri, Diego Fontanelli, Francesca Fornillo, Ettore Freschi, Costantino Masiello, Riccardo Mazzoni, Leonardo Parentini, Giulia Pizzino, Giovanni Ramagli, Jacopo Regini, Tiberio Rosa, Rebecca Rotolo, Edoardo Salvini, Rita Semeraro, Gabriele Tuccimei, Monica Wu, Zhi Jian Wu.
Docente tutor Claudia Giuntini.
Dirigente scolastico Marco Venturini.