Ecco come ti rigenero la città L’ospedale diventa un teatro
Progettato un polo culturale del futuro dagli studenti sotto la guida della professoressa Mosti

Con il progetto “Toscana 2050.
Uno sguardo per anticipare il futuro” la nostra Regione ha chiesto ai suoi cittadini di immaginare la Toscana tra 25 anni: studenti e studentesse della scuola Malaspina hanno provato a immaginare la città di Massa nel futuro realizzando un ambizioso progetto sotto la guida di Elisabetta Mosti, architetto e docente della nostra scuola. Com’è nata l’idea? «L’occasione di immaginare un possibile futuro per la nostra città – a rispondere è la professoressa Mosti – ci è stata offerta dal concorso “Macroscuola”, promosso da Ance Giovani, la sezione giovanile dell’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili. Questo concorso ha chiesto alle scuole secondarie di primo grado di progettare un intervento di trasformazione di un’area abbandonata o degradata in spazi e/o strutture destinati alla realizzazione di spettacoli ed eventi culturali. Alcuni alunni e alunne della terza A hanno quindi pensato al vecchio ospedale di Massa».
Qual è l’obiettivo principale del progetto di rigenerazione dell’ex ospedale? «L’obiettivo principale è quello di rigenerare l’edificio, attualmente in disuso, inserendo al suo interno nuovi spazi dedicati ad attività culturali. Questa riqualificazione mira a restituire uno spazio significativo alla città, trasformando un luogo abbandonato, ma ampio, con scale e corridoi in marmo, in un polo attrattivo per diverse espressioni culturali».
Come verrebbe organizzato lo spazio interno dell’edificio dopo la rigenerazione? «Il progetto dei ragazzi prevede di riqualificare l’ospedale vecchio mantenendo la parte centrale come area dei servizi e della distribuzione. Una delle ali sarebbe dedicata allo spettacolo e ospiterebbe performance teatrali, installazioni, balletti, proiezioni, integrando nuove tecnologie per creare ambienti immersivi. L’altra ala sarebbe destinata a spazi espositivi flessibili, adatti a mostre di vario genere: dall’artigianato a esposizioni tematiche, con la possibilità di creare percorsi modulabili. Sul tetto, invece, verrebbero collocate sculture in resina».
Il progetto tiene conto della sostenibilità e dell’uso di nuove tecnologie? «Sì, un aspetto fondamentale del progetto è l’impiego di materiali sostenibili e l’integrazione di nuove tecnologie, in linea con le direttive di “Toscana 2050”. Si pensa all’utilizzo di tecnologie avanzate per le scenografie degli spettacoli, come proiezioni e ambienti virtuali. Anche per l’efficientamento energetico dell’edificio si prevedono soluzioni innovative, come l’uso di energia solare».
Anche lo scorso anno la Malaspina ha partecipato al concorso Macroscuola di Ance Giovani, la sezione giovanile dell’Associazione Costruttori Edili. Il tema del 2024 era “Lo sport rigenera la città”, ossia il recupero di aree abbandonate in infrastrutture sportive. Gli alunni delle terze, aiutati dalle docenti Lorena Ginocchi, Alessandra Boccardi ed Elisabetta Mosti, avevano progettato la riqualificazione di alcune aree della città.
Uno di questi progetti ha ottenuto il secondo premio regionale ex-aequo: si trattava della riqualificazione degli edifici adiacenti alla villa della Concia a Borgo del Ponte. Il progetto prevedeva di trasformare l’area oggi abbandonata in una zona interamente dedicata alla pratica del basket. Uno degli edifici dismessi sarebbe diventato una zona servizi con bar e spogliatoi.
All’interno di un altro edificio i ragazzi avevano pensato di inserire un campo da gioco di dimensioni regolamentari e due campi per lo svolgimento delle partite tre contro tre. Un ultimo spazio sarebbe poi dovuto diventare una zona di allenamento per bambini e ragazzi con canestri disposti a varie altezze.
Murales, aiuole e canestri per la raccolta differenziata avrebbero completato la struttura. Quanto a sostenibilità, il progetto prevedeva che l’intero complesso fosse alimentato da una centrale idroelettrica ad acqua fluente, mentre panchine dotate di pannelli solari avrebbero permesso una pratica ricarica dei dispositivi degli utenti.
Questa pagina è stata realizzata dagli alunni e dalle alunne del Laboratorio di giornalismo della scuola secondaria di I grado “Moroello Malaspina” dell’Istituto Comprensivo “Malaspina”. Si tratta di: Marco Arrighi, Mattia Battistini, Beatrice Ciardullo, Teresa Maria Cortopassi, Mame Biram Aliou Diouf, Micol Ferrarini, Sabrina Gigli, Noemi Ginocchi, Luis Kazazi, Delia Annamaria Moise, Lucia Mariaelena Orsi ed Edoardo Tonarelli.
Il laboratorio è curato dal professor Federico Guidotti e dal giornalista Alberto Sacchetti. La dirigente scolastica è la professoressa Carmen Menchini.